Nuove nomine e aut aut a Vermiglio | Crocetta: la Regione è cosa mia - Live Sicilia

Nuove nomine e aut aut a Vermiglio | Crocetta: la Regione è cosa mia

Militanti Megafono come commissari Iacp. Lettera all'assessore: "Impegnarsi in campagna elettorale"

LA GIUNTA
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PALERMO – Prima ha nominato i nove commissari degli Istituti case popolari. Tutti, o quasi, uomini del Megafono. Poi ha preso carta e penna per scrivere al “suo” assessore Carlo Vermiglio: non importa con chi ti candidi, purché tu scenda in campo. Questo il senso della lettera con la quale, di fatto, il governatore sta accompagnando l’assessore ai Beni culturali fuori dalla giunta. Un nuovo posto nel governo, quindi, si libera. Da riempire, magari seguendo le logiche più recenti.

Quelle che stanno trasformando la Regione siciliana in una “privativa” del presidente. Non a caso, poche settimane fa, dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni in cui l’assessore Pistorio si lasciava andare a qualche battuta da caserma sul governatore, ha scorto un senso ‘politico’ nelle parole del responsabile alla Infrastrutture, decidendo di estrometterlo dalla giunta. E lasciando una poltrona libera, subito occupata da un uomo del Megafono, Luigi Bosco.

Anche stavolta potrebbe essere così. Intanto, Crocetta guida la macchina regionale con una solerzia che stride con la prossima scadenza del mandato. A cinquanta giorni dal voto, ad esempio, il presidente oggi ha cambiato i nove commissari degli Istituti case popolari. Enti che stanno sotto la vigilanza proprio dell’assessorato alle Infrastrutture del “megafonista” Bosco. E non a caso, ecco una sfilza di fedelissimi, tutti militanti del suo movimento, a occuparsi di case popolari: a Caltanissetta va Enrico Vella componente del gabinetto del governatore, a Messina Francesco Calanna ex commissario dell’Eas e vicinissimo a Beppe Lumia, a Catania altra fedelissima come Cettina Foti, a Enna Rosario Andreanò anche lui nel gabinetto e noto anche per la quasi contemporanea nomina della moglie come consulente di Mariella Lo Bello, a Ragusa va Loredana Lauretta, altra componente storica del cerchio magico del presidente

Nomine quelle di oggi in giunta, alle quali potrebbero aggiungersene altre già domani quando, manifestando una produttività finora sconosciuta, il governatore ha convocato un’altra giunta. Del resto, già la settimana scorsa era arrivata una rotazione in alcuni posti-chiave della Regione, insieme alla richiesta all’assessore Croce di nominare al vertice di due parchi regionali come quelli delle Madonie e dei Monti Sicani, due fedelissimi, militanti del Megafono ovviamente e in un caso anche componenti degli uffici di gabinetto del governo. Nomine poi rientrate perché non tecnicamente fattibili. Uno dei due (Vella) è stato comunque ripescato negli Iacp.

La pubblica amministrazione è quindi piegata alle esigenze privatissime delle elezioni regionali. Dove Crocetta dovrà cercare di ottenere un risultato accettabile col suo Megafono, se non vuole correre il rischio che gli “accordi” con Matteo Renzi si infrangano contro la dimostrazione di un consenso impalpabile. E così, quest’ultima, triste porzione di legislatura, finisce per somigliare tanto a quella del predecessore Raffaele Lombardo. Erano gli anni in cui le giunte cambiavano vorticosamente facce e nomi. E in cui la Regione era puntellata di commissari impegnati a “spingere” il consenso del Movimento per le autonomie. Ci risiamo, insomma.

E l’ultimo “caso” è indicativo più di ogni altro esempio. Come racconta oggi il quotidiano La Repubblica, il presidente Crocetta avrebbe chiesto la candidatura dell’assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio nella lista del Megafono. In caso contrario, avrebbe detto Crocetta, Vermiglio dovrà lasciare la giunta. L’assessore, dal canto suo, con una lettera aperta ha chiesto al governatore di confermare o meno il contenuto di quelle indiscrezioni, dicendosi pronto, nel caso in cui quell’intenzione fosse reale, di dimettersi già dal giorno dopo.

