AGRIGENTO – E’ arrabbiato e preoccupato Giuseppe Antonio Lentini, il padre dei due bambini che ieri hanno rischiato la vita all’interno del bagno del plesso scolastico Tortorelle di piazza Metello ad Agrigento dopo che è crollata parte del tetto sotto il quale si trovavano i due scolari.
Con un sospiro di sollievo Lentini racconta l’accaduto: “La telefonata allarmante arrivata alle 11 di ieri, è stato un altro genitore ad informarmi di quanto avvenuto dicendomi che era crollato il tetto del bagno e che sotto c’erano i miei figli; potete immaginare cosa ho provato in quel momento”.
Subito dopo l’accaduto, il genitore dei 2 bimbi, Marco e Matteo, si è diretto di corsa presso la scuola ed è riuscito ad abbracciare i figli miracolosamente illesi. Impaurito il figlio più grande, Marco, di nove anni ha raccontato quanto successo: “Sono andato ad accompagnare Matteo in bagno quando ho sentito degli scricchiolii provenire dal tetto; vedendo cadere i primi pezzi di intonaco ho subito spostato mio fratello”.
Dopo quell’istante in cui Marco, che oggi il padre chiama “eroe”, è riuscito a salvare il fratello, numerosi calcinacci sono caduti dal tetto, pezzi di muro che avrebbero potuto ferire gravemente Marco e il piccolo Matteo di appena 2 anni.
I due bimbi che stanno bene, nonostante qualche detrito li abbia colpiti, torneranno a scuola ma il padre rimane preoccupato e ha deciso di scrivere al neo ministro dell’Istruzione Maria Carrozza e al prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino: “Non sono più tranquillo dopo quello che è successo nella scuola dei miei figli, già due mesi fa, a causa di un allagamento, alcune classi erano state dichiarate inagibili, ma successivamente le lezioni sono riprese, questo è incredibile”.
Oltre al ministro Carrozza e al prefetto Ferrandino, Lentini ha deciso oggi di scrivere anche al presidente della Regione Crocetta e ha deciso inoltre di presentare un esposto in procura. Conclude, Antonio Lentini, lanciando un appello: “Quanto successo ieri è molto grave, coloro che dichiarano questo impianto sicuro, devono prendersi la propria responsabilità perché cose del genere non devono assolutamente accadere. Spero di avere delle risposte alle mie lettere.”