Tra meno di un mese scadrà la legge sull’obbligo di vaccinazione anti Covid per gli over 50 e dopo l’invio di un milione e 153 mila avvisi alle persone non in regola da parte del ministero della Salute, attraverso l’Agenzia delle entrate-riscossione, stanno per partire altre centinaia di migliaia di lettere. Intanto, circa 85 milia persone hanno contestato la richiesta e la loro posizione viene valutata dalle Asl.
La legge prevede che solo chi non era in regola il primo febbraio, perché non aveva neanche iniziato il ciclo, o comunque, anche dopo quel termine, non lo ha completato debba pagare la sanzione. In molti, tra coloro che ritengono ci sia stato un errore, contattano il ministero alla Salute. Per contestare l’avviso, però, è necessario rivolgersi alla propria Asl e si dovrà dimostrare di essere in regola. Inoltre dovrà essere comunicato all’agenzia riscossione (agenziaentrateriscossione.gov.it/) che si sono inviati i documenti all’azienda sanitaria.
Capita che le segnalazioni di errore arrivino da chi ha fatto il vaccino all’estero, oppure da chi ha un’esenzione cartacea, quindi non registrata. Ma ci sono anche casi di chi ha avuto l’infezione, con tampone positivo che in qualche modo non è stato registrato dalla Asl e ci sono pure non vaccinazioni non ufficializzate. Circa la metà delle segnalazioni, che devono arrivare entro 10 giorni dal ricevimento della lettera, vanno a buon fine.
Sono circa 1,7 milioni gli over 50 che non hanno fatto la vaccinazione ma il dato di coloro che rischiano la sanzione, se si considera che la legge chiede di verificare la situazione al primo febbraio, è un po’ più alto. Allo stesso tempo bisogna considerare che possono esserci persone esentate che finiscono nel conto dei non vaccinati.