PALERMO – Ne restano ‘soltanto’ sei. Dopo la campagna lanciata da Livesicilia, degli undici parlamentari che fanno parte del Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale, altri due hanno aderito: Cataldo Fiorenza, deputato segretario del Partito dei siciliani e Anthony Barbagallo del Partito democratico, ci hanno dato la lista dei propri collaboratori. Per Fiorenza lavorano solo due persone, che ricevono uno stipendio di 1.000 euro lordi al mese. Si chiamano Elena Mancuso e Giovanni Campagna, quest’ultimo – dice il parlamentare autonomista – indicato dal partito. E proprio sula loro retribuzione, Fiorenza tiene a precisare che, visto la carica che ricopre, è previsto che per la ‘squadra’ di ogni segretario si possa spendere “fino a 10.000 euro al mese”, cifra che – evidentemente – è molto superiore a quella effettivamente impiegata. Perché, appunto, il deputato Pds non ha altri ‘sottoposti’: niente consulenti e un solo comandato, il dirigente sanitario Vittorio Taschetta, che però è pagato dall’Ars come prevede la legge, e che comunque ha un contratto fino al 31 dicembre.
Per Anthony Barbagallo, invece, lavorano sette persone: sono Giuseppe Galletta, Salvo Nicosia, Francesco Laudani, Salvatore Corsaro e Domenico Pirrone. E il parlamentare del Pd, che non ha nessun comandato distaccato, oggi dovrebbe farci sapere anche i compensi. Il vicepresidente Salvo Pogliese, invece, si avvale di otto persone tra addetti alla segreteria e consulenti, personale pagato complessivamente 13.655 euro lordi al mese: solo due in meno rispetto ai collaboratori che fanno parte dello staff del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che con dieci assistenti e consulenti in totale rinuncia, di fatto, a nove componenti della segreteria. A questo punto Fiorenza e Barbagallo si aggiungono alla (breve) lista dei tre che hanno già reso pubblici gli elenchi dei loro collaboratori.Il presidente dell’Assemblea Giovanni Ardizzone e il vicepresidente vicario Antonio Venturino lo hanno fatto pubblicandoli sulla piattaforma online del parlamento regionale, e prima che noi glieli chiedessimo. Alla nostra richiesta, invece, ha risposto il vicepresidente Salvo Pogliese, parlamentare del Pdl, che ha deciso di comunicarci i ‘suoi’ nomi. Pogliese, Fiorenza e Barbagallo, quindi, sono gli unici finora che hanno acconsentito a darci queste informazioni, ma dopo diversi giorni passati ad inseguire – a volte letteralmente – i deputati che fanno parte del Consiglio di presidenza dell’Ars, qualcosa comincia a muoversi. Restano sconosciuti, attualmente, i nomi dei collaboratori del presidente del collegio dei Questori Franco Rinaldi (Pd), dei questori Paolo Ruggirello (Articolo 4) e Nino Oddo (Megafono) e quelli dei deputati segretari Orazio Ragusa (Udc), Luisa Lantieri (Pid-Grande Sud) e Salvo Lo Giudice (Drs). Ma c’è già qualcun altro che nei prossimi giorni potrebbe farci avere gli elenchi. Giusto per rispondere al principio di trasparenza tanto invocato dal presidente Ardizzone. Giusto perché, in fondo, cosa c’è da nascondere?