Da Mondello al Politeama in tram | Come sarà la mobilità del futuro - Live Sicilia

Da Mondello al Politeama in tram | Come sarà la mobilità del futuro

Il tram di Palermo

Viaggio nel futuro: ecco come cambierà il modo di spostarsi dei palermitani con le 7 nuove tratte.

PALERMO – Una “cura del ferro” da oltre 65 chilometri di nuovi binari, in aggiunta ai 18,3 attuali, che, potenzialmente, potrebbero trasportare fino a 95 milioni di passeggeri ogni anno grazie a 50 treni rivoluzionando, questa volta sul serio, il modo di spostarsi in città. Le sette nuove tratte del tram, annunciate dall’amministrazione comunale, sono ancora un progetto sulla carta e per giunta alle battute iniziali, ma stanno già riscuotendo l’interesse dei palermitani che hanno iniziato a presentare idee e suggerimenti sul portale del Comune.

Una “passione” per i convogli bianchi che non è ingiustificata se si pensa che, in base ai dati forniti dall’Amat, da gennaio a giugno sono stati due milioni i passeggeri delle attuali tre linee. Inoltre le nuove tratte, contrariamente a quelle già in funzione, dovrebbero passare proprio dal centro città solcando via Roma, via Libertà e il Foro Umberto I. Non tutte e non subito, però: tre (A, B e C) sono già finanziate grazie al Patto per Palermo che prevede 198,9 milioni di euro, mentre per le altre serviranno altri 458 milioni da trovare nella programmazione europea, anche se la Commissione Ue su questo punto è stata ottimista. In media ogni chilometro di binari costerà 7,5 milioni e in totale serviranno 657 milioni per completare l’opera.

<p>Le nuove linee (clicca per ingrandire)</p>

“Ci troviamo di fronte a un programma esattamente rovesciato rispetto alla Mal, la metropolitana automatica leggera, perché stiamo progettando un’opera avendo già un finanziamento – dice il vicesindaco Emilio Arcuri – il che, di questi tempi, non è secondario. Si tratta delle prime tre tratte, ma abbiamo avuto rassicurazioni dalle istituzioni europee sulle altre. Il tram attraverserà anche il centro cittadino, ma non possiamo pensarlo slegato dalle altre infrastrutture o immaginare che a utilizzarlo siano le stesse persone che oggi usufruiscono degli autobus. L’automobile diventerà residuale, anche perché costosa, mentre il tram in futuro sarà un mezzo competitivo che servirà milioni di passeggeri”.

Il Comune ha presentato lo studio di fattibilità di tre tratte e il crono programma è già fissato: approvazione in giunta a settembre, delibera Cipe entro gennaio, bando e progettazione nel 2017, affidamento dei lavori e inizio dei cantieri a metà 2018 e, a meno di sorprese, fine dei lavori a luglio 2021.

La vera novità però sarà nel tipo di tram che si troveranno a usare i palermitani. Le nuove tratte, infatti, avranno un sistema misto di alimentazione: nelle aree meno densamente abitate, come via dell’Olimpo, via Lanza di Scalea o alcune zone di Bonagia, i pali rossi resteranno; nelle zone più abitate, invece, i tram si muoveranno ricaricando le batterie alle singole fermate, il che porterà a una infrastruttura con un impatto decisamente più basso sul contesto urbano. Inoltre in alcuni punti non ci saranno nemmeno le barriere laterali; bisogna distinguere infatti i tratti di tramvia nelle zone più densamente abitate, che avranno meno barriere (tratte A, B ed F) e in cui i treni viaggeranno a 15 chilometri orari, e i tratti di tranvia veloce o metrotranvia, ossia con barriere, per viaggiare a 20 chilometri (tratte C, D, E e G), che però comprenderanno alcuni pezzi senza barriere. In poche parole, in via Roma, via Libertà, via De Gasperi o viale Strasburgo non ci saranno, mentre rispunteranno in via dell’Olimpo o via Lanza di Scalea.

Gli obiettivi di Palazzo delle Aquile sono di collegare la stazione centrale con Mondello, piazza Giulio Cesare con la stazione Notarbartolo e Orleans con la grande periferia sud interna, ossia la zona Oreto-Bonagia che comprende il polo ospedaliero Civico-Policlinico e il cimitero di Sant’Orsola. Un modo per decongestionare il traffico e offrire una seria alternativa al mezzo privato, se si pensa che secondo la letteratura useranno il tram coloro che abitano entro i 300 metri da una fermata (circa 325 mila residenti, cioè la metà della popolazione) e che i convogli saranno strettamente interconnessi con il passante ferroviario evitando sovrapposizioni. Il tutto passerà anche dal buon esito delle indagini geognostiche che costeranno 50 mila euro e dall’interazione con i canali di maltempo.

LE TRATTE E LE FERMATE Ecco nel dettaglio tutti i percorsi, le 76 fermate e i problemi infrastrutturali che andranno superati.

