In Sicilia 340 contagiati | Arriva l'Esercito - Live Sicilia

In Sicilia 340 contagiati | Arriva l’Esercito

Aumentano positivi e ricoverati. "Blocco totale". Musumeci: "Ci prepariamo al peggio"

Coronavirus
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Un uomo di 82 anni è morto all’ospedale ‘Umberto I’ di Enna. Il paziente, affetto da altre patologie e risultato poi positivo al coronavirus, era arrivato nel nosocomio in gravi condizioni, dove è deceduto per insufficienza cardiorespiratoria. Lo rende noto l’Asp di Enna, sottolineando in una nota che l’unità di crisi aziendale si è immediatamente adoperata per l’avvio dell’indagine dei contatti dell’uomo e per mettere in atto le procedure finalizzate a circoscrivere ulteriori possibili contagi. L’Asp di Enna raccomanda l’obbligo di permanenza domiciliare per contenere la diffusione del virus.

Intanto una parte dei militari dell’Esercito in servizio in Sicilia sarà da domani impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri. L’ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in un colloquio con il governatore Nello Musumeci, secondo quanto riferisce una nota della presidenza della Regione Sicilia. Il governatore dell’Isola aveva avanzato ieri un’ulteriore richiesta formale, in tal senso, al capo del Viminale, allarmato dalla crescita del tasso di contagio che da alcuni giorni si registra in Sicilia.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (giovedì 19 marzo). Il bilancio è stato trasmesso dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 3.961. Quelli risultati positivi sono 340 (58 più di ieri).

Risultano ricoverati 179 pazienti, 50 più di ieri (24 a Palermo, 91 a Catania, 16 a Messina, 2 ad Agrigento, 9 a Caltanissetta, 11a Enna, 3 a Ragusa, 15 a Siracusa e 8 a Trapani) di cui 36 in terapia intensiva (più sette rispetto a ieri), mentre 142 sono in isolamento domiciliare, quindici sono guariti (nove a Palermo, due ad Agrigento e Messina, uno a Enna e Ragusa) e quattro deceduti. L’ultimo decesso, per insufficienza cardiorespiratoria, è avvenuto a Enna: si tratta di un uomo di 82 anni con altre patologie , risultato positivo al tampone.

 

Il numero elevato di denunce dei giorni scorsi e il mancato rispetto delle norme rischiano di portare a nuove strette da parte del governo, soprattutto per le attività all’aperto e le passeggiate, come annunciato ieri dai ministri Spadafora e Boccia. Si potrebbe inoltre prolungare il periodo di chiusura di negozi e scuole. Ieri, intanto, è stato registrato il peggior bilancio di sempre in Italia, con 475 morti in un giorno: superato anche il record della Cina. Ma c’è stato anche anche il boom di guariti, 1.084.

In Sicilia ieri si sono registrati 282 casi positivi, 45 in più del giorno precedente.Ulteriore stretta, nell’Isola, per evitare il diffondersi del contagio del coronavirus, nel trasporto marittimo. I ministri dei Trasporti e della Salute, su proposta della Regione, hanno modificato il decreto del 16 marzo. Due le novità: per il traffico merci continuerà a essere garantito il trasporto delle derrate, ma “possibilmente su unità di carico isolate non accompagnate”. Per i passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria le corse giornaliere passano da 20 a 4, ma solo dalle 6 alle 21. Gli unici ammessi saranno gli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate, gli operatori sanitari pubblici e privati, i lavoratori pendolari, quanti dimostrano comprovate esigenze di lavoro, per gravi motivi di salute e chi si trova in situazioni di necessità. D’ora in poi, inoltre, il porto di imbarco e sbarco del traffico merci a Messina non sarà più la Rada San Francesco ma l’approdo di Tremestieri. Sarà necessaria la preventiva autorizzazione del presidente della Regione, perché l’Enac possa consentire la partenza e l’arrivo di voli privati nell’isola. Le disposizioni resteranno in vigore fino al 25 marzo. Nel frattempo, il governatore Nello Musumeci ha scritto al ministro dell’Interno affinché siano potenziati i servizi di vigilanza in partenza ed in arrivo sullo Stretto.

Leggi: “Il blocco totale continua”. L’annuncio di Conte

 

FINE DELLA DIRETTA DI LIVESICILIA

20.13 – Sicindustria boccia il ‘Cura Italia’: “Una farsa”

20.00 – Aut aut dei sindacati alla Gdo: domenica chiusi o sarà sciopero  

19.00 – Sindacati in pressing sul governo regionale: smart working o esenzione

18.23 – Quattro positivi all’Oasi di Troina, scatta la quarantena

17.45 – Un servizio telefonico gratuito di sostegno psicologico per neo-mamme e donne in gravidanza è attivo da oggi sul Portale Scuola del Comune di Palermo, dedicato al sostegno genitoriale in questo momento di emergenza a causa del coronavirus. Una psicologa ed educatrice pre e post natale si è resa disponibile dalle 10 alle 17 al numero 339.7037940.

17.44 – A Palermo cento denunce dei vigili urbani dall’inizio dei controlli

17.33  – Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, accogliendo la richiesta della Confersercenti di Ragusa, ha disposto di anticipare alle 18 l’orario di chiusura delle attività aperte. Il provvedimento interessa le attività commerciali ancora aperte al pubblico, come panifici, supermercati, rivendite di tabacchi, edicole, ad eccezione della ristorazione con consegna a domicilio che invece può restare aperta fino alle 23.30 e delle farmacie che continueranno ad osservare gli orari vigenti. Ai panifici è imposto anche il divieto di panificazione dopo le ore 15 e l’obbligo della chiusura alle 18. I trasgressori saranno denunciati alla Procura per violazione dell’art.650 del codice penale per inosservanza di un provvedimento dell’autorità.

17.27 – Un’infermiera dell’ospedale ‘Maggiore’ di Modica è risultata positiva al coronavirus. Lavora nel laboratorio analisi che è stato prontamente chiuso per essere sanificato. Intanto tutti i sanitari e gli operatori dell’ospedale sono stati sottoposti al tampone contro il virus considerato che il ‘Maggiore’ è l’ospedale individuato dalla Regione per l’emergenza coronavirus in provincia di Ragusa. L’infermiera, che era stata più di un mese fa a Malta, si trova ora in quarantena nella sua abitazione.

12.54 – Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha chiesto che venga data “la massima priorità alle segnalazioni per epidemia, epidemia colposa e falsa attestazione a pubblico ufficiale, provvedendo, dove ne ricorrano i giusti presupposti, a richiedere la misura cautelare dove non sia stato già eseguito arresto o fermo se previsti”. Il magistrato ha stabilito anche che, “ferma restando la valutazione caso per caso e la discrezionalità del pm, assegnatario in ordine alla fondatezza e alla gravità del caso, appare opportuno procedere con una richiesta di decreto penale di condanna” e che, “in linea di massima, avuto gravità del fatto e in ordine alla pena pecuniaria richiesta non va avanzata la sospensione della pena”. Il procuratore Patronaggio, sull’epidemia da Coronavirus, ha segnalato che nella settimana tra il 10 e il 17 marzo sono state presentate 344 notizie di reato per violazione del decreto della presidenza del Consiglio che impone limitazioni allo spostamento dei cittadini. “Altre si prevede ne verranno presentate in relazione alla costante violazione del divieto che si registra in città e in provincia – ha sottolineato – e se alla denuncia della polizia giudiziaria non segue nell’immediatezza una risposta giudiziaria, la stessa resta priva di efficacia vanificando la funzione social preventiva della norma”.

12.29 – Cinquanta mascherine a norma sono state donate da un imprenditore di Vittoria (Rg) agli agenti del locale comando di Polizia Municipale. “Continuano i gesti di solidarietà degli imprenditori iblei che scelgono di rimanere nell’anonimato – dice Massimo Giudice, direttore di Confesercenti Ragusa – e questo ci riempie di orgoglio perché è segno del fatto che il territorio sta rispondendo bene. Le mascherine sono state consegnate ai Vigili Urbani di Vittoria per consentire lo svolgimento del proprio lavoro in sicurezza e nel rispetto delle norme”.

12.22 – Agenti delle Volanti della Questura di Catania, in tre giorni di controlli, hanno denunciato complessivamente 118 persone per inosservanza del Decreto del presidente del consiglio dei ministri (Dpcm) per fare fronte all’emergenza Coronavirus. Tra loro anche un posteggiatore abusivo attivo in via Ala, al quale sono stati sequestrati anche 30 euro, la titolare di una gastronomia di corso Indipendente che, violando il divieto, continuava a tenere aperto il negozio. Due persone sono state anche denunciate per per false attestazioni o dichiarazioni a pubblico ufficiale. La Questura di Catania “ribadisce la gravità del reato cui si va incontro ignorando l’obbligo di non uscire di casa” perché “comporta un processo penale”. “Soprattutto, però – si ribadisce dalla Questura di Catania – è importante osservare il divieto, – salve le esigenze primarie previste, allo scopo di porre fine a questa pericolosissima situazione nel più breve tempo possibile, prima che sia troppo tardi”.

