Il blitz Agorà permette di fare una mappa dell’organigramma di Cosa nostra catanese, della famiglia di Caltagirone e dei Nardo di Lentini. Salvatore Rinaldi, Turi Millimachini, avrebbe una “posizione apicale” nella famiglia Santapaola-Ercolano e sarebbe “deputato a organizzare le attività illecite del gruppo e a intrattenere rapporti con i soggetti al vertice delle varie articolazioni territoriali di Cosa nostra”. Rinaldi è quello a cui rivolgersi per gli stipendi agli uomini d’onore e inoltre avrebbe il potere di interloquire con i boss degli altri clan.
Le squadre di Catania
Il suo quartiere di riferimento è il Villaggio Sant’Agata, ma la squadra mafiosa avrebbe come vertice operativo Melo Renna. Il gruppo del Villaggio sarebbe composto da Antonino Sebastiano Battaglia (nipote del capo storico Santo), Luca Sebastiano Desi, Carmelo Fallara, Luigi Ferrini, Orazio Papale, Lorenzo Sgroi. Ai vertici del gruppo della Stazione gli investigatori posizionano Benito Privitera. Il capo di Cibali è lo storico boss Salvatore Fazio. A San Giovanni Galermo le redini sarebbero nelle mani di Melo Renna, la squadra è composta anche da Gaetano Riolo. Spostiamoci di qualche chilometro: a Lineri ci sono l’ex malpassotu Salvatore Rannesi ed Enzo Sapia. Il gruppo dei Nizza sarebbe stato in mano fino al suo arresto da Michele Schillaci. Ma già le inchieste e i pentiti ci documentano che lo scettro è stato in mano di Silvio Corra e Salvatore Scavone.
Gli affari ad Adrano
Tra gli affiliati c’è Gabriele Santapaola (boss di sangue della famiglia) che però avrebbe affari autonomi ad Adrano. Senza dimenticare Vincenzo Castelli, pentito dell’ultima ora e i cui verbali sono pubblicati in esclusiva sul mensile S, ex affiliato al clan Mazzaglia-Toscano-Tomasello.
Il calatino e Lentini
La mappa si completa con gli affiliati del calatino (Gioacchino ‘Gianfranco’ La Rocca, Benedetto Di Stefano, Gaetano Casciana, Matteo Vasta e Maurizio Vecchio Punzone), la famiglia di Ramacca (Alessandro Fatuzzo, Franco Compagnino, Pasquale Oliva), il clan Nardo di Lentini (Gesualdo Briganti, Donatello Cormaci, Giuseppe Furnò, Giuseppe Gentile, Salvatore Giarrusso, Antonio Guercio).