PALERMO – Le lancette dell’orologio si sono fermate intorno alle 23,30 di ieri sera in via Bagolino, nel corso di quella che sembrava una tranquilla serata invernale. I più anziani stavano per andare a letto, mentre le famiglie coi bambini guardavano ancora la tv, al caldo, nelle proprie case. Soltanto pochi minuti hanno segnato il confine tra la vita e la morte in quella parallela di via dei Cantieri dove sono crollate due palazzine comprese tra i civici 47 e 53. Ad accartocciarsi su se stesso anche il corpo basso che si trovava a fianco delle strutture, trasformate in un cumulo di macerie tra le quali quattro persone hanno trovato la morte. Otto le famiglie che abitavano gli stabili, sette i feriti, una ventina gli sfollati.
Un bollettino di sangue, dolore e strazio a due passi da via Montalbo, dove tutti conoscevano Ignazio Accardi, l’uomo di 82 anni il cui corpo senza vita è stato recuperato per primo dai vigili del fuoco, che hanno lavorato per gran parte della giornata sotto la pioggia. Dieci le squadre del comando provinciale che sono entrate in azione sul posto: due si trovavano in via Bagolino al momento del crollo. Dovevano effettuare un sopralluogo in seguito alla chiamata di un residente: “Venite a controllare – aveva detto un uomo che abitava al piano terra – da settimane sentiamo strani scricchiolii, ma stasera sono particolarmente forti”. L’arrivo, l’accoglienza dei residenti, un quadro generale della situazione raccontato dagli stessi, e poi la tragedia. Le palazzine sono venute giù come se fossero state di cartapesta e al loro posto è apparso un inferno di detriti. Prima di trovare il corpo senza vita di Accardi, i vigili del fuoco hanno messo in salvo una bambina di otto anni, figlia di una coppia di coniugi di 39 e 35 anni. La piccola è stata trasportata in ospedale e, come gli altri sei feriti, non versa in gravi condizioni. Nel pomeriggio è anche stata dimessa.
Una fortuna che non è toccata all’82enne, recuperato dopo essere rimasto incastrato sotto una trave. Una trave che non gli ha lasciato scampo, condannandolo a morte. Stessa sorte per la moglie, Maria La Mattina di 80 anni. Il corpo dell’anziana è stato individuato con molta fatica dai vigili del fuoco, grazie all’aiuto della squadra Cinofila. I momenti concitati delle fasi di recupero si alternavano a quelli di un profondo silenzio. La speranza di sentire una voce, anche flebile, o quella di avvertire lo squillo di un cellulare delle vittime, ha dato la forza a parenti, operatori, amici e soccorsi, di andare avanti per tutta la notte, senza sosta. Ogni minuto in più poteva rivelarsi fatale, ma nulla è riuscito a strappare alla morte anche Antonino Cinà, fattorino di 54 anni, che viveva insieme alla zia, Elena Trapani, 74 anni: hanno perso la vita entrambi. E proprio il recupero della 74enne è stato il più travagliato. Un orrore senza fine, sul quale nel pomeriggio si è anche abbattuta una forte grandinata: i detriti misti al fango sono stati man mano rimossi dagli escavatori, ma le lacrime non hanno smesso di segnare i volti di chi, disperato, punta il dito contro il quarto e ultimo piano della palazzina.
Le indagini dovranno infatti accertare se fossero abusive, ma c’è chi giura di sì: “Un appartamento – ha dichiarato una residente che è riuscita a salvarsi – era stato addirittura costruito su un terrazzo. Io abitavo al piano terra, tutto il peso del palazzo era sul mio appartamento ed erano ormai apparse crepe profondissime”. Segnali inquietanti, preludio di ciò che avrebbe trasformato quelle abitazioni in tombe. La procura ha nel frattempo annunciato l’apertura di un fascicolo d’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, che oggi si è recato sul posto insieme al sostituto Marzia Sabella.
