Palermo, ospedali sotto osservazione: "Il Covid è riesploso..."

Palermo, ospedali sotto osservazione: “Covid riesploso”

I medici parlano di un momento difficile. Attesa per i prossimi giorni.

“L’epidemia è riesplosa. Abbiamo tutto il primo piano con i malati Covid. Purtroppo, dopo sei mesi-un anno dal vaccino, la protezione cala sensibilmente e si è esposti. Ci vuole uno sforzo di comunicazione, anche politico. Bisogna rilanciare la vaccinazione, altrimenti andremo verso momenti duri”. Enzo Provenzano è un medico di trincea e lo è sempre stato. A Partinico, nel suo ospedale, non lo vedrete quasi mai dietro una scrivania, se non per visitare. Lui gioca la partita e scende in campo. E sono sue le parole che registriamo. “La politica deve svegliarsi e provvedere, contagi e ricoveri stanno crescendo – dice il dottore Provenzano -, va rilanciata una massiccia campagna di vaccinazione. Siamo in forte difficoltà”.

Ma quella che arriva da Partinico non è una voce isolata, è soltanto ‘firmata’. Perché la preoccupazione serpeggia ovunque. “Sì, è vero, siamo in una fase un po’ di caos – racconta un altro medico -. Dobbiamo vedere se questi aumenti di ricoveri e contagi si spegneranno a breve o se continueranno. Ci sentiamo sotto osservazione”.

Si raccolgono flash sui problemi del ‘Cervello’, sui positivi trovati quotidianamente al pronto soccorso di Villa Sofia. Tutto sottolinea un frangente che dovrà essere valutato con attenzione. Le spie accese non mancano. Gli ultimi report dell’Istituto Superiore di Sanità vanno nel senso di una, al momento moderata, preoccupazione. Una tendenza testimoniata dal bollettino del Dasoe in Sicilia.

Un segnale di attenzione era stato lanciato sul nostro giornale, qualche giorno fa, dalla dottoressa Tiziana Maniscalchi, primaria del pronto soccorso del ‘Cervello’: “Abbiamo tantissime persone e raramente mi era successo di assistere a un flusso così imponente. Ormai, tra positivi e negativi, è molto complicato gestire la situazione. Mi pare che, nell’opinione pubblica, ci sia stato un calo di attenzione. Non si parla più di sanità, non si parla di Covid e non è un bene”. (Roberto Puglisi)


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