Da Palermo alle Eolie: andare all'estero costa meno - Live Sicilia

Da Palermo alle Eolie: andare all’estero costa meno

Costi record per raggiungere le isole minori siciliane dal capoluogo. Liberty Lines: "Nessun aumento"

LIPARI – Per il loro fascino straordinario le Isole Eolie sono considerate le sette perle del Mediterraneo. Insieme alle Egadi conquistano il cuore dei visitatori con le splendide spiagge, calette e i faraglioni incastonati in meravigliose acque cristalline. Ma i prezzi dei biglietti di navi e aliscafi, penalizzano cittadini e viaggiatori. I collegamenti marittimi rappresentano un fattore chiave per il turismo dei luoghi e l’incremento delle tariffe getta ombre sulla ripresa economica delle isole della Sicilia. La Liberty Lines precisa che “la tratta da Palermo alle isole Eolie è esercitata dal servizio regionale, quindi non c’è stato alcun aumento da parte di Liberty Lines”.

Passata la pandemia, nell’anno della guerra e dei rincari chi sceglie le isole minori deve fare i conti con il costo dei biglietti. Per raggiungere Lipari da Palermo e tornare, con i collegamenti marittimi, occorre spendere almeno 100 euro, prezzo che scende a circa 42 euro se la partenza e il ritorno avviene su Milazzo. Per visitare la verdeggiante Salina, sempre da Palermo, il costo è 98,60 euro, mentre da Milazzo si abbassa a 47 euro. Nonostante ci si muova per tempo, i prezzi restano cari e poco appetibili, considerando che un volo per Barcellona di andata e ritorno per luglio costa 112 euro.

Per bloccare gli aumenti, i sindaci hanno chiesto interventi immediati al ministro dei Trasporti e all’assessore regionale. “Il governo Musumeci ha fatto la propria parte – ha spiegato giorni fa l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Marco Falcone – non solo utilizzando ben 20 milioni per stoppare gli aumenti sulle tratte sostenute dalla Regione, ma anche mettendo in campo tutta la propria credibilità per convincere innanzitutto gli armatori convenzionati con lo Stato a ritardare per ben due volte il già stabilito adeguamento dei prezzi, poi limitato a solo il 20 per cento grazie al nostro intervento. Per altro verso, abbiamo scritto più volte a Roma e interloquito costantemente con il Ministero”. Martedì il governo regionale ha inviato un messaggio al ministro Giovannini chiedendo “un’immediata convocazione di un tavolo tecnico per assicurare la sostenibilità delle linee ex Siremar. Purtroppo il governo nazionale continua a fare finta di nulla”.


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