Covid-19, 46 contagiati in più| "Graduale fine del lockdown" - Live Sicilia

Covid-19, 46 contagiati in più| “Graduale fine del lockdown”

Il Comitato scientifico regionale riunito in seduta permanente. Obiettivo: strategie sulla fase 2

L'EMERGENZA
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Ripartire il 4 maggio. Alla Lombardia si allineano anche Veneto, Piemonte e Sicilia. Al Nord si ipotizza di ‘scaglionare il lavoro su 7 giorni anziché su 5, con orari di inizio diversi per evitare l’affollamento dei mezzi pubblici’. Preoccupati invece i sindacati, che chiedono un incontro al governo: ‘È fondamentale mantenere un forte presidio e una regia nazionale sulla sicurezza e tutela massima della salute per tutti i lavoratori e le lavoratrici’. Un trend discendente dei ricoveri intanto si registra già da diversi giorni in tutta Italia e in Sicilia, dove la Regione avvia i test sierologici: si tratta di due tipi di test (qualitativi e quantitativi), che serviranno alla rilevazione di anticorpi IgG e IgM anti-Sars-Cov2, e ovviamente saranno complementari al tampone rinofaringeo, che continuerà ad essere adoperato per i soggetti sintomatici, paucisintomatici, per coloro che sono entrati in contatti con persone positive al virus e per tutti i cittadini individuati dalle circolari del ministero della Salute e dalle ordinanze del presidente della Regione.

La somministrazione dei test sierologici, invece, si differenzia per categorie di popolazione, così come definito dal Comitato tecnico-scientifico regionaleNello specifico, il test quantitativo per la ricerca degli anticorpi verrà effettuato sul personale dei Covid Hospital, dei reparti dedicati alla cura del Covid e dell’emergenza sanitaria (compresi tutti gli operatori della Seus). Ma anche sui dipendenti delle strutture di ricovero pubbliche e private non Covid, sul personale delle Usca (Unità sanitarie di continuità assistenziale) e delle Asp impegnato nell’esecuzione dei test, sui medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta e sugli operatori dei Presidi di continuità assistenziale. Test quantitativi anche sui ricoverati e su personale delle Rsa, delle Cta, delle Case di riposo, così come sui medici in servizio nelle carceri, sugli agenti della polizia penitenziaria e sui detenuti. I test rapidi qualitativi con card, invece, saranno estesi ad un’ampia parte della popolazione, seguendo un preciso ordine di priorità a partire dalle Forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale), Vigili del fuoco, i militari delle Forze armate destinati a fronteggiare l’emergenza Covid e il personale che deve recarsi nelle isole minori per motivi di lavoro. Il test verrà esteso anche ad un target di cittadini residenti o domiciliati all’interno delle “zone rosse” di Agira, Salemi, Troina e Villafrati, ma anche sui volontari impegnati nell’emergenza sanitaria e sul personale dell’amministrazione giudiziaria. In vista dall’allentamento delle misure restrittive, è stata prevista l’effettuazione del test qualitativo rapido anche sui dipendenti della Grande distribuzione organizzata, dei negozi alimentari e di altri esercizi commerciali autorizzati all’apertura nel periodo di lockdown. 

Lockdown a cui la Sicilia ha detto ‘basta’, con divieti e chiusure in vigore non oltre il 3 maggio. “Il premier Conte ha chiesto alle Regioni di condividere con i ministeri competenti eventuali scelte di anticipare riaperture di attività. Valutiamo l’ipotesi che lo Stato propenda di andare oltre al 3 maggio, mentre la nostra posizione è che non si può andare oltre a quella data, perché in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa da quella di altre regioni”, ha detto all’Ars l’assessore alla Salute Ruggero razza. Fino a notte fonda poi, l’incontro tra Nello Musumeci e gli esperti del Comitato tecnico-scientifico regionale, ai quali il governatore ha proposto l’apertura graduale dell’Isola.