La risposta di Crocetta, tramite un’altra missiva, non si è lasciata attendere. Ed è solo la conferma, firma il calce, della confusione tra il destino collettivo e quello personale. Tra l’utilizzo “pubblico” della macchina regionale e le esigenza private di un partito politico, di un movimento. “Il nostro – scrive Crocetta a Vermiglio – è un governo politico e quindi ho chiesto a tutti gli assessori della giunta di impegnarsi in prima persona nelle prossime elezioni regionali perché abbiamo il dovere di creare tutte le condizioni per vincerle. Non pongo – continua Crocetta – alcun obbligo sulla scelta delle liste in cui candidarsi, il tema non è la candidatura nelle liste del Megafono, ma ritengo abbiamo il dovere di portare avanti l’impegno di questi cinque anni di governo nelle liste dell’intera coalizione di centrosinistra. Pertanto puoi scegliere in quale candidarti”.

Insomma, il governatore lascia all’assessore la “libertà” di scegliere da sé in quale lista candidarsi. Ovviamente, per “amore” di quella coalizione che lo stesso Crocetta, fino a pochi giorni fa e prima dell’incontro “chiarificatore” con Renzi era pronto a sfidare in solitario. In realtà, quel posto in giunta potrebbe essere occupato da un nuovo fedelissimo del governatore. E il “casus belli” sarebbe legato alla prossima adesione a Forza Italia di “Nino Germanà che ti ha proposto in giunta in rappresentanza di una forza politica della coalizione di governo”. Come se il governo “politico” fosse il frutto dell’intesa con un singolo deputato.

Crocetta nella lettera spiega poi che gli unici a non candidarsi alle Regionali saranno Maurizio Croce e Luigi Bosco. Il primo perché non residente in Sicilia, il secondo per non essersi dimesso in tempo utile dalla giunta di Enzo Bianco a Catania. Adesso, tocca a Vermiglio. Del resto il presidente ribadisce: “Ho il dovere politico e morale di rappresentare la mia coalizione”. L’assessorato ai Beni culturali, insomma, dovrà “servire” per la prossima elezione regionale. La pubblica amministrazione dovrà piegarsi alle esigenze della campagna elettorale. Come se fosse la Regione fosse la “privativa” di Crocetta.

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Commenti

    Ulteriore squallore di una politica squallida. Un ulteriore motivo per azzerare con il passato (di pseudo destra e pseudo sinistra) votando 5 S. Tanto cchiu’ scuro di mezzanotte non può fare. Non mi si dica che votando Musumeci si risolve l’è dermica crisi della Sicilia in quanto tale candidatura non è accompagnata da designazioni credibili (Lagalla, Armao, ECC)

    Crocetta divertiti che manca poco all’alba.

    Avanti presidente Musumeci, leviamoci la più orrenda classe politica degli ultimi 50 anni, che schifo il PD MEGAFONO PDR E ALFANO, L’ultimo neanche è un partito..

    Complimenti dott. Sabella, le istituzioni piegate agli interessi di bottega dei partiti, altro che 5 stelle, ci vorrebbe la rivoluzione. Comunque si conferma il peggiore presidente della storia della Regione Siciliana

    crocetta & c: una vergogna senza fine…

    Comunque l’estromissione di Vermiglio, sarebbe l’unica cosa giusta fatta da questo presidente

    L’ avv Vermiglio, scelto per le sue rinomate (si fa per dire) competenze in beni culturali è dichiaratamente in quota Germana’, e avrebbe dovuto immediatamente dimettersi dopo lo spudorato cambio di casacca dell’ on Germana’!!!

    Andiamo di bene in meglio, nessuno riesce a fermarlo?ormai ha toccato il fondo è si prepara a scavare……

    Lo facevano anche i re , al tempo della monarchia , infatti loro nominano i
    principi , i baroni , i conti , i vassalli , i valvassori , i valvassini . Quindi , ci
    dovremmo meravigliare , che ancora si continui con questa tradizione ,
    antidemocratica ? Si. I presidenti di regione , i sindaci , devono bandire i
    concorsi , per nominare tutti gli esperti che vogliono , se no corriamo il
    rischio del nepotismo , che è in atto . Chi dei candidati a presidente , avrà
    il coraggio di seguire questo metodo e dichiararlo prima delle elezioni ?

    I siciliani ne avranno tanti motivi per ricordarsi di lui e della sua coalizione.
    Si, già dalle urne !!

    viene il freddo a pensare che crocetta possa arrivare pure a roma.non potrebbe andare in pensione…..?

    Crocetta, senza vergogna!!!!!

    per te quali sono le designazioni credibili????

