ROMA – Tra i protagonisti della manifestazione podistica Vivicittà, che si è celebrata oggi in oltre 71 città fra italiane e straniere, c’erano anche i detenuti di vari istituti penitenziari dello stivale. L’evento promosso dall’Uisp (Unione italiana sport per tutti) nell’edizione di quest’anno ha infatti deciso di far partecipare anche coloro i quali molto spesso sono dimenticati dalla società.
Non a caso lo start ufficiale alla competizione, trasmesso dal Gr 1 Rai, è stato trasmesso presso la casa circondariale di Rebibbia, lì dove si trova l’ex governatore della Sicilia Tòrò Cuffaro, condannato in via definitiva a sette anni per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e che dal 2011 sta scontando la propria pena. Cuffaro, che ha partecipato alla gara non competitiva di 4 km, indossa il pettorale numero 4053 e appare abbastanza sereno tanto da rispondere ad alcune domande che gli vengono poste.”Una volta uscito dal carcere mi dedicherò all’agricoltura o se me ne viene dato l’opportunità il radiologo. Qui ho ricevuto la visita di tanti esponenti della politica, tranne dai grillini”.