Leggi minuto per minuto tutti gli aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus in Sicilia

FINE DELLA DIRETTA DI LIVESICILIA

20.15 – Iniziativa di un gruppo di professionisti: consulenze gratuite a chi è stato messo in ginocchio dalla crisi

20.11 – E’ scattato l’allarme contagio da Coronavirus, a Gela, per una donna di 77 anni che, passata dal pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele per problemi gastro-intestinali, era stata trasferita alla clinica privata “Santa Barbara Hospital” dove invece è risultata positiva al test rapido sul Covid 19. La paziente, bloccata nella zona filtro, in una apposita camera all’ingresso della struttura sanitaria del rione “Macchitella”, pur non manifestando difficoltà respiratoria ne’ temperatura corporea elevata è stata riportata in ospedale dove è stata sottoposta a tampone rino-faringeo. Si attende l’esito dell’accertamento. Nel frattempo sono scattati i controlli sulle persone (familiari, medici, infermieri, personale dell’ambulanza ed estranei) venute a contatto con la pensionata. Il direttore sanitario della clinica Santa Barbara, Emanuele Giarrizzo, ha detto ai cronisti che “fa parte dei nostri protocolli, precauzionalmente, sottoporre i pazienti a test rapido anti Covid19 prima del ricovero e all’atto delle dimissioni”. “Oggi – ha spiegato, Giarrizzo – abbiamo fatto il lavoro di tutti i giorni, cioè prelevato il sangue della paziente per il test e dopo cinque minuti abbiamo avuto il risultato: IgM positive, IgG negative, cioè la donna sarebbe venuta a contatto da pochi giorni col virus attivando nel suo organismo le immunoglobuline M”. La donna perciò è stata trasferita a “malattie infettive” del civico di via Palazzi. In base a un accordo di collaborazione tra sanità pubblica e privata siglato alcune settimane fa con l’Asp di Caltanissetta, i pazienti che presentano i sintomi del coronavirus restano negli appositi reparti dell’ospedale civile mentre quelli con patologie comuni vengono dirottati alla clinica. Proprio il Santa Barbara Hospital per questa emergenza ha prestato gratuitamente al “Vittorio Emanuele” due medici anestesisti e due respiratori.

19.12 – In calo i valori immobiliari in Sicilia. Secondo l’osservatorio di Immobiliare.it relativo al primo trimestre del 2020, i prezzi delle case in vendita hanno perso l’1,4%, mentre i canoni di locazione risultano praticamente fermi con una variazione minima pari allo 0,1% in negativo. Il trend al ribasso riguarda praticamente tutte le città capoluogo di provincia. L’unica eccezione è Messina, dove i prezzi sono rimasti invariati. La peggior performance è quella rilevata ad Agrigento, in cui nel trimestre considerato i prezzi richiesti sono scesi del 5%. Male anche Trapani, Siracusa, Enna e Caltanissetta dove si sono persi intorno ai due punti percentuali. Le due città più care, Palermo e Catania, risultano più stabili e le oscillazioni negative dei prezzi richiesti da chi vende casa non superano il punto percentuale. Guardando al comparto delle locazioni: ad Agrigento, Enna, Palermo, Ragusa e Siracusa le variazioni sono quasi nulle, costi in aumento a Trapani e Messina (rispettivamente +3,2% e +1,4%).

18.30 – Superata la fase più impegnativa della lotta al Covid-19, con una curva stabilmente discendente dei ricoveri in ospedale, la battaglia ora si sposta nel territorio con una organizzazione specifica che avrà cura di assistere nel loro domicilio i pazienti, liberando risorse professionali e organizzative che possono essere impegnate nelle altre patologie. Le unità speciali di continuità assistenziale, composte da medici, infermieri ed operatori socio sanitari, hanno già cominciato a garantire, nelle due macro aree della provincia di Enna, la gestione domiciliare dei pazienti con diagnosi confermata di Covid-19, la gestione domiciliare di pazienti in isolamento a casa con possibile infezione, perché a contatto stretto con persone accertate come infette o provenienti da zone a rischio, la valutazione di pazienti che si rivolgono ai medici di famiglia e ai pediatri , con sintomi sospetti di infezione. Le due équipe, fornite di dispositivi di protezione individuale, sono coordinate da Giuseppe Stella, già direttore del dipartimento di prevenzione nell’Asp di Enna, e sono complessivamente composte da 8 medici e sei infermieri operativi dalle 8 alle 20 tutti i giorni. Una postazione si trova nel poliambulatorio di Nissoria, al servizio dei comuni dei distretti di Agira e Nicosia, ed una ad Enna nei locali della medicina sportiva, al servizio dei comuni dei distretti di Enna e Piazza Armerina. Prevista assistenza anche ai cittadini che non potendo svolgere la propria quarantena a casa propria saranno ospitati nel Park Hotel Paradiso di Piazza Armerina. Le unità saranno rafforzate nelle prossime settimane.

17.50 – Gli ultimi dati sulla curva del contagio in Sicilia

17.35 – Otto pazienti Covid-19 sono stati dimessi nelle ultime 72 ore dal reparto Malattie infettive dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Quattro persone guarite hanno lasciato il nosocomio ieri pomeriggio e sono tornate a casa, altre due sono state trasferite questo pomeriggio nell’hotel di Acireale convenzionato con l’Asp di Catania e altre due ancora dimesse nelle precedenti 72 ore. Tra i pazienti dimessi oggi anche un medico. Nelle ultime ore anche la Rianimazione ha dimesso un paziente, inviato in Malattie infettive per completare la convalescenza, mentre altri due pazienti Covid sono risultati negativi al tampone e pertanto trasferiti nell’area no Covid delle Terapie intensive. Salgono, quindi, a 29 i pazienti dimessi dall’azienda Cannizzaro a domicilio o nella struttura convenzionata con l’Asp. In Malattie infettive restano ricoverati 28 malati Covid-19, in condizioni nel complesso in progressivo miglioramento.

17.00 – Sono stati diversi i cittadini eoliani che hanno restituito i buoni spesa perché non avevano diritto. Si sono preoccupati dopo che il sindaco di Lipari Marco Giorgianni li aveva avvisati “tutte le autocertificazioni saranno passate al vaglio della guardia di finanza per la verifica”. Per l’Ufficio Comunale preposto continua invece l’accertamento delle autocertificazioni che erano state accantonate perché “non complete”. Si tratta di un 10% delle pratiche. “I buoni spesa consegnati e da consegnare – ha precisato il sindaco Giorgianni – corrispondono a circa 200 mila euro. Nella prossima settimana si continuerà con il resto della somma che dovrà essere accreditata. Si tratta di altri 150 mila euro circa. Inoltre, anche le ditte non eoliane potranno sbarcare alle Eolie per lavori di manutenzione nelle strutture commerciali e turistiche previa effettuazione dei test sierologici”.

16.38 – “Definire un protocollo di sicurezza per consentire non più tardi del 3 maggio la riapertura delle attività di parrucchieria, barberia, estetica e di tutte le altre attività concernenti i servizi più strettamente collegati alla cura ed al benessere della persona”. La richiesta è contenuta in una lettera inviata oggi al presidente della Regione Nello Musumeci e firmata dal direttore regionale di Confesercenti Sicilia Michele Sorbera e dal presidente dell’area Immagine e Benessere, Nunzio Reina. “Come comparto immagine e benessere di Confesercenti Sicilia – si legge nel documento – abbiamo condiviso e accettato tutte le misure per contrastare la minaccia del coronavirus, con grande senso di responsabilità e rispetto, poiché la salute pubblica rappresenta un bene primario ed irrinunciabile per tutti. (…) Ora, dopo oltre un mese di chiusura, chiediamo come rappresentanti delle migliaia di aziende ed operatori del settore che operano in Sicilia – si legge ancora nella lettera – di riaprire prima possibile queste attività e che, comunque, il lockdown non vada per l’intero comparto, come qualcuno suggerisce, oltre il 3 maggio prossimo”. Nel documento, i dirigenti di Confesercenti sottolineano anche l’attività di controllo e denuncia svolta dall’associazione e l’importanza di redigere un protocollo di sicurezza. “È evidente – scrivono – che la riapertura, previa sanificazione delle strutture, debba avvenire sulla base di precise misure precauzionali (formazione e informazione del personale, ricevimento per appuntamento, contingentamento delle presenze, utilizzo di mascherine, guanti, visiere protettive, igienizzante all’ingresso, igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni servizio, ecc)”.

16.25 – Un ecografo multidisciplinare di ultima generazione è da oggi in dotazione all’Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione del Covid Hospital di Partinico. L’apparecchio, del valore di circa 25 mila euro, è stato donato grazie ad una raccolta fondi promossa dal comandante della stazione carabinieri di Misilmeri, il maresciallo Marco Di Grazia, fatta “sul territorio con fini solidali” e che ha coinvolto la comunità religiosa, il mondo dell’associazionismo, del volontariato e dello sport. “E’ una donazione preziosa che consente di potenziare ulteriormente la nostra struttura impegnata nella lotta al coronavirus – ha detto il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – siamo grati al maresciallo Di Grazia ed a tutti coloro che hanno dimostrato con la loro generosità come la solidarietà riesca a rappresentare un concreto momento di vicinanza. Il sostegno della comunità è fondamentale per supportare gli straordinari operatori sanitari impegnati nell’assistenza e cura dei malati affetti da Covid-19”. L’ecografo è stato consegnato ed è in funzione nella Terapia intensiva dell’ospedale di Partinico, dove attualmente sono ricoverate due pazienti. “Ringraziamo quanti si sono uniti per sostenerci nel nostro lavoro finalizzato a salvare vite umane”, ha sottolineato il primario dell’Uoc, Mario Milia.

16.12 – “Il piatto piange”, scrive in una nota l’Associazione ristoratori trapanesi, che conta oltre 90 attività presenti sul territorio. “Temiamo il peggio per il nostro futuro, quello dei nostri collaboratori e dell’indotto che ruota attorno alla ristorazione; 2.400 posti di lavoro”, affermano. “Solo gli associati contano oltre 800 unità, in un territorio privo di grandi realtà industriali; possiamo affermare che siamo la prima, sola ed unica industria, fonte di reddito per centinaia di famiglie. Inoltre – si legge nella nota – abbiamo raccolto le paure dalle aziende dell’indotto alla ristorazione, per prima da quelle del settore ittico, le quali, senza le attività di ristorazione avrebbero un crollo del 75% sui fatturati. Anche l’agroalimentare ed il settore vitivinicolo hanno subito una drastica perdita”.

16.00 – Appello delle associazioni di categoria a Musumeci: “Ripristinare le consegne a domicilio nei festivi”

15.30 – Erano venuti dal Brasile in provincia di Ragusa per perfezionare le pratiche di riconoscimento della cittadinanza italiana, assistiti dall’agenzia “Rosso Passaporto”. Ora a distanza di 40 anni giorni venti cittadini brasiliani, discendenti di connazionali emigrati, sono rimasti bloccati per via del lockdown nel Ragusano e non sanno quando potranno tornare in Brasile con una serie interminabile di problemi come l’assistenza sanitaria, il sostentamento economico, le locazioni degli appartamenti dove attualmente vivono. Tra di loro vi sono coppie appena sposate, giovani in cerca di lavoro, persone i cui coniugi attendono di venire in Italia e pensionati che hanno lasciato figli e nipoti in Brasile. “A tutt’oggi – dice Janaina Traversim, trentenne italo-brasiliana titolare dell’agenzia disbrigo pratiche per la cittadinanza – nessuno sa quando riprenderanno i voli internazionali e quando potranno ripartire. Un’odissea che rischia di avere conseguenze drammatiche dal punto di vista psicologico ed economico”

15.14 – C’è il Covid, l’emporio dei prodotti made in Sicily va online

15.00 – “Apprendo dalla stampa che l’ambientalista siracusano Giuseppe Patti ha promosso una petizione per chiedere la mia rimozione da direttore generale dell’Asp di Siracusa. Poiché tale raccolta firme contiene evidenti presupposti di profilo giudiziario, ho già provveduto a dare mandato al mio legale di denunziare alla competente autorità giudiziaria il promotore dell’iniziativa avverso il quale sarà anche esercitata azione risarcitoria”. Lo dice il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, che invita il promotore a “consegnare l’elenco delle firme depositate e a riferire a quale autorità sono state spedite”. La petizione ha raccolto più di diecimila firme e chiede la rimozione oltre che di Ficarra del direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria di Siracusa, Anselmo Madeddu sulla piattaforma online change.org ed è stata inviata al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza. Patti ha deciso di lanciare la raccolta di firme anche in seguito alla morte del direttore del Parco archeologico Calogero Rizzuto. “A Siracusa l’emergenza Covid-19 viene gestita con delle enormi lacune procedurali – si legge nella lettera di accompagnamento della petizione – Molti cittadini non si sentono tranquilli e chiedono un sistema sanitario adeguato a contrastare questa epidemia”.

14.48 – “Nelle ultime settimane tantissimi studenti fuori sede siciliani sono stati costretti, a causa della chiusura degli Atenei per prevenire la diffusione del coronavirus, a tornare presso le proprie residenze, abbandonando le sedi universitarie. Il governo regionale ha approvato, secondo la delibera della Giunta regionale, lo stanziamento di 7 milioni di euro come contributo alloggio per gli studenti siciliani fuori sede. Quattro milioni sono destinati agli studenti iscritti in atenei al di fuori della Sicilia, anche all’Estero”. “Per quale ragione il Governo Regionale eroga solo contributi per quegli studenti in difficoltà economiche (e fin qui tutto bene), ma che pagano tasse e fanno riferimento ad Enti per il diritto allo studio di altre regioni o addirittura altri stati, e non anche per la stessa categoria reddituale di studenti rimasti a studiare in Sicilia ma fuori dalle graduatorie E.R.S.U. (spesso incolpevolmente)? Riteniamo doverosi maggiori chiarimenti in merito”. A chiederlo è Lega Giovani per bocca di Giuseppe Miccichè e Alessandro Lipera, rispettivamente coordinatori dei giovani leghisti per la Sicilia occidentale e per la Sicilia orientale. “Tre milioni di euro andranno, e di questo siamo soddisfatti invece, agli studenti fuori sede, ma residenti in Sicilia – proseguono Miccichè e Lipera – che abbiano richiesto il contributo alloggio all’Ente Regionale per il Diritto allo Studio per l’anno accademico in corso e siano risultati idonei, ma non assegnatari del beneficio. Gli ERSU, inoltre, potranno emanare un ulteriore bando per l’erogazione di “sussidi straordinari” destinati a studenti, sia pure esclusi dalle graduatorie, ma che, a seguito dell’epidemia da Covid-19, siano venuti a trovarsi in stato di particolare bisogno personale o familiare. Vogliamo segnalare al governo regionale il disagio creato dall’emergenza sanitaria, e dunque la mancanza di una visione più ampia anche di coloro i quali abbiano il bisogno di un contributo alloggio per case lasciate”. “Bisogna tutelare – concludono i coordinatori di Lega Giovani – anche la categoria esclusa dal provvedimento, che sono la maggioranza degli studenti universitari siciliani, che in possesso di un regolare contratto di affitto, studiano in un Ateneo della Sicilia e non usufruiscono dei benefici ERSU, attraverso lo stanziamento di risorse economiche a loro tutela”.

