Covid e macerie, quel grido di allarme sulla Sicilia che verrà

Covid e macerie, quel grido di allarme sulla Sicilia che verrà

Commenti

    Gli stimoli che ogni anno sono lanciati dalla Procura e dalla Corte dei Conti alla c.d. “politica” rimangono senza concrete azioni di risposta. I rappresentanti eletti dal popolo a governare questo arcipelago siciliano, piuttosto che programmare un futuro per gli isolani, si dedicano alla dispendiosa attività di erogare indebite “mance” e “spartizioni” a sedicenti “imprese” e alla pletora di questuanti truffaldini. Azioni che dilapidano il patrimonio scaturito dall’imposizione fiscale riscossa dalla struttura regionale ed evaporata in inutili e infruttuose spese, tendenti a mantenere uno “statu quo” di prebende.
    Presidente Musumeci, è il momento di mandare a casa questi inutili dirigenti generali e le loro ciurme di incapaci, di analfabeti funzionali e di servitori ladri. Abbia un ripensamento e provi a ricordare quale grande impulso all’economia meridionale diede la scuola di Pasquale Saraceno. Provi ad attualizzare l’insegnamento, specializzando e distrettualizzando le strutture universitarie siciliane , affidando loro progetti di ricerca che abbiano ricadute tecnologiche e occupazionali sul territorio. Su ogni capoluogo provi a pensare un Centro di Ricerca specialistico in relazione alla vocazione e alle prospettive di sviluppo sostenibile, con ciò invitando ricercatori di tutto il mondo a dirigerli (come stanno facendo gli arabi degli emirati) . Faccia fare questo progetto a gente competente e tolga di mezzo i “servi furbacchioni”, tipici della commedia dell’arte, che la circondano.

    Il futuro della Sicilia? se continueremo ad avere questi politici nostrani: terra di rifiuti e accampamento di immigrati.

    Diceva mio nonno:”quannu squagghia a nivi, si virinu i pirtusa!”
    La neve si è sciolta.

    Non passerá e torneremo presto Rossi di vergogna.
    Via Gaetano Daita: decine di giovanotti e signori nelle con bicchiere incorporato e mascherine free o sotto il mento.
    Ingorgo pauroso e macchine nella zona pedonale di via Mazzini.
    Chi controlla? Alle 20 i vigili sono giá a cena.

    Pensi che il vero problema sia questo? La classe politica in altro modo fa lo stesso, cosa ? …………….. consuma il presente!

    La Sicilia, tranne che per certa politica e certa stampa populista e dagli ambigui legami, non sta peggio di altre regioni. La classe dirigente attuale è capace di fare fare il salto di qualità all’isola. Unica precauzione, controllare strettamente (intercettazioni), quei politici e quelle imprese che della legalità ne fanno polpette, pur di aumentare la clientela.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

una delle soluzioni potrebbe essre installazione di ***Dissalatore a osmosi inversa alimentato a energia solare*** con sistema di pompaggio sempre alimentato ad energia solare, dove con tubazioni possano arrivare sia nei bacini di raccolta come anche ad uso irriguo. Il problema è non cosa fare, ma rollarsi le maniche e lavorare, investire, senza tanta burocrazia che è diventata allucinante, troppi adempimenti anche per comprare una penna o un aereo sono gli stessi.

Questo si sente intoccabile,fino adesso ha fatto i suoi porci comodi,auto blu per mille usi,tiri di coca a mai finire,intrallazzi vari,adesso è ora che lo si metta da parte e via via facciano uscire tutto lo schifo che gira e girava intorno al sig. Miccichè. Se gli inquirenti indagano a fondo,salta mezza ARS!!!!!!!

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI