Costringevano una connazionale a prostituirsi, fermate due nigeriane - Live Sicilia

Costringevano una connazionale a prostituirsi, fermate due nigeriane

Avrebbero costretto una giovane connazionale, giunta in Sicilia con uno degli sbarchi a Lampedusa, a prostituirsi e l’avrebbero ‘liberata’ soltanto dopo che ha consegnato loro 35 mila euro. E’ l’accusa contestata a due nigeriane, Mercy Johnson, di 24 anni, nota come Ester, e Sarah Ayemien, di 29 anni, conosciuta anche come Sister, che sono state fermata dalla polizia di Catania. La prima è stata bloccata a Cisterna (Latina) e la seconda nel capoluogo etneo da agenti della squadra mobile della Questura su disposizione dei sostituti procuratori di Catania Giovannella Scaminaci e Fabio Scavone. I reti ipotizzati sono riduzione e mantenimento in schiavitù, tratta di persone e induzione e sfruttamento della prostituzione. Le indagini erano state avviate dopo la denuncia della vittima, che era costretta a prostituirsi sulla strada statale Catania-Gela. Secondo l’accusa, la giovane sarebbe stata costretta a prostituirsi da Ester, che la faceva controllare da Sister. Lo sfruttamento della giovane si è concluso quando quest’ultima è riuscita a guadagnare i soldi fissati per il suo ‘riscatto’: 35 mila euro.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI