"Così ho conosciuto |Nitto Santapaola" - Live Sicilia

“Così ho conosciuto |Nitto Santapaola”

Ecco un'anticipazione dei verbali pubblicati dal mensile "S", disponibile in tutte le edicole e online CLICCA QUI.

i verbali del massone intercettato
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2 min di lettura

La copertina del mensile "S" disponibile in tutte le edicole

CATANIA- Rapporti risalenti nel tempo all’interno del clan Santapaola. Agli atti dell’operazione Brotherhood ci sono i verbali registrati dagli uomini della Guardia di Finanza, al centro dello speciale del mensile “S”, disponibile in tutte le edicole ed acquistabile online.

Ecco un’anticipazione dell’inchiesta.

Il massone Cavallaro racconta di aver conosciuto il super boss Nitto Santapaola. Invitato dai carabinieri a fornire informazioni “in merito alle sue frequentazioni, anche perché, nello stesso anno, veniva arrestato Ercolano Mario con il quale lo stesso Cavallaro aveva subito un controllo di polizia”. “Gli ho detto, mi ascolti, io sono amico magari di Nitto Santapaola…glielo dico bello, papale… papale….ora gli spiego il perché, gli ho detto….perché mio suocero, gli ho detto…aveva il posto alla Fiera sino ad oggi, che ora è di mia moglie, gli ho detto, e ce l’ho in affitto…perciò, se lui ricorda, gli ho detto, il signor Nitto…aveva i posti alla Fiera, che vendeva scarpe…e purtroppo li aveva attaccati con noi altri…perciò, se lei mi dice, lo conosce, io gli dico si……allora, io queste persone le conosco dalla Fiera….che mi sono fatti mercati, questi, quello….primo…secondo, gli ho detto”. “Perché se un amico mi dice prendiamoci un caffè, io che problemi ho?”. “Le conoscenze vantate da Cavallaro – scrivono gli inquirenti – non si limitano a Nitto Santapaola ma riguardano anche i suoi figli”: Vincenzo e Francesco. Sarebbe più di una semplice conoscenza. Tra le conversazioni intercettate c’è ne è una che riporta un mezzo caso diplomatico pronto a scoppiare in occasione di un tentativo di turbativa d’asta. L’affare va in fumo, viene riferito a Cavallaro, a causa della presenza di “Ciccio” anch’egli interessato all’asta. Il massone rimprovera il suo interlocutore per non essere stato messo a parte della presenza di Ciccio che avrebbe di certo convinto Santapaola in virtù del loro legame. “Ciccio per me si fa ammazzare”. Il giovane Santapaola, infatti, passerebbe molto tempo al ristorante gestito da Cavallaro. “E tu perché non mi chiamavi? Ciccio tutte le sere a mangiare da me è…sta vedi che sta appresso il locale…e tutte le sere è a mangiare da me…addirittura, si fa fare le corna per me Ciccio”. Le conoscenze del primo diacono non si fermano a Francesco Santapaola. Anche con il fratello Vincenzo ci sarebbero dei rapporti. Anzi, Cavallaro considera l’altro fratello più abile nella gestione del clan.


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