LA DIRETTA DELLA GIORNATA
E’ di tre morti accertati e un disperso il bilancio del crollo di due palazzine avvenuto ieri sera nella zona dei cantieri navali di Palermo, in via Bagolino. Le vittime sono Ignazio Accardi, di 82 anni, pensionato dei Cantieri Navali, Antonino Cinà, fattorino del Bar Alba di Mondello, 54 anni e Maria La Mattina, 80 anni. Risulta dispersa la zia del 54enne, Elena Trapani, 74 anni. Decine i feriti lievi. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e alla polizia, anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha organizzato l’ospitalità per le famiglie evacuate.
“Da un anno avevano costruito un quarto piano e la casa si era riempita di crepe e si sentivano continui scricchiolii. Oggi i rumori hanno fatto preoccupare più del solito e abbiamo chiamato i Vigili del fuoco, che ci hanno fatto immediatamente sgombrare. Qualche minuto dopo è venuto giù tutto”. E’ il racconto di Giuseppina Ferrara, che con la sua famiglia viveva al terzo piano di una delle due palazzine crollate ieri sera a Palermo. “Il palazzo si è sbriciolato e ha trascinato con se anche la palazzina vicina – continua la donna -. Io con la mia famiglia e le due famiglie dello stesso palazzo siamo riusciti a metterci in salvo. Non so nulla invece degli abitanti dell’altro immobile”. Nel crollo sarebbero rimaste ferite sei persone, che sono state portate in ospedale. I vigili del fuoco scavano tra le macerie per vedere se qualcuno vi sia rimasto sepolto.
“Siamo intervenuti in seguito ad una chiamata che ci segnalava un dissesto statico di un palazzo. Quando siamo arrivati abbiamo trovato una situazione drammatica e abbiamo fatto evacuare due palazzine, mettendo in salvo anche una persona disabile”. Così il comandate dei Vigili del fuoco di Palermo, Gaetano Vallefuoco, racconta i momenti concitati prima del crollo delle due palazzine avvenuto ieri sera a Palermo. “Alcuni abitanti sono riusciti ad uscire dagli edifici, ma all’improvviso – spiega il comandante Vallefuoco – gli immobili sono venuti giù. Alcune persone rimaste dentro sono comunque riuscite a scappare, altri quattro invece non ce l’hanno fatta”.
I vigili scavano
“Stiamo operando dove ci è stata indicata la presenza delle persone e procediamo alternando i vigili del fuoco e gli escavatori”. Lo ha detto il dirigente dei vigili del fuoco, Giosuè Raia, impegnato nelle operazioni in via Bagolino a Palermo dopo il crollo delle due palazzine: “Appena riusciremo a individuare la camera dove dovevano trovarsi le vittime la perlustreremo con il geofono. Ma il materiale mi pare compatto, è difficile che si siano create sacche d’aria”, ha aggiunto Raia, lasciando intendere che sarebbero poche le speranze di ritrovare in vita le due donne ancora disperse.
Interviene la polizia municipale
Intanto la polizia municipale ha chiuso al transito veicolare via dei Cantieri dal tratto via Montepellegrino fino a via Amilcare Barca, per consentire il passaggio dei mezzi di servizio. Il Comando della polizia municipale ha dislocato sul posto cinque pattuglie.
I feriti
Al momento il bilancio accertato de feriti è di sette persone. Un’intera famiglia si trova all’ospedale Civico. Il marito di 48 anni, la moglie di 35 anni e la bambina di sette anni. A quest’ultima i medici hanno suturato una ferita all’occhio. La moglie invece è rimasta ferita alla gamba. Il marito è in osservazione dopo un trauma cranico. Altri quattro sono rimasti intossicati dalle polveri prodotte dalle macerie. Due bambini e un uomo di 35 anni e una donna di 32 anni, ma sono stati soccorsi dal personale del 118.
La prima vittima
Ignazio Accardi, 82 anni è stata la prima vittima individuata dai vigili del fuoco. Era un pensionato, ex dipendente dei Cantieri navali. Cinà, 54 anni, era invece un dipendente del Bar Alba di Mondello.
“Spero che sotto le macerie si sia creato un vuoto e mia madre si sia salvata”. Lo ha detto Antonino Accardi il figlio di Ignazio, l’anziano di 82 anni il cui cadavere è stato recuperato, e di Maria La Mattina 80 anni, che risulta ancora dispersa. Antonino Accardi conferma, come la maggior parte delle persone che abitavano nel palazzo, che negli ultimi tempi presentava dei segnali preoccuppanti di un possibile cedimento, come la deformazione dei pavimenti e dei muri. “Mia madre – ha detto – aveva difficoltà a chiudere le porte”.
