Corsi di lingua, è scontro | tra sindacati e Università - Live Sicilia

Corsi di lingua, è scontro | tra sindacati e Università

Lo Steri, sede del Rettorato, a Palermo

A destare preoccupazione è il “progressivo affidamento”, così denuncia la Cgil, dei corsi di lingua straniera a istituti privati a scapito del Cla, il Centro linguistico dell’Ateneo.

BOTTA E RISPOSTA
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PALERMO – La gestione dell’insegnamento delle lingue straniere sta creando qualche mal di pancia all’interno dell’Università di Palermo. A destare preoccupazione è il “progressivo affidamento”, così denuncia la Cgil, dei corsi di lingua a istituti privati a scapito del Cla, il Centro linguistico dell’Ateneo inaugurato nell’ex convento di Sant’Antonino nel dicembre del 2012 dopo quattro anni di lavori e costato quasi 10 milioni di euro.

Denuncia che il Rettorato rispedisce al mittente spiegando che “il Cla è utilizzato a pieno regime per tutto quel che concerne le attività linguistiche relative ai corsi di laurea. In particolare, ai centri in convenzione è stata esclusivamente affidata l’attività di preparazione degli studenti Erasmus, che quest’anno sono circa 900”. Una classica attività di “picco”, insomma, che si svolge soltanto in alcuni mesi dell’anno. “L’Università – continuano dallo Steri –, neanche se lo avesse voluto avrebbe potuto affidare tutto ai lettori: per legge infatti non può incrementarne il numero né affidare loro un maggiore carico di lavoro, pari a 500 ore al mese. Stupisce che non ne siano a conoscenza i sindacati”.

Ma per comprendere fino in fondo la querelle è necessario fare un passo indietro. Tutto parte, infatti, da una comunicazione dell’Università datata agosto 2012, in cui c’è scritto che “i corsi di lingua per gli studenti vincitori di borsa di mobilità Erasmus sono impartiti esclusivamente dai Centri linguistici designati e sono facoltativi e del tutto gratuiti, fatte salve le eccezioni previste in merito dal Regolamento per la disciplina delle procedure di attuazione della Erasmus university charter”. Quel “fatte salve” indica che la frequenza dell’80% delle lezioni consentirà di fruirne gratuitamente, le assenze superiori al 20% o l’eventuale rinuncia alla mobilità, invece, porranno il corso a carico dello studente. Ma questa postilla non è stata inserita nella comunicazione ufficiale.

È per questo che la Cgil nei mesi scorsi ha chiesto dei chiarimenti all’Università: “Il 29 maggio scorso – dice Giuseppe Giaconia, della segreteria provinciale Flc Cgil – abbiamo scritto una lettera al Rettore e a tutti gli Organi universitari. Vogliamo sapere se sia vero quanto segnalatoci dai Lettori dell’Università e dagli studenti, ossia che i corsi gratuiti tenuti dal Cla sono stati soppressi, interrotti o cancellati, gli studenti dirottati verso strutture private e, se sì, sapere se con tali strutture esistono convenzioni e/o accordi. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta da Piazza Marina. Inoltre – continua Giaconia – mettere a carico dello studente il corso sostenuto, per l’eventuale rinuncia alla mobilità Erasmus, significa caricare di un ulteriore balzello sia gli studenti che le loro famiglie. E poi, che senso ha aver speso tanti soldi per il Cla e poi metterlo nel dimenticatoio e favorire gli studenti che pagheranno un corso privato?”

Domande alle quali dallo Steri rispondono punto per punto: “L’affidamento a centri in convenzione è previsto dall’Agenzia europea che finanzia l’Erasmus: è possibile gestire tutto in house, nel caso in cui se ne abbiano le risorse professionali, oppure affidare tutto all’esterno (anche il supporto ai corsi ordinari), oppure scegliere un sistema misto, come ha fatto l’Università di Palermo. Sempre l’Agenzia europea pone il limite dell’80% di frequenza delle lezioni per considerare il corso valido e rimborsarlo all’Università. Altrimenti per l’Agenzia il corso risulta non svolto. Il Rettore, a tutela delle casse dell’Ateneo (che, come noto, sono state risanate, con il rientro totale del deficit pregresso), ha dunque attuato questa scelta per responsabilizzare gli studenti”.

La battaglia sembra solo alle battute iniziali.


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