Corini: "La squadra si conosce meglio, ora bisogna alzare il livello" - Live Sicilia

Corini: “La squadra si conosce meglio, ora bisogna alzare il livello”

Le dichiarazioni dell'allenatore rosanero alla vigilia del match contro il Cagliari di Liverani
CALCIO-SERIE B
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PALERMO – Ultimo appuntamento casalingo del 2022 per il Palermo che domani, domenica 18 dicembre, affronterà il Cagliari per dare continuità ai tre risultati utili consecutivi arrivati nelle ultime giornate. L’allenatore dei rosa Eugenio Corini è intervenuto in conferenza stampa per parlare del prossimo match, esordendo con un doveroso ricordo di Sinisa Mihajlovic, venuto a mancare dopo tre anni di lotta contro la leucemia:

“Volevo rivolgere il mio pensiero a Sinisa Mihajlovic che ieri è venuto a mancare. E’ stato un grande uomo e allenatore, esempio per tutti nel come ha affrontato la sua malattia. Il mio saluto va a lui e alla sua famiglia”.

LIVERANI E BRUNORI IN NAZIONALE

Il tecnico di Bagnolo Mella, entrando in tempa partita, ha espresso il suo pensiero sul Liverani, allenatore del Cagliari ed ex pilastro come lui del Palermo dell’era Zamparini: “Con Fabio Liverani ci siamo affrontati tante volte in campo, il “mio” Palermo ha tracciato una linea e il suo l’ha confermata facendo grandi cose e raggiungendo la finale di Coppa Italia. Ognuno di noi aveva il proprio stile nonostante giocassimo nella stessa posizione, da allenatori abbiamo entrambi un’idea di calcio propositivo ma questo dipende anche dai giocatori a disposizione e dagli obiettivi per la stagione. Abbiamo vinto entrambi il campionato lo stesso anno quando allenavamo Brescia e Lecce, lo stimo come tecnico e sarà un piacere affrontarlo”.

Felicità e soddisfazione, da parte di Corini, per il capitano Matteo Brunori convocato da Mancini per lo stage della Nazionale italiana a Coverciano: “Siamo tutti contenti per Brunori, è una grande soddisfazione personale ma anche per tutta la tifoseria e per la società. Vuol dire che il Palermo sta tornando alla ribalta, si sta riprendendo quello che per tanti anni ha rappresentato per il calcio italiano. E’ un piccolo inizio, è bello appigliarsi su questo per costruire una nuova storia altrettanto importante. Matteo lo merita, l’anno scorso ha fatto tanti gol e si sta riconfermando anche in B, questa convocazione conferma solo le sue qualità”.

“So cosa vuol dire allenate una squadra retrocessa che gioca con la pressione di dover vincere – continua il tecnico in merito al Cagliari, in difficoltà nonostante la rosa a disposizione e gli obiettivi di promozione -. La rosa del Cagliari è di livello ma il calcio è complicato, bisogna anche saper reggere le pressioni. Aver vinto la partita contro il Perugia in un momento di difficoltà vuol dire che hanno risorse importanti, il valore dei singoli ogni tanto può orientare il risultato. Vengono da una vittoria, sarà un match complicato ma ci siamo preparati per affrontarli al meglio”.

CRESCITA E SINGOLI

La gara con il Cagliari sarà un modo per ritrovare la vittoria dopo due pareggi consecutivi, nonché per confermare il percorso di crescita intravisto nelle ultime settimane: “Nell’ultimo periodo c’è stata una continuità di prestazioni e una crescita costante, poi se perdi contro Venezia e Cosenza tutto passa in secondo piano. Abbiamo cercato di lavorare per dare una stabilità tattica, abbiamo anche variato in base alle attitudini di chi giocava dal primo minuto o a gara in corso. Stiamo lavorando su certi principi in entrambe le fasi, la squadra adesso si conosce meglio e vanno adesso recuperati i giocatori che finora non hanno reso al meglio per alzare ancora di più il livello della squadra”.

“Stavo cercando il momento giusto per poter schierare Stulac insieme a Gomes – ha continuato Corini in merito al regista sloveno – ha giocato una buona gara nonostante mancasse da tempo. Domani voglio dargli continuità e deve fare vedere cosa sa fare, bisogna capire cosa può darci e domani scenderà per questo in campo. Saric stava trovando condizione ma l’infortunio lo ha rallentato, deve continuare a lavorare. Noi lo aspettiamo, sappiamo cosa può darci e con il tempo farà vedere le sue qualità e attitudini”.