Sul posto, il procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, che coordina il fascicolo sul crollo. “Quando ci arriverano i primi atti apriremo un’indagine per disastro colposo”, assicura.
La terza vittima
10.53. Trovato il terzo corpo, c’è un altro morto. E’ una delle due donne. E’ Maria La Mattina, moglie del signor Accardi.
L’unico disperso
11.25. Elena Trapani, 74 anni, è l’ultima persona che manca all’appello in via Bagolino. Si scava anche con le mani. Le operazioni di rimozione delle macerie proseguono per agevolare il lavoro di recupero dell’unica dispersa.
L’inchiesta della Procura
11.31. La Procura di Palermo ha aperto una indagine per disastro colposo sul crollo di due palazzine a Palermo costata la vita ieri a tre persone. Un’altra risulta ancora dispersa. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Marzia Sabella. I Pm nomineranno in mattinata un consulente esperto in costruzioni.
Pericolo di nuovi crolli
11.33. Il figlio di Ignazio Accardi e Maria La Mattina è stato colto da malore. Dopo aver riconosciuto la madre, l’uono si è accasciato su una sedia ed è stato immediatamente soccorso dai medici, circondato da familiari e amici. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno allontanato i curiosi, aumentati notevolmente nella zona, e hanno rafforzato il cordone di sicurezza. C’e’ infatti il pericolo di crollo di una terza palazzina, attigua a quelle che hanno ceduto ma rimasta in piedi.
Maria ha tentato la fuga
11.42. Maria La Mattina è stata trovata vicino al vano scale. Probabilmente stava cercando di scappare, prima del crollo.
Sei sfollati
11.44.Sei in tutto gli sfollati: della loro casa non è rimasto più nulla. Sono stati dislocati in una struttura messa a disposizione dai Salesiani, già utilizzata per fronteggiare l’emergenza freddo e ospitare i senzatetto. Nel frattempo si è svolta una riunione che ha coinvolto, oltre al sindaco, l’assessore Agnese Ciulla ed il comando della polizia, il capo di Gabinetto Gabriele Marchese ed i Servizi sociali, per fare il punto sulla situazione e adottare tutti i provvedimenti necessari sia per l’assistenza agli sfollati che per i servizi cimiteriali.
Un altro crollo dieci anni fa
12.01. L’individuazione della donna dispersa si sta rivlando più complicata del previsto per i vigili del fuoco. Non c’è alcun segnale che permette di capire, tra le macerie, dove possa trovarsi. Intanto c’è chi racconta di un altro crollo, nella stessa via, avvenuto dieci anni fa.
Si cerca l’ultima donna dispersa
12.23. Si scava per cercare Elena Trapani.
Il cardinale Romeo
12.31. “Il crollo della palazzina è un evento tragico che ci deve fare interrogare sulle responsabilità, su cosa si fa e facciamo realmente per proteggere e promuovere la vita dei cittadini”. Ha iniziato così la sua omelia l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo nella messa in Cattedrale con le autorità, alla presenza tra gli altri del sindaco Leoluca Orlando.
Crocetta in via Bagolino
12.45. “Voglio andare sul luogo del crollo della palazzina, ci andrò nelle prossime ore, vorrei esprimere il mio dolore ai familiari e tutte le persone colpite da questa tragedia e capire cosa è successo. A queste famiglie va la solidarietà e il cordoglio del governo della Regione siciliana”. Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta.
La rabbia dei residenti
13. Momenti di tensione: alcuni parenti delle vittime vorrebbero assistere alle procedure di spostamento di detriti per cercare di recuperare gli oggetti di valore dalle macerie. “Vigliacchi, noi siamo senza soldi e non possiamo comprare nè cibo, nè medicine. I nostri averi sono dentro le case sotto le macerie e invece noi siamo qui”, urlano i familiari. Una persona ha cercato di raggiungere le macerie ma è stata poi fermata dalla polizia e allontanata.
