ROMA – Nel pomeriggio l’unione Europea discuterà la decisione introdotta dal Governo italiano, con apposito decreto, dell’obbligo di tampone anche per i vaccinati che arriveranno in Italia per le feste natalizie dai paesi dell’Unione europea. La decisione del governo Draghi è stata presa in autonomia a causa del peggioramento dei contagi registrati nelle ultime settimane. Una decisione che, però, non è piaciuta ai vertici dell’Ue.
Le nuove misure restrittive sono state adottate soprattutto per frenare l’avanzata della nuova variante Omicron in Europa. Nonostante le polemiche degli ultimi giorni, il premier Draghi sulla questione è stato netto: “C’è la diffusione della variante Omicron che ci vede in una situazione favorevole”, l’incidenza “è minore allo 0.2%. In altri Paesi Ue invece è molto diffusa, ad esempio in Danimarca o in Regno Unito, dove è diffusissima, perciò si è decisa la stessa pratica per chi arriva oggi in Italia dal Regno Unito: per entrare basta un tampone, non credo ci sia molto da riflettere”, ha detto in conferenza stampa,
Attualmente, i numeri dicono che i malati di Covid-19, i ricoverati in ospedale e i morti in Europa sono dovuti quasi esclusivamente alla variante Delta, ma “all’orizzonte” si profila la variante Omicron, che è “ancora più contagiosa”. Secondo la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, entro “metà gennaio” la variante identificata per la prima volta in Sudafrica sarà “dominante” anche in Europa.
“In queste ore la nostra priorità non può che essere continuare a impegnarci per mettere in sicurezza il nostro Paese – ha detto il ministro della Salute Speranza – Anche le scelte che stiamo facendo in questi giorni, la proroga dello stato di emergenza, le misure restrittive sui viaggi internazionali vanno esattamente in questa direzione. È il tentativo di continuare a tenere un alto livello di sorveglianza e di assistenza, proprio per evitare che i numeri del contagio e le ospedalizzazioni possano crescere in maniera troppo significativa”.