CATANIA – Natale Zuccarello, ex capo del Genio Civile di Catania e indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Genius della Guardia di Finanza su una serie di appalti pubblici, è agli arresti domiciliari. Già da ieri ha lasciato il carcere dove era finito la scorsa settimana. Il gip Santino Mirabella ha accolto la richiesta dei difensori e applicato una misura cautelare meno afflittiva.
L’avvocato Nino Grippaldi e il professore Giovanni Grasso, immediatamente dopo l’interrogatorio di garanzia, hanno evidenziato la mancanza di esigenze cautelari visto che l’ingegnere è andato il pensione dallo scorso primo novembre. E quindi non ricopre più alcun incarico pubblico.
Al centro dell’inchiesta coordinata dal pm Fabio Regolo alcuni appalti pubblici del valore di 4 milioni di euro. E precisamente il consolidamento di dissesti stradali, causati da smottamenti, nella collina di Vampolieri ad Aci Catena, la sistemazione e all’ammodernamento di una strada provinciale a Catania, i lavori di recupero del sedime portuale del porto di Catania.
Gli ingegneri Natale Zuccarello e Saverio Verde, e il funzionario Ignazio Carbonaro, nell’ambito di alcune opere pubbliche gestite dal Genio di Catania, “avrebbero favorito, dietro pagamento di una somma di denaro o altre utilità, la società di costruzioni di Gela Nurovi srl, rappresentata da Nunzio Adesini e Rocco Mondello. Le accuse sono – a vario titolo – corruzione, turbata libertà degli incanti e falso in atto pubblico. Per Carbonaro, il gip dopo l’interrogatorio di garanzia su istanza del difensore Antonino Lattuca, ha revocato la misura per l’accusa di corruzione. Restano in piedi le altre contestazioni.