Si è conclusa dopo quasi 5 ore la requisitoria del procuratore aggiunto Gaetano Paci davanti al gup Vincenza Bellini del Tribunale di Reggio Calabria nel processo a carico dell’ex sostituto della Procura di Barcellona Olindo Canali, da qualche anno giudice a Milano, accusato di corruzione in atti giudiziari e cioè di aver intascato denaro per compiere atti contrari ai propri doveri d’ufficio.
Con il magistrato è imputato il collaboratore di giustizia Carmelo D’Amico.
L’accusa ha richiesto la condanna alle pene finali di 4 anni per Carmelo D’Amico, con le attenuanti per la collaborazione, e a 6 anni per Olindo Canali per entrambe le contestazione con l’aggravante di mafia, compresa la riduzione per l’abbreviato.
Meno male che era stato assolto!!! e risarcito per ingiusta detenzione!!!1
Vi immaginate uno che senza saperlo avesse aperto per caso un faldone d’archivio trovandovi mazzette di denaro conservate dentro, a parte il fatto che una volta sparsa la voce ci sarebbero sicuramente state tantissime richieste di trasferimento in quell’ufficio. I 590.000 euro in contanti trovati invece a casa sono una cifra talmente esorbitante che non credo sia stata generata da questa attività, potrebbe pure essere per assurdo una delle somme arrivate dal Qatar e destinate tramite attività fiduciaria dell’indagato (la cosiddetta testa di legno) a qualche europarlamentare. Se ad esempio andate a Lugano in Svizzera di privati che svolgono illegalmente dietro lauto compenso questo tipo di attività ne troverete quanti ne volete.