    Credo che nessun predecessore di crocetta, da Alessi in poi, era arrivato a questo squallore. E il PD, con Micari e Ollando sindaco, non hanno niente da dire, visto che per definizioni sono i buoni, i bravi, gli onesti, culturalmente superiori ecc. ecc. della situazione. Vero mister

    Continuo a ribadirlo a questo Presidente è stato consentito di tutto e di più una vergogna a cui nessuno sembra volere porre fine. La Parola fine la scriveranno i Siciliani il 5 Novembre

    Nessuna opposizione nessuna inchiesta incredibile ma vero Siamo in Sicilia in Italia o nella Repubblica delle Banane

    Se l avessero fatto i suoi predecessori giornalini di sinistra avrebbero gridato allo scandalo strappandosi i capelli con conseguente notizia che la procura avrebbe aperto un indagine e sarebbero scesi in campo noti fustigatori della TV con programmi ed interviste un giorno sì è l altro pure… lo fa crocetta e c è solo un silenzio complice ed indecente. Grazie live!! Spero solo che tra 50 giorni scompaia x sempredalla scena politica mondiale, lui è i suoi complici e spero che renzi gli abbia detto… Saro stai sereno!!!!

    Vorrei solo ricordare che Saruzzo game over nomina sì, ma con il plauso della corte dei miracoli degli assessori proni ed accondiscendenti. Per chi suona la campana, assessora esperta di salute mentale Carmencita Mangano, assessora Contrafatto, assessore Cracolici e tutti gli altri nani, ballerini e contorzionisti? 53 giorni all’alba

    Da una persona che pretenderebbe di essere, a suo dire, l’unica persona capace di avere una coscienza etico-politico, fa specie capire che senso abbia un’azione del genere. invece le cose che questo soggetto, purtroppo eletto da una minoranza davvero poco attenta alla responsabilità del proprie scelte di preferenza elettorale, ha prodotto e continua a produrre è solamente un delirio egoisticamente irresponsabile, narcisistico, opportunistico , cinico, ed assolutamente indifferente rispetto al ruolo per cui cui alcuni, improvvidamente, lo abbiano eletto. LA faccia finita con le ultime buffonate, ed anche le persone che lo seguono, pensando che ci sia trippa per gatti, sono squallide quanto lo stesso soggetto. quindi, segnatevi i nomi di coloro che accettano queste nomine di fine legislatura, se li vedete in qualche lista, evitateli.

    certo Crocetta non ci sarà piu’ dopo le elzioni, ma sarà un compito ARDUO SMONTARE lo scacchiere dei suoi pupi o pupari messi nei posti chiave della regione, perchè se non li smontano sarà come avere sempre crocetta al governo.

    Meno male che è al capolinea e di solito in questa fase interviene pure la giustizia cosa aspettano …

    Tra 15 giorni si dimette. Unico sistema per far candidare tutti i suoi fans…

    Sono profondamente rammaricato per la mancata candidatura di Saro pappagone, ha perso l’occasione per vedere quanto e’ gradito ai siciliani. Continua a fare nomine a dispetto dei siciliani che purtroppo non gli possono ricambiare il trattamento. Si deve solo vergognare. Va bene cosi, puo’ vantarsi di avere distrutto la Sicilia e il PD.

    È un abilissimo dissimulatore per questo è ancora li!
    Ma questo solo una magistratura “distratta” poteva consentirlo!

    Non mi sembra che Musumeci accompagnato da Miccichè Romano Armao ecc.ecc. si più credibile del Crocetta, a questo punto voto M5S almeno questi non si conoscono, li mettiamo alla prova se sono come gli altri più di bruciare la scheda elettorale non si può fare.

    Che vengano rimossi (sempre secondo legge) prima possibile.

    Speriamo che i siciliani facciano tesoro di queste notizie vergognose e il 5 novembre diano a Nello Musumeci le redini della Regione.Egli può e sa cosa fare senza imposizioni intrallazzi o inciuci. Tutti questi “tirapiedi” incaricati verranno rimossi rimandati a casa e gli Enti torneranno a essere fattivi utili e ben diretti.E’ la nostra ultima occasione e dopo cinque anni di martirio e degrado non possiamo o dobbiamo sbagliare.

    Che vergogna.Ma quando arriva Novembre e farà le valigie.

    Speriamo che la punta della matita sappia cogliere lo sfogo delle piu avvilente indignazione

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