Coro lirico siciliano e orchestra, successi fra Taormina e Tindari

Coro lirico siciliano e orchestra, successi fra Taormina e Tindari

La novità puntava sull’alternanza delle musiche di Morricone e Battiato

TAORMINA – Neanche la pioggia ha fermato l’entusiasmo del pubblico intervenuto al Teatro Antico di Taormina per il nuovo format del Concerto di Capodanno organizzato dal Coro Lirico Siciliano, fondato e guidato da Francesco Costa e Alberto Munafò Siragusa, rispettivamente direttore artistico e  presidente.

La novità del progetto puntava sull’alternanza delle immortali composizioni di Ennio Morricone e Franco Battiato. Una combinazione emozionante per un benvenuto al 2025 en plein soleil, appena turbato nell’ultima parte da una pioggerella che non ha scoraggiato gli oltre 2000 spettatori.

Da Morricone a Battiato

La potenza delle note ha così compattato l’entusiasmo di una platea che attendeva di essere aggregata, in senso metaforico e letterale, intorno ad un  “Centro di gravità  permanente”.  Lo stesso successo si è  ripetuto nel magico Teatro greco di Tindari sul versante tirrenico.

“Siamo tra quelli che credono che la musica può e deve avere una funzione salvifica e taumaturgica, per il corpo e per lo spirito – hanno dichiarato Francesco Costa e Alberto Munafò Siragusa -. Una convinzione che abbiamo voluto riassumere nel titolo del programma augurale per il nuovo anno: Da Morricone a Battiato: la ‘cura’ dell’eterno”.

In vista dei Teatri di pietra

Il richiamo esercitato dall’evento su residenti e turisti conferma il rapporto privilegiato instaurato dal Coro Lirico Siciliano con le suggestive cavee classiche della Magna Grecia. È stata un’anticipazione della settima edizione del Festival lirico dei teatri di pietra, che regala la ‘meraviglia’ di performance che uniscono l’energia della musica e quella pietra, approdando ad aneliti di attica bellezza”.

In questa visione il maestro Francesco Costa è  salito ancora una volta sul podio per dirigere le formazioni corali e orchestrali, assieme alle tre straordinarie voci soliste.

Il brano cult: “La cura”

Se Rita Botto ha privilegiato il repertorio di Battiato (e come non sottolineare la sua “Stranizza d’amuri”), dal canto suo Pierdavide Carone ha dato vita ad  una luminosa interpretazione dell’antologia Ennio’s songs, mentre Alberto Munafò Siragusa ha offerto un’esaltante esecuzione del brano cult “La cura”.

Gli eventi sono  realizzati in collaborazione con i Parchi archeologici di Naxos-Taormina e di Tindari.


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