Sono molti i residenti della zona che puntano il dito contro l’appartamento presumibilmente costruito, abusivamente su un terrazzo. Francesca Pecoraro, che abitava al piano terra, racconta che è proprio da quando è nata quell’abitazione che erano apparse le crepe anche in casa sua. “Perché non controllare prima? Perché non effettuare un monitoraggio assiduo sulle strutture della città? Adesso di chi è la colpa?”. Sono queste le domande che riecheggiano in via Bagolino. “La verità è che ci sono morti di serie A e morti di serie B – afferma Vincenzo Varrica, presidente degli edili di Confartigianato – e quando muore qualcuno per colpa di chi non ha rispettato una legge, si è solo bravi a parlare di tragedia annunciata. Noi da anni chiediamo al Comune di fare approvare il “Fascicolo del fabbricato”, che prevede il monitoraggio serrato e continuo dei palazzi della città. ogni struttura in quel caso avrebbe un “paternità”, un unico responsabile esperto che ne valuta rischi e pericoli. Se fosse già stato attuato questo provvedimento non si sarebbe verificato questo nuovo dramma”.
Interrotta la perdita di gas
13.11. I tecnici dell’Amg sono riusciti ad eliminare definitivamente la pedita di metano dalle tubature, dovuta al crollo. Una dispersione era stata riscontrata dalla derivazione d’utenza che alimentava le strutture, in prossimità della colonna montante piegata dal cedimento. La valvola di sicurezza era coperta dalle macerie per alcuni metri: i tecnici hanno rilevato la presenza di metano nell’aria in forma lieve . E’ stata interrotta l’erogazione del gas direttamente dalla rete principale di via Bagolino, sezionandola in due punti. Al momento la distribuzione del metano resta interrotta soltanto nel tratto di strada interessato dal crollo.
Si scava a mani nude
13.43. Geofono, squadra Cinofila, escavatori. La macchina sei soccorsi non si ferma in via Bagolino. Di Elena Di Trapani ancora nessuna traccia, secondo i vigili del fuoco, se la donna abitava nei piani bassi della palazzina, potrebbe trovarsi molto in fondo alle macerie. Intanto si scava anche a mani nude e con mezzi di soccorso.
Il cordoglio di Napolitano
13.46. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il seguente messaggio: “La notizia del tragico crollo di due edifici verificatosi nella tarda serata di ieri nella zona dei cantieri navali mi ha dolorosamente colpito. In questa triste circostanza, la prego, signor sindaco, di esprimere ai familiari delle vittime il mio partecipe cordoglio ed ai feriti l’augurio di una pronta guarigione”.
Arriva Crocetta
13.47. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha raggiunto il luogo del crollo e ha incontrato gli sfollati che gli hanno chiesto di non dimenticarsi di loro. Poi è passato avanti e si è fermato di fronte l’edificio crollato chiedendo informazioni al comandante dei vigili del fuoco.
Si indaga sulle cause
13.49. “La modalità del crollo che ha provocato l’implosione degli edifici, esclude l’ipotesi di una fuga di gas come causa del disastro”. Lo affermano i tecnici di Amg Energia intervenuti in via Bagolino. Dai vigili del fuoco, invece, precisano che sarà necessario accertare la presenza di opere abusive. Sul cedimento di natura strutturale, infatti, non ci sono dubbi.
Crocetta contestato, il cordoglio di Schifani
14.17. Il presidente Crocetta è stato contestato da un piccolo gruppo di sfollati che l’hanno fronteggiato accusandolo di essere venuto a fare una “passerella”. Il governatore non si è tirato indietro e ha spiegato che la Regione farà la sua parte ma non vuole essere accusato per questioni di competenza del Comune.
