Consiglio metropolitano di Catania, Fratelli d'Italia è il primo gruppo

Consiglio metropolitano di Catania, Fratelli d’Italia è il primo gruppo

Gli eletti. Le reazioni

CATANIA – Sarà Fratelli d’Italia il gruppo più numeroso del Consiglio metropolitano di Catania, organo che sostituisce il Consiglio provinciale (abolito con la riforma degli enti locali voluta dal Rosario Crocetta). Sono 5 i seggi che andranno ai meloniani, segue a ruota Forza Italia con 4. Saranno 3 a testa per Lega e Grande Sicilia. Il Partito democratico – L’Alternativa ne incassa 2. La Democrazia Cristiana 1.

I probabili eletti

Fratelli d’Italia: Alessandro Campisi, Gesualdo Grimaldi, Santo Trovato, Mario Savasta, Emilio Pappalardo.

Forza Italia: Roberto Barbagallo, Melania Miraglia, Antonio Montemagno, Antonio Anzalone.

Lega: Sergio Gruttadauria, Alfio D’Urso, Ruggero Strano.

Grande Sicilia: Vincenzo Santonocito, Francesco Alparone, Maria Grazia Rotella “detta Daniela”.

Partito Democritico: Graziano Calanna, Giuseppa Giardinelli.

Democrazia Cristiana: Angelo Spina.  

Trantino e i vertici della metropolitani

Il sindaco metropolitano Enrico Trantino ha rivolto il suo saluto ai neoeletti consiglieri: “Rivolgo il mio più sincero benvenuto ai nuovi rappresentanti del Consiglio Metropolitano. Li invito a lavorare con spirito di servizio e con un’attenzione costante ai bisogni reali del territorio e dei cittadini. I consiglieri dovranno confrontarsi con un Ente strutturato, che tramite l’impegno dei suoi dirigenti e del personale svolge attività fondamentali nei settori della viabilità, della riqualificazione degli istituti scolastici, dell’efficientamento energetico, del turismo e della gestione delle riserve naturali. Abbiamo davanti sfide importanti che richiedono impegno, collaborazione e una visione chiara a sostegno dei diritti e dello sviluppo della nostra comunità metropolitana”.

Il Segretario Generale della Città Metropolitana, Mario Trombetta, ha sottolineato: “Abbiamo voluto che queste elezioni si svolgessero nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e correttezza, grazie anche al prezioso supporto degli uffici informatici, che hanno reso possibile la trasmissione in diretta dello spoglio, permettendo alla comunità di seguire in tempo reale ogni aggiornamento”.

Le reazioni politiche

“Le elezioni di secondo livello per la Città Metropolitana di Catania attestano un grande successo per Fratelli d’Italia che è primo partito, con il 27% dei consensi, ed elegge cinque consiglieri. Una affermazione importante che gratifica un partito radicato sul territorio e che riceve il consenso di sindaci e consiglieri comunali” così Salvo Pogliese, senatore di Fratelli d’Italia.

Forza Italia è il secondo partito

Marco Falcone (Forza Italia): “Siamo soddisfatti per il risultato conseguito da Forza Italia alle elezioni provinciali di Catania, dove, grazie alla fiducia accordataci dai sindaci e consiglieri dei 58 comuni etnei, abbiamo eletto ben quattro consiglieri metropolitani. Ci confermiamo seconda forza del
centrodestra etneo”.

Così il segretario provinciale FI a Catania, l’eurodeputato Marco Falcone, commentando l’esito delle odierne elezioni provinciali.

“Complimenti al sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, alla consigliera catanese Melania Miraglia, al consigliere di Caltagirone Antonio Montemagno e al consigliere di Misterbianco Ninni Anzalone, chiamati adesso a esprimere le nostre istanze di buongoverno nella Città metropolitana di Catania”.

“In un contesto elettorale di secondo livello, dove non si è purtroppo espresso il voto popolare diretto – aggiunge Falcone – FI ha dimostrato di avere una classe dirigente solida e credibile”.

Nicola D’Agostino, deputato Ars di Forza Italia: “Una grande classe dirigente, composta da 159 amministratori comunali, ha permesso a Forza Italia di risultare il secondo partito in provincia con 19.911 voti ponderati ed ottenere 4 seggi nel nuovo Consiglio Provinciale.

“Primo eletto con 5.174 voti è il Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, seconda con 4.336 voti è la consigliera di Catania Melania Miraglia. Un ottimo risultato di segreteria che si aggiunge a quello degli altri due eletti: Antonio Montemagno, di Caltagirone, e Ninni Anzalone, di Misterbianco. Barbagallo risulta inoltre il più votato dai consiglieri comunali (45 grandi elettori)”.

“Ringrazio tutti i candidati che hanno contribuito al successo elettorale, nei prossimi giorni con il segretario provinciale Marco Falcone – conclude – faremo il punto della situazione per rilanciare l’azione politica del partito”.

Grande Sicilia

“Un risultato eccellente è quello conseguito in questa tornata delle elezioni di secondo livello dalla lista Grande Sicilia, confermandosi terza forza politica della provincia di Catania, con 3 consiglieri metropolitani appena eletti con più di 17000 voti ponderati” lo dichiara il deputato regionale ed esponente di Grande Sicilia, Giuseppe Lombardo.