“Dopo Terni ho capito che quello che avevo in testa aveva bisogno di un percorso medio lungo – prosegue l’allenatore rosanero – ma il campionato non ti aspetta. Poi la continuità si crea con i risultati, abbiamo capito come trovare stabilità ma è normale che in alcune fasi di gioco anche gli avversari prendano il sopravvento. In certe partire finalizzare di più può indirizzare la gara ma adesso ho una conoscenza diretta di tutti, vogliamo fare una grande partita col Cagliari e chiudere a Brescia nel migliore dei modi”.

NEDELCEARU, DUBBI E MERCATO

L’allenatore rosanero, nel corso della conferenza, ha parlato delle condizioni generali di Nedelcearu, rientrato in squadra dopo il grave lutto che lo ha colpito nelle ore antecedenti alla sfida contro la SPAL: “Nedelcearu ha mostrato una professionalità incredibile, non è stato facile per nessuno affrontare la cosa ma abbiamo trovato le energie insieme. E’ stata un’ulteriore dimostrazione che il nostro gruppo sta crescendo, gli abbiamo dato massima disponibilità anche a lasciare subito la squadra per partire ma lui è voluto rimanere. In settimana l’ho visto bene, lo ringrazio per quello che ha fatto per noi”.

“Recuperare il risultato certifica la bontà del percorso – continua Corini – la nostra storia è iniziata un modo particolare e la stiamo scrivendo. Rimontare una partita è un tassello importante sul piano caratteriale, fa parte del percorso che stiamo costruendo per diventare sempre più forti”.

Il tecnico di Bagnolo Mella si è soffermato anche sulle condizioni di Bettella e Buttaro in vista della sfida contro il Cagliari: “Bettella lo stiamo valutando, al momento è a rischio perché ha un affaticamento muscolare e ha lavorato in maniera differenziata. Buttaro speriamo di recuperarlo per il ritiro, ha avuto complicazioni per un’infiammazione non sarà sicuramente a disposizione per le prossime due gare”.

L’allenatore del Palermo ha poi affrontato il tema mercato, con un lungo approfondimento in merito agli innesti da fare e al tema “esuberi”: “Io voglio che i miei giocatori siano felici, chiaramente lo sono di più quando percepiscono miglioramenti o quando giocano. La mia indicazione alla società è che voglio una rosa meno ampia, al momento siamo tanti e non è facile gestire tutti al meglio. Ognuno di loro deve fare le proprie valutazioni e sarò molto diretto e chiaro con tutti, poi in entrata può arrivare anche solo un giocatore ma deve essere di qualità e deve alzare il livello della squadra”.

“Lancini ha pagato il campionato importante di Nedelcearu nel suo ruolo – prosegue il tecnico – bisogna consolidare il reparto e la sua esclusione è una scelta tecnica così come per Accardi e tutti gli altri. Tutti tranne Accardi, Doda e Peretti hanno avuto modo di giocare, poi in campo si va in undici e si fanno cinque cambi. Farò le mie valutazioni, i ragazzi faranno la loro e valuteremo insieme cosa fare perché voglio giocatori felici. Dobbiamo sfoltire la rosa e inserire giocatori importanti”.

CONDIZIONE E IL PESO DELLA PIAZZA

I progressi, seppur non ancora vistosi, visti in campo nelle ultime settimane sono anche frutto di una crescita della condizione atletica generale sia dei singoli che di squadra: “La crescita comprende anche il recupero dei giocatori, Sala per esempio si è fermato più volte ma ora sta ritrovando la migliore condizione. Anche io vorrei vedere tutto subito, sicuramente c’è stato un miglioramento nella condizione atletica complessiva, avere ampia scelta poi mi permette di sfruttare e cambiare in base all’attitudine dei giocatori e a quello che vedo e chiedo dal campo”.

“Quando vieni in una piazza esigente come Palermo è normale che anche gli avversari diano tutto in campo – conclude infine il tecnico in merito alla potenziale pressione che può generale il tifo rosanero – è una nostra responsabilità portare i tifosi a spingerci come ho visto sempre ma soprattutto nell’ultima gara casalinga. Dobbiamo fare prestazioni sempre più importanti per raggiungere il nostro obiettivo e dare gioia ai tifosi. Abbiamo giocato in passato sotto forte stress e con uno stadio che non era felice delle prestazioni, abbiamo retto la botta e anche questo è segnale di crescita, se sai giocare qui sai giocare ovunque”.


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