14.18 “Sono profondamente addolorato dalla tragedia che ha colpito la mia Palermo. Sono già tre, oltre a un disperso, le vittime del crollo delle due palazzine avvenuto la notte scorsa e solo grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno immediatamente avviato le operazioni di evacuazione, è stato possibile salvare gli altri abitanti degli edifici”. Lo dice il presidente del Senato, Renato Schifani. “In questo momento di sgomento e lutto – aggiunge il Presidente del Senato – desidero innanzitutto far giungere ai familiari delle vittime il mio accorato cordoglio e al tempo stesso desidero inviare un sentito augurio di pronta guarigione a coloro che sono rimasti feriti in questa sciagura. Desidero però nel contempo sottolineare la necessità che sia fatta chiarezza sulle cause del crollo, non solo affinché simili eventi non abbiano più a ripetersi, ma anche perché vengano accertate le cause e le eventuali responsabilità di un evento così grave”. “Questa tragedia, che richiama l’attenzione di tutti noi sulla sicurezza delle abitazioni civili – conclude il Presidente Schifani -, deve essere un severo monito affinché resti alta l’attenzione sul rispetto delle norme in materia edilizia e urbanistica”.
14.56 Una violenta grandinata, preceduta e seguita da acquazzoni, sta rallentando le operazioni di ricerca e il lavoro dei vigili del fuoco in via Bagolino, a Palermo dove ieri sera sono crollate due palazzine, provocando tre morti e un disperso. La pioggia ha trasformato i detriti degli edifici in fango.
15.19 E’ stata trovata la quarta vittima del crollo delle due palazzine. Si tratta di Elena Trapani, 74 anni. La donna viveva con il nipote, anche lui morto nel crollo. Deceduti anche due anziani coniugi.
15.34. Orlando sul posto: “Denunciate gli abusi”.
15.57 “L’assessore al Territorio del Comune di Palermo Agata Bazzi oggi parla di ‘furbi che infrangono le regole’, commentando la tragedia del crollo della palazzina di via Sebastiano Bagolino. Siamo d’accordo con l’assessore ma riteniamo che i ‘furbi’ vadano fatti pagare e che nel settore delle costruzioni occorra severità e rigore nel controllare che le regole siano rispettate. La Cassa edile di Palermo, che è sul territorio presidio di legalità nel settore dell’edilizia, invita l’amministrazione cittadina ad avviare un percorso comune per promuovere, anche attraverso la Scuola edile e il Cpt che compongono insieme alla Cassa il Sistema bilaterale delle costruzioni, la legalità e il rispetto delle regole nell’edilizia a Palermo”. Lo dice il presidente della Cassa edile di Palermo, Fabio Sanfratello.
16.18 Ancora il sindaco, Leoluca Orlando, intervistato da Radio 24: “Faccio un appello molto forte: laddove ci accorgiamo che vi sono costruzioni abusive, spesso non visibili dall’esterno, per favore: denunciamole. Non so se questo è il caso, ma se dovesse essere questo – ha spiegato il primo cittadino nel programma ‘Italia in Controluce’ – l’abbiamo tutti sulla coscienza, tutti coloro che, avendolo visto, non hanno fatto una denuncia alle autorità competenti. Non passa giorno – ha aggiunto Orlando – in cui la polizia municipale non proceda al sequestro di immobili abusivi, siamo a decine di immobili abusivi sequestrati in questi pochi mesi di attività della nuova amministrazione comunale, che con la polizia municipale e l’autorità giudiziaria può fare molto, ma quelli che possono fare più di tutti sono i cittadini, denunciando gli abusi”.
16.35 Terminate le operazioni di recupero dei corpi, i vigili del fuoco stanno procedendo alla fase di messa in sicurezza dell’intera area. Sul posto il nucleo SAF che si occuperà di “recintare” le parti ancora pericolanti delle strutture. Tre le squadre adesso sul posto.
17.07 Emergono delle novità sulla struttura crollata. L’assessore al Territorio, Agata Bazzi, fa sapere che dai rilevamenti fatti da tecnici del Comune i primi due piani sarebbero stati edificati negli anni ’40, mentre sul terzo piano pende dal 1986 una richiesta di sanatoria.
17.15 Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, chiarisce come è riuscita a salvarsi la famiglia del quarto piano: “Mi hanno riferito che il nucleo familiare che abitava al quarto piano, composta da marito, moglie e due bambini, è riuscita a salvarsi perché, mentre l’edificio crollava, gli inquilini hanno deciso di salire sul tetto dell’edificio che, in pratica, è crollato sotto i loro piedi”.
17.20 Un carabiniere presente sul luogo della tragedia riferisce che la bambina salvata questa notte e trasportata al Policlinico è stata dimessa dall’ospedale.