Palermo, mafia a Ciaculli-Brancaccio: tutti condannati

Mafia a Ciaculli-Brancaccio: tutti condannati. Pene fino a 20 anni

Verdetto ribaltato per l'unico assolto in primo grado

PALERMO – La novità principale del processo di appello riguarda la condanna di Giuseppe Giuliano che in primo grado era stato assolto. La Corte presieduta da Vittorio Anania gli ha inflitto 13 anni e 4 mesi di carcere.

Il processo vedeva imputati presunti boss e gregari del mandamento di Ciaculli-Brancaccio. La pena più alta – 20 anni di carcere – è stata inflitta a Maurizio Di Fede, boss della famiglia di Roccella, ma in continuazione con una precedente condanna.

“Noi non ci immischiamo con Falcone e Borsellino”, diceva Di Fede alla mamma di una bimba che voleva partecipare alle manifestazioni organizzate dalla scuola in memoria dei giudici assassinati dalla mafia.

Condannato anche Giuseppe Greco, che del mandamento avrebbe preso le redini quando fu arrestato il cugino Leandro. Il padre di Giuseppe era Salvatore Greco, soprannominato il senatore per la sua capacità di dialogare con i politici, fratello di Michele.

Gli imputati e le pene

Queste le pene: Giuseppe Greco 12 anni, 10 mesi e 20 giorni (difeso dall’avvocato Jimmy D’Azzò, aveva avuto 16 anni, a fronte di una richiesta di 20 anni), Girolamo Celesia 20 anni (in continuazione con precedenti condanne, 14 anni e due mesi per questo processo), Giuseppe Ciresi 8 anni e 2 mesi (contro i 12 anni di richiesta, difeso dall’avvocato Angelo Formuso), Maurizio Di Fede 20 anni (in continuazione però con due precedenti condanne, 18 anni per questo processo in cui è difeso dall’avvocato Angelo Formuso), Giovanni Di Lisciandro 13 anni, 11 mesi e 10 giorni (in continuazione con una precedente condanna), Raffaele Favaloro 5 anni e 4 mesi (confermato).

Ed ancora: Salvatore Gucciardi 13 anni e 4 mesi (confermata), Rosario Montalbano 9 anni e 10 mesi (oggi è collaboratore di giustizia, aveva avuto 11 anni e 8 mesi. Solo un piccolo sconto di pena per lui), Stefano Nolano 12 anni, Onofrio Palma 10 anni (confermata, i pm ne avevano chiesto 18, era difeso dall’avvocato Giulio Bonanno), Gaspare Sanseverino 8 anni e 10 mesi, Angelo Vitrano 14 anni, 7 mesi e 10 giorni (difeso dall’avvocato Tommaso De Lisi, la pena è però in continuazione con una precedente condanna).

Intervenne “il dottore”

“Gli è stato detto tempo fa, quando è sceso il dottore di preoccuparsi della sua zona…”, diceva Giuseppe Greco.

Qualcuno stava provando, nel gennaio 2020, a rivendicare maggiore potere. Quel qualcuno sarebbe stato “Folonari”. Faccenda delicata quella di Brancaccio tanto da rendere necessario l’intervento del “dottore”, Giuseppe Guttadauro: arrestato, condannato, di nuovo arrestato e di nuovo condannato.

Solo la motivazione chiarirà perché i giudici di appello hanno ribaltato il verdetto di assoluzione di Giuliano che al momento resta al piede libero.

Nel processo sono state ricostruite decine di estorsione negate da commercianti e imprenditori. In trentuno sono finiti sotto accusa per favoreggiamento in un altro procedimento.


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