La tratta A, detta anche 6/1, è un prolungamento della linea 1 esistente, sarà lunga 11,550 chilometri e andrà da via Balsamo alla stazione centrale a viale Croce Rossa, percorrendo via Roma, via Amari e via Libertà. Prevede 15 fermate fra via Roma (vie Milano, Cagliari, Zara, piazza Palme, Cavour, Principe di Belmonte), Politeama, Libertà (ex Conservatorio, piazza Gentili, villa Paino, via Ugdulena, Ranchibile) e Croce Rossa (piazza Vittorio Veneto, Valdemone). In via Libertà il tram, fino a piazza Croci, occuperà la corsia centrale, lasciando alle auto quelle laterali. I treni saranno 8 con una percorrenza totale (andata e ritorno) di 47 minuti e una frequenza di passaggio di 8.

La tratta B (5/1) sarà lunga 1,3 chilometri andando dalla stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura angolo via Libertà. In pratica un altro prolungamento dell’attuale linea 1 e prevede un’unica fermata fra le vie Lo Jacono e Leopardi. I treni saranno 3 con una percorrenza totale (andata e ritorno) di 6 minuti e una frequenza di passaggio di 6.

La tratta C (4/1), lunga 8 chilometri, sarà un prolungamento della linea 3: collegherà Calatafimi con la stazione Orleans, passando per viale Regione e via Basile a singolo binario per carreggiata. Da via Pollaci il tram proseguirà sulla laterale di monte della circonvallazione impegnando il lato sinistro della corsia di marcia, con il tratto di raccordo che sarà senza barriere e grazie a una rampa all’altezza del Baby Luna con un viadotto andrà su via Roccella (che andrà allargata). Da lì, superato Ricas, bisognerà allargare lo svincolo di immissione sulla laterale di valle di viale Regione. Un sovrappasso pedonale sorgerà fra corso Calatafimi e via Basile. Sono previste 11 fermate in viale Regione (Mediatrice, Palmerino, Altofonte, Pagliarelli), via Lussorio, Basile (Donato, parcheggio, università, Brasa) con terminale in via Lodato altezza cortile Fiore. I treni saranno 6 con una percorrenza totale (andata e ritorno) di 35 minuti e una frequenza di passaggio di 8.

La linea D (4/2) sarà un prolungamento della 3, lunga 9,3 chilometri a binario singolo per carreggiata: andrà da Orleans a Bonagia passando per via Lodato, via Parlavecchio, fiume Oreto con un nuovo ponte strallato (cioè sospeso con dei cavi) Guadagna-Civico, via Villagrazia, via san Filippo e via del Levriere, passando per il viadotto Perrier (Lucky Bar). Saranno 9 le fermate: Civico, Tricomi, Parlavecchio, piazza Costellazione, Albiri, Levriere-Bassotto, Giovanni XXIII, Ermellino, Antilope. I treni saranno 7 con una percorrenza totale (andata e ritorno) di 39 minuti e una frequenza di passaggio di 8.

Linea E (6/2) sarà un prolungamento della 1, lunga 20,8 chilometri e andrà da viale Croce Rossa a Mondello, passando da viale Strasburgo, bretella sino a viale Francia con collegamento al passante e al parcheggio, via Lanza di Scalea, viale dell’Olimpo (con un nuovo deposito), via Mattei e parcheggio Galatea. Le 22 fermate si troveranno in via De Gasperi angolo Ausonia, Strasburgo all’altezza di via Danimarca e via Aldisio, parcheggio Francia, Strasburgo all’altezza di via Spagna e via Maltese, villa Adriana, via Lanza di Scalea (pizza Camelie, Velodromo, Besta, Faraone, Savarese), via dell’Olimpo (Pasini, Chirone, Aspasia, Palasport, Castelforte), Mattei (Castelforte, Viole, Saline, Galatea), parcheggio Galatea e Kursaal. I treni saranno 10 con una percorrenza totale di 86 minuti (andata e ritorno) e una frequenza di passaggio di 8.

La linea F (5/2) sarà un prolungamento della linea 1 di 9,3 chilometri da via Duca della Verdura alla Stazione centrale, lungo via Crispi, Foro Umberto I, via Lincoln e via Balsamo. Sarà necessario avere percorsi promiscui (tram-auto) regolati da semafori nel sottopasso di piazza XIII vittime. Le 11 stazioni saranno posizionate in via Lincoln (Rao e Villa Giulia), Porta dei Greci, chiesa della Catena, San Sebastiano, via Crispi altezza XIII vittime, varco portuale Amari, piazzetta della Pace, Giachery e via Duce della Verdura (industriale e piazza Gentili). I treni saranno 6 con una percorrenza totale (andata e ritorno) di 40 minuti e una frequenza di passaggio di 8.

La linea G (6/3) sarà un prolungamento della 1 di 5,5 chilometri, fino a Sferracavallo. In via Nicoletti bisognerà avere percorsi promiscui (tram-auto) regolati da semafori. Cinque fermate di cui una nel futuro parcheggio di via Palazzotto, tre in via Nicoletti (Sferracavallo, Masbel, via Partanna Mondello) e piazza Bolivar. I treni saranno 4 con una percorrenza totale (andata e ritorno) di 23 minuti e una frequenza di passaggio di 8. 


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