Crocetta e la pazza idea di Filicudi | Ma tutti a dire: “È una minchiata” - Live Sicilia

Crocetta e la pazza idea di Filicudi | Ma tutti a dire: “È una minchiata”

Per il governatore, l’estensione delle corse verso l’isola era “una cosa bella”. Ma per assessori, sindaci, burocrati, era solo una pazzia.

L’inchiesta
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PALERMO – “Fate sto comunicato che è una cosa bella…”. Così Crocetta diceva all’armatore Ettore Morace. Lo invitava in questo modo a predisporre un comunicato stampa per spiegare quanto utile fosse l’idea del governatore: nuove corse da Palermo alle Eolie, in particolare a Filicudi. Ma quell’idea, per tutti gli altri, era solo “una minchiata”.

Quella proroga fino al 25 settembre dei collegamenti con l’isola di cui Crocetta si era innamorato, insomma, per assessori e burocrati e persino per i privati che avrebbero guadagnato da quel progetto, era una pazzia, uno spreco di denaro, una stupidaggine.

Lo dicono tutti, a turno. A conferma che l’idea di intensificare i collegamenti con l’isola addirittura – questa l’idea originaria del presidente – estendendo le corse ai mesi invernali, non aveva alcun interesse generale, o pubblico. O almeno, nessuno degli “attori” riusciva a scorgerlo. Lo dice ad esempio il 31 agosto, Ettore Morace, riferendo a Giuseppe Montalto, segretario particolare di Giovanni Pistorio, il contenuto di una chiacchierata proprio con Crocetta: “Gli dico ‘Presidè (accenna a una risata) tutto l’anno a chi portiamo? Non portiamo a nessuno”. Un concetto che sarà ribadito dallo stesso armatore pochi minuti dopo all’assessore Giovanni Pistorio: “Linee invernali Palermo-Filicudi è una cazzata per due motivi: primo perché non portiamo nessuno, ma proprio zero, non uno… no uno, zero e secondo la linea è lunga e d’inverno saranno più i viaggi che sospendiamo che quelli che facciamo”. Insomma, non conviene proprio a nessuno. Pistorio si troverà d’accordo con Morace.

Una idea folle, anche secondo i dirigenti dell’assessorato alle Infrastrutture. Come emerge nel corso di una conversazione tra Dorotea Piazza, la burocrate che ha denunciato il “sistema” e il collaboratore Sergio Bagarella. La dirigente, parlando di “questa cosa dell’inverno” si augura che “sia naufragata in ogni caso. No è inutile, è inutile”. Il collaboratore si spingerà oltre: “Sarebbe uno spreco! Uno spreco, una cosa inutile! Assurda! Uno spreco”.

Il giudizio sulla “pazza idea” del presidente è praticamente unanime. Il dirigente generale Fulvio Bellomo, ad esempio, il 5 settembre parla con la dirigente Piazza e le spiega che anche il sindaco di Lipari, Giorgianni aveva affermato: “E’ una cazzata questa cosa…”. La dirigente confermerà: “I colleghi mi hanno detto ‘Dora guarda che prima il servizio Palermo Eolie c’era tutto l’anno in inverno… lo abbiamo tolto senza nessuna rimostranza dei sindaci perché non c’era nessuno’”. Nessuno saliva su quegli aliscafi, nei mesi invernali.

Alla fine, i dirigenti indirizzeranno Crocetta verso il “male minore”. Una proroga di cinque giorni, che sarebbe costata circa duecento mila euro. “Sembra un capriccio, sembra un capriccio”, dirà ugualmente l’assessore Pistorio anche perché, dirà successivamente il dirigente Bellomo: “Lui ci può andare da Milazzo… se ne vanno a Milazzo e si prendono l’aliscafo”. Del resto, emergerà da una intercettazione ambientale, anche per il dirigente generale delle infrastrutture “questa cosa di Filicudi è una minchiata perché non c’è più nessuno. Gli alberghi sono chiusi a Filicudi…”. E ricorderà al suo interlocutore che “sono soldi dell’erario pubblico tra le altre cose…”. Ma il presidente, una volta ricevuto il “via libera” dai burocrati sulla proroga, si affrettava a chiedere a Morace: “Chi lo fa il comunicato stampa? Fatelo voi… fate sto comunicato che è una cosa bella, va bene?”.


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