Covid alle Poste di via La Malfa Due positivi, 50 in quarantena

Covid alle Poste di Palermo|Due positivi, 50 in quarantena

Commenti

    I tamponi non si fanno perché il sistema sanitari è vergognoso! Perché non lo dite qualche volta!

    Tra due minuti scrive Palermo è bella che ci parlerà anche in questo caso di complottismo e deliri simili. La verità è che mentre il resto d’Europa, vedi Gran Bretagna, i sinistri abusivi al governo mai votati né voluti da nessuno, hanno deciso che l’Italia deve diventare un enorme campo profughi, strapieno di gente che non scappa da alcuna guerra. Non importa che il Coronavirus si sta diffondendo come prima, il rispetto delle regole vale solo per gli italiani, per il resto ne sono arrivati 14 mila in otto mesi e sono ancora pochi.

    La verità è che mentre il resto d’Europa, vedi Gran Bretagna, sta chiudendo le frontiere…..ecc. ecc.

    Due sono quelli che si sanno chissa’ negli uffici postali e nei palazzi.

    Ma che senso ha avuto mandare i colleghi a casa a contagiare pure i familiari? Io non credo che un protocollo serio preveda questo!!!
    Siamo nelle mani di sprovveduti, irresponsabili e con idee molto confuse!!!

    l’assessore Razza non dice niente? non commenta? eppure il rischio di contagio in questo caso è molto più alto. Gli immigrati chiusi nell’hotspot non hanno avuto rapporti con il resto della popolazione, i dipendenti delle Poste si’.

    Esatto ,gli uffici postali.

    dimentichi quelli che scappano dai centri e mettono a rischio la salute pubblica e aggrediscono e feriscono agenti di polizia mettendo a rischio la sicurezza e l ordine pubblico

    Anche quelli ,rischiamo di non uscirne piu’.

    signor alex sono italiani i due positivi al covid di cui parla l’articolo! il complottismo è suscitato dall’amplificazione e strumentalizzazione di pochi casi di migranti positivi al covid. Sui 12mila sbarcati negli ultimi 8mesi di cui parla, sono poche centinaia i migranti malati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

È di qualche giorno fa la dichiarazione di Stefano Cirillo, segretario regionale delle Dc: “Tutti ci chiedono qual è il nostro piano B e a tutti ho risposto ‘il Burundi’“. A chi erano veramente dirette le sue parole? Ma a Cuffaro, verrebbe da dire oggi.

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI