PALERMO – Questa mattina, in via Vincenzo Li Muli, si è tenuta la cerimonia di commemorazione per i 39 anni dall’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
Alla cerimonia ha preso parte il Sindaco della città metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, che ha parlato anche del passaggio dalla zona rossa alla zona arancione per il capoluogo: “Io non soltanto sono preoccupato, ma devo apparire preoccupato. Da una parte devo attenermi alle indicazioni che vengono, per la loro responsabilità, dagli organi sanitari. Da tempo combatto una battaglia per dire incivili agli incivili. Non si può pensare di avere le attività economiche aperte e, poi, non indossare le mascherine e non rispettare le distanze. Io credo che sia anche un’alibi mancano i controlli. Come si può pensare che le forze dell’ordine possano controllare 60 milioni di italiani?”.
“Quando qualcuno ordina per casa propria 40 pizze, che vengono regolarmente consegnate a domicilio, perché questo è consentito fare, e chi lo richiede vive in un appartamento con quattro persone, forse è meglio aprire la pizzeria che lì, per lo meno, c’è un minimo di controllo e sicurezza. Credo che i furbetti sono degli incoscienti e dei criminali perché uccidono le persone ma anche l’economia”.
In chiusura il primo cittadino si è concentrato sull’inadeguatezza della zona rossa: “Paura per il ritorno in zona arancione? Anche la zona rossa non è adeguata. L’ho detto e ieri l’ha riconosciuto anche l’Asp che nel suo documento ha dichiarato che la zona rossa non è adeguata nei suoi divieti per poter frenare la crescita dei contagi. Ancora una volta viene il riconoscimento che anche nelle zone di maggior pericolo i divieti non bastano. Occorre la responsabilità dei cittadini”.