“Ben 145 amministratori locali – continua – hanno voluto credere nella nuova formazione politica che esordisce per la prima volta in una competizione elettorale insolita e brevissima, nella quale, però, i nostri candidati, cui va espresso un sincero apprezzamento per l’abnegazione e le capacità di radicamento nella provincia etnea, hanno saputo veicolare un messaggio di rilancio dell’ente provinciale, cui va restituita quella centralità funzionale nelle materie di propria competenza tutt’altro che residuali”.

Lega

“La Lega in provincia di Catania elegge 3 consiglieri provinciali e si attesta oltre il sedici per cento dei voti. Un ottimo risultato che dimostra la capacità di fare squadra. Per questo ringrazio tutti quelli che con dedizione si sono spesi per centrare l’obiettivo. Adesso tocca a noi restituire centralità agli enti di area vasta dopo dodici anni di commissariamenti”. Lo dichiara la deputata e segretaria provinciale della Lega, Valeria Sudano.

Partito democratico

Maria Grazia Leone (Partito democratico): “Accogliamo con grande soddisfazione l’elezione di Graziano Calanna e Pia Giardinelli nel nuovo Consiglio Provinciale” dichiara la segretaria provinciale dem.

Graziano Calanna punto di riferimento del PD catanese e già sindaco di Bronte, è stato il candidato più votato della lista unitaria del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle: a lui vanno i nostri più sinceri auguri di buon lavoro, certi che saprà mettere a disposizione del ruolo che andrà a ricoprire, la sua lunga esperienza politica”.

“I nostri auguri vanno anche a Pia Giardinelli attivista, professionista e amministratrice di grande valore, la sua elezione rappresenta un importante passo avanti per la rappresentanza femminile nelle istituzioni locali. Offrirà un contributo fondamentale per le politiche sociali, inclusive e di sviluppo del nostro territorio”.

“A Pia e Graziano – conclude – il compito di portare nel Consiglio Provinciale la voce e le esigenze di tutte le comunità dei 58 comuni della provincia di Catania. Siamo certi che sapranno rappresentare, insieme, con competenza e determinazione le istanze di tutto il campo progressista”.

Democrazia cristiana

I cinquantuno amministratori locali che hanno sostenuto la lista della DC, attestano il percorso di crescita del partito. È l’Onorevole Andrea Messina, che si dice soddisfatto dei risultati e su scala regionale dichiarando che: “La DC dimostra una notevole crescita in tutto il territorio, anche se in alcune province si è da poco insediata», e su scala locale: «Grande partecipazione e altissima affluenza ho potuto constatare, ciò dimostra la vicinanza che il cittadino necessita e che noi non mancheremo”.

Anche il Segretario Provinciale Piero Lipera si esprime giulivo: “Al consigliere eletto – dichiara – e a tutti i candidati, oltre al mio sentito ringraziamento, va l’auspicio di un generoso e proficuo lavoro, perché l’Istituzione Provinciale torni ad essere punto di riferimento soprattutto per quelle realtà più distanti dal centro che abbisognano di maggiore attenzione e risorse”. 

La DC conferma di essere una importante realtà della provincia etnea e ad oggi con maggiore slancio ed entusiasmo, certificato da questa affermazione elettorale, continuerà nell’ impegno caritatevole proteso in primis alla fasce più popolari e bisognose. 

Lipera infine chiosa: “Desidero ringraziare in particolar modo, Angelo Spina, Maurizio Mirenda, Rosaria Virzì, Giovanni Bulla, Salvatore Calamucci e tutti gli altri candidati e amministratori locali che con il loro impegnato consenso hanno radicato in provincia la presenza politica dello Scudo Crociato”.

“Giarre non ha più la sua storica rappresentanza”

Il deputato regionale Santo Primavera, interviene con toni critici sull’odierno sistema elettorale delle elezioni di secondo livello nelle ex Province regionali siciliane, enti soppressi ormai undici anni fa da una specifica legge approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana.

Primavera pone l’accento sulla drastica riduzione della rappresentanza territoriale derivante dal nuovo sistema elettorale indiretto. Ricorda come, con il precedente sistema, l’ex Collegio provinciale di Giarre riuscisse ad esprimere ben cinque rappresentanti, garantendo un equilibrio tra le forze di maggioranza e opposizione.

“Con il nuovo sistema elettorale indiretto questo vasto territorio esprime solo un consigliere provinciale. Il voto indiretto ha sancito il funerale della democrazia rappresentativa delle autonomie locali, perché prima le province regionali in Sicilia erano espressione statutaria e costituzionale dei liberi consorzi comunali, ora soltanto di segreterie personali che scelgono a tavolino chi deve rappresentare quale interesse. L’agognata lotta alla casta ha prodotto questi paradossali risultati! Non meravigliamoci poi che il quadro nazionale e regionale sia pessimo, perché rappresenta lo specchio delle cordate locali dei singoli”.

Secondo Primavera “è giunto il momento di renderci conto che i costi della rappresentatività politica sono i costi sociali di un sistema democratico. Meglio, quindi, una pessima democrazia che uomini soli al comando. Occorre ridare voce ai siciliani e tornare al sistema di voto diretto delle province e poi in generale ad un sistema proporzionale per collegi con voto di preferenza ad ogni livello. Tale metodo rappresenta davvero l’uno vale uno! La mia storia è stata sempre al fianco della democrazia e dei territori!”.

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