14.40 – Una coppia di tedeschi in giro per la Sicilia: multati

14.35 – E’ risultato negativo al tampone per l’accertamento del coronavirus il passeggero sbarcato ieri mattina dalla nave da crociera Costa Deliziosa, ormeggiata al largo di Marsala, e poi trasferito al Covid Hospital allestito al “Paolo Borsellino”. L’uomo, un pensionato toscano di 78 anni, portato a terra con un tender, aveva difficoltà respiratorie e per questo è stato intubato a bordo. Ricoverato in terapia intensiva, il pensionato era a bordo della nave crociera da gennaio, quando la Costa Deliziosa è partita da Venezia per il giro intorno al mondo. negatività dell’uomo al Covid 19 il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, ha detto che “è un’ottima notizia per il paziente e per tutti i passeggeri e il personale di bordo che, dopo ore di ansia, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e riprendere presto la navigazione per il luogo di destinazione”.

14.30 – Le misure messe in atto per fronteggiare l’emergenza covid-19 hanno prodotto – già a partire dalla fine di febbraio – una evidente riduzione delle concentrazioni degli inquinanti legati direttamente al traffico, ovvero ossidi di azoto (NOx) e benzene, soprattutto negli agglomerati urbani. Lo dice Arpa Sicilia. Una valutazione più completa potrà essere condotta alla fine di questo periodo di emergenza sanitaria su tutti gli inquinanti rilevati dalla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, in relazione anche alle specifiche condizioni meteorologiche del periodo e tenendo conto di un arco temporale più esteso.

I dati di Arpa Sicilia

14.15 –  I carabinieri della stazione di Trecastagni, nel Catanese hanno fornito assistenza alla dirigente dell’ Istituto Comprensivo “Ercole Patti”. In particolare la dirigente scolastica Francesca Amore si era rivolta ai Carabinieri per chiedere di effettuare la distribuzione di 34 Tablet messi a disposizione da parte della stessa scuola a favore di quegli alunni delle elementari e medie sprovvisti del supporto informatico indispensabile, in questo particolare periodo, utile ad assistere ed ultimare i programmi scolastici dell’anno in corso.

14.00 – Per circa cinquemila famiglie siciliane arriveranno i contributi per l’affitto della Regione siciliana, grazie al bando emanato dall’assessorato alle Infrastrutture per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione. La scadenza per la presentazione delle istanze, fissata inizialmente a fine marzo, per via dell’emergenza covid-19 è stata posticipata al 13 maggio. “Dalla spesa alla casa fino agli investimenti per creare lavoro e sviluppo – dice il presidente della Regione Nello Musumeci – stiamo lavorando per assicurare, in tutti gli aspetti della vita dei cittadini che hanno visto ridursi le proprie certezze economiche, il massimo sostegno nel fronteggiare la crisi del coronavirus”.

13.45 – La grigliata di Pasqua nonostante i divieti. Due condanne a Palermo per due uomini. I carabinieri domenica scorsa a pranzo li hanno sorpresi davanti al barbecue fuori dalla loro abitazione di via Damiano Macaluso, nel rione Cruillas. Alla richiesta di mostrare i documenti i due indagati avevano scagliato i documenti contro i militari, minacciandoli di morte e simulando di colpirli con una testata. Dal secondo piano della palazzina qualcuno aveva lanciato contro i carabinieri una bottiglia di vetro piena d’acqua. Poi una trentina di persone aveva circondato la macchina dei militari. Il peggio è stato evitato grazie all’arrivo dei rinforzi.

Il barbecue di Pasqua e l’arresto. Due condanne a Palermo

13.30 – Lotta ai ‘furbetti’ che violano i divieti a Palermo. Una vera e propria sala da barba era stata allestita in un magazzino della zona di Bonagia, nonostante le misure restrittive previste dal decreto anti Covid-19. L’abusivo è stato scoperto dai poliziotti del commissariato Oreto-Stazione durante i serrati controlli per verificare il rispetto delle restrizioni, ma in via Ortigia hanno notato la saracinesca di un di un box.

