Coppa Italia, finale a porte chiuse: il Catania Fc non farà ricorso

Coppa Italia, finale a porte chiuse: il Catania Fc non farà ricorso

"Rispetto per le istituzioni e per le forze dell'ordine"

CATANIA – Il club rossoazzurro annuncia che non si oppora alla decisione che ha portato alla multa da 10 mila euro e all’obbligo di disputare a porte chiuse la finale di ritorno valevole per la Coppa Italia di Serie C con il Padova a seguito degli scontri avvenuti durante la partita d’andata. Nessuno ricorso, dunque. “Noi vogliamo ispirare la comunità di Catania e consentirle di essere orgogliosa dei valori del club, che in questo caso incidono profondamente sulla nostra scelta” fanno sapere con una nota.

“Il primo di questi valori è il rispetto che nutriamo per le istituzioni, per le forze dell’ordine che generosamente si prodigano affinché tutti possano partecipare alla festa dello sport, per tutte le persone offese dal teppismo e per i tifosi rossazzurri amareggiati, per le famiglie che vogliono vivere lo stadio con gioia e spensieratezza, per le regole e per il calcio”.

“Oggi, pur nell’assoluta certezza di aver fatto tutto ciò che può essere richiesto a una società sotto l’aspetto comportamentale e organizzativo, rinunciamo – scrivono – a un nostro diritto per condannare concretamente la violenza, per offrire l’esempio con un segnale forte e chiaro, per dare un motivo d’orgoglio a chi vorrà apprezzare questa scelta etica: con coraggio, andiamo incontro alle conseguenze sportive ed economiche della responsabilità oggettiva configurata dal Giudice Sportivo”.


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