12-19 – “Siamo riusciti a superare il problema legato alla comunicazione dei dati personali tra Asp ed enti locali. Tutto ciò, grazie alla sollecitazione di Anci nazionale e Anci Sicilia, consentirà un maggiore raccordo tra le diverse istituzioni al fine di contrastare in maniera più efficace la diffusione del Covid-19”. Lo ha detto il presidente dell’associazione dei comuni siciliani, Leoluca Orlando, commentando la nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile che consente alle Aziende sanitarie, in considerazione del contesto emergenziale, di assicurare “la più efficace gestione dei flussi e dell’interscambio di dati personali”.

11.55 – L’Asp di Enna trasferisce il punto di primo intervento e il punto di primo intervento pediatrico dall’ospedale Umberto I nella sede della guardia medica, nella parte ‘altra’ della città, con ingresso in via Calascibetta. Lo ha disposto il direttore del distretto sanitario, Lia Murè. I due servizi saranno operativi dalle 14, fino a nuove disposizioni. Per contattare i due servi al telefono chiamare: per il punto adulti lo 0935500896; per il punto pediatrico lo 09355202499. I punti di primo intervento sono servizi rivolti all’utenza in accesso diretto nei giorni feriali 8-20 e prefestivi 8-10 con medici che rispondono a bisogni di bassa complessità e garantiscono assistenza ambulatoriale, per patologie di medio e basso livello, al fine di alleggerire e razionalizzare gli accessi nei pronto soccorso. Il punto di primo intervento pediatrico è attivo dalle 10 alle 20 dei giorni prefestivi e festivi in cui gli studi dei pediatri di libera scelta sono chiusi. Disposta anche l’attività del centro prelievi del poliambulatorio ‘Ex Inam’ esclusivamente martedì e venerdì dalle 8.15 alle 10.

11.30 – Sale intanto la preoccupazione per le grandi perdite economiche in Sicilia, legate all’emergenza coronavirus. Il nuovo appello di Confocommercio al presidente della Regione, Nello Musumeci: “Salvare le imprese. Restare in casa non può voler dire la rovina”

Leggi: Confcommercio Sicilia: “Bisogna salvare le imprese”

11.10 – Due militari in servizio nella base italiana a Sigonella sono risultati postitivi. Trova conferma quanto denunciato dal Sindacato aeronautica militare (Siam) che ha inviato una nota per segnalare l’esistenza di altri due casi, oltre quelli che hanno riguardato due civili in servizio nella stessa base.

Leggi: Due militari positivi a Sigonella, attivate le misure di sicurezza

11.00 – Un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati, con particolare riguardo ai capoluoghi di provincia e agli approdi dello Stretto. Li ha chiesti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in una nota inviata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, vista “la perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19”. Il governatore, nella lettera inviata al responsabile del Viminale, ha sottolineato come l’Isola “sia una Regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale.” Musumeci ha chiesto, quindi, di valutare la necessità di impartire disposizioni affinché sia potenziato il numero delle pattuglie delle Forze dell’Ordine, “ricorrendo, ove ritenuto necessario, anche ai militari dell’Esercito impegnati in Sicilia nell’operazione Strade sicure”.

10.45: “E’ probabile che l’escalation dell’epidemia possa arrivare alla fine di marzo o ai primi di aprile. Ci stiamo attrezzando con nuovi posti di terapia intensiva, ne abbiamo 411 ma ne stiamo creando altri 200 e abbiamo mobilitato le strutture private”. Così il presidente della Regione, Nello Musumeci, intervenendo alla trasmissione Mattinocinque.

Leggi: “In Sicilia ci stiamo preparando al peggio”

10.15 – Nuovo raid al Policlinico Paolo Giaccone di Palermo: mentre medici ed infermieri sono impegnati nella lotta al Covid-19 e all’assistenza dei pazienti, i ladri colpiscono per la terza volta in tre giorni.

Leggi: Terzo raid al Policlinico di Palermo: il colpo nel reparto di Chirurgia d’urgenza

9.45 – Sono rientrati da Malta 167 siciliani, rimasti giorni fa bloccati nell’isola dopo aver perso il lavoro in seguito all’emergenza Coronavirus. Sono giunti al porto di Pozzallo ieri sera.

Leggi: Erano bloccati a Malta, sbarcati 167 siciliani

9.15 – A Ragusa scatta la denuncia per due dipendenti dell’Asp che lavorano in ospedale. Al loro rientro dal Nord non si sono autodenunciati. Il direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò: “Totale mancanza del senso di responsabilità”

Leggi: Tornati dal nord vanno al lavoro, denunciati

9.00 – Si registra il primo caso nella città di Agrigento. Ad annunciarlo è il sindaco Lillo Firetto: “L’Asp ha confermato l’esito del tampone positivo per un nostro concittadino – ha detto tramite un video sui social – e si trova adesso presso la propria abitazione”.

Leggi: Primo contagio ad Agrigento, 400 persone in quarantena

 


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