MISTRETTA (MESSINA) – La notte è stata interminabile. Fortunatamente a lieto fine. La piccola Noemi è di nuovo a casa. Di lei si erano perse le tracce ieri. Stava giocando in una strada nelle campagne di Mistretta, in provincia di Messina, dove i genitori erano andati per un pic nic domenicale.
Si era allontanata con il fratellino di quattro anni. Quando è tornato indietro era da solo e in lacrime. Non trovava più la sorellina di 23 mesi. Ed è scattato l’allarme. Sulla vicenda indagano i carabinieri che battono tutte le piste. Sembra, però, non esserci alcun giallo dietro la disavventura di Noemi. L’ipotesi del rapimento viene valutata come atto dovuto dai militari guidati dal capitano Giodi Linguanti. Non ci sono, però, elementi che facciano pensare alla regia di una mente criminale.
La piccola è stata ritrovata in contrada Barone, a distanza di un chilometro da contrada Frassino, il luogo in cui si era allontanata. Ad abbracciarla per prima è stata una delle tante persone che la cercavano, senza sosta, da ieri. Amici e parenti, assieme a militari, vigili del fuoco e uomini della protezione civile hanno battuto ogni centimetro della zona di campagna. I soccorritori temevano che la piccola fosse caduta in qualche crepaccio o che fosse stata attaccata dai cinghiali. Poi, è spuntata pure la storia del rapimento, ora esclusa dagli stessi investigatori.
Noemi invece era lì, vicino ad un cespuglio. Con i vestiti sporchi di fango, segno che dopo avere percorso alcune centinaia di metri in piedi avrebbe iniziato a gattonare. Fortunatamente la mamma aveva scelto degli abiti pesanti nonostante le temperature primaverili. E così Noemi non ha patito il freddo nella notte trascorsa all’aperto. Sta bene, anche se i medici hanno riscontrato una temperatura corporea al di sotto della media. Nulla di grave.