Barbiere abusivo al lavoro nonostante i divieti: scoperto dalla polizia

13.00 – In una riunione in videoconferenza del Centro coordinamento soccorsi, presieduta dal prefetto di Palermo Antonella De Miro, è stato fatto il punto sul trasbordo dei 149 migranti a bordo della nave Alan Kurdi – al largo delle coste palermitane – alla nave Rubattino della compagnia Tirrenia, riconvertita in struttura sanitaria i migranti che dovranno trascorrere un periodo di quarantena. L’autorità sanitaria locale ha già provveduto ad allertare le strutture ospedaliere in vista di possibili interventi di ricovero, individuando laboratori per l’analisi dei tamponi che saranno effettuati tempestivamente ai migranti e al personale di bordo. La Croce Rossa ha messo a disposizione personale sanitario oltre ad una camera di biocontenimento, ricevuta in dotazione dal Ministero della Salute, da installare sulla Rubattino per l’immediato isolamento dei casi sospetti Covid.

12.00 – “In Sicilia si potrà ripartire solo in condizioni di massima sicurezza per lavoratori e cittadini, nel pieno rispetto dei protocolli sottoscritti a livello nazionale e regionale. E per l’avvio della fase 2 il governo siciliano dovrà confrontarsi con le parti sociali che rappresentano centinaia di migliaia di siciliani”. Così Cgil, Cisl e Uil Sicilia in una nota indirizzata al presidente della Regione, Nello Musumeci.

I sindacati: “Necessario il dialogo. Ripartire solo con la massima sicurezza”

11.30 – “Consentire agli esercizi commerciali che producono e vendono prodotti alimentari di effettuare il servizio di consegna a domicilio la domenica e i festivi”. Lo chiede la deputata regionale M5s, Gianina Ciancio, che ha presentato un’interrogazione urgente all’Ars.

Illogico vietare i domicili nei festivi. Interrogazione all’Ars

10.30 – I 149 migranti a bordo della nave Alan Kurdi sono in procinto di essere trasbordati sul traghetto Rubattino della Tirrenia, dove saranno sottoposti al tampone dal personale della Croce Rossa e resteranno in quarantena in attesa di essere poi redistributi tra i paesi della Ue. Le due navi sono a circa un miglio dal porto di Palermo, in attesa del via al trasbordo. I dettagli dell’operazione sono stati decisi nel corso di un incontro tra il prefetto di Palermo, il sindaco, i responsabili della Croce Rossa, dell’Asp e della Protezione Civile.

Alan Kurdi, via al trasbordo. Migranti in quarantena sul traghetto Tirrenia

9.30 – I finanzieri della Tenenza di Carini hanno sequestrato in un negozio di detersivi a Capaci (Pa), 195 confezioni di normale prodotto detergente per le mani, venduto come disinfettante. La qualità battericida, cioè la capacità di eliminare i germi e i virus del prodotto in vendita, etichettato “esclusivamente per uso professionale”, deve essere accertata da analisi chimiche e autorizzato dal ministero prima il prodotto sia venduto. I militari hanno denunciato il titolare dell’impresa per frode in commercio.

9.00 – Dalle 18 di ieri, dopo un confronto con i vertici dell’assessorato alla Salute, il comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Coronavirus in Sicilia è riunito in seduta permanente per fornire al governo regionale un proprio parere sugli scenari progressivi di fine lockdown nel territorio siciliano. Lo dice la Regione siciliana. Il confronto fra gli esperti, coordinati dal commissario Antonio Candela, servirà a definire le più adeguate strategie di intervento per “Fase 2” relativa alla ripresa delle diverse di attività sociali, lavorative, produttive e ricreative. L’obiettivo del comitato sarà determinare ogni criterio scientifico utile a garantire una graduale riapertura in sicurezza. In base alle risultanze del Comitato, il governo della Regione assumerà le decisioni per l’allineamento al Dpcm vigente e valuterà, già per i prossimi giorni, l’adozione di ulteriori misure di alleggerimento.

 


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