PALERMO- Abbiamo raccontato, in questi giorni, la difficoltà della Sanità ‘normale‘ a erogare prestazioni, per mancanza di posti letto, dedicati in abbondanza al Covid. Abbiamo cominciato dall’ospedale Civico e dal collasso del pronto soccorso. Per poi allargare la visuale a tutti i nosocomi. Ecco perché si corre ai ripari con la riconversione di posti Covid che tornano alla loro abituale destinazione: una tendenza che dovrebbe essere via via confermata. E’ di ieri una circolare del dirigente generale del Dipartimento regionale per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca, per Palermo sulla “Graduale riconversione di posti Covid in no Covid”.
“Criticità e sovraffollamento”
Si parla, nel documento, di rimodulazione “considerata l’attuale tendenza epidemiologica” e di “criticità nelle aree d’emergenza”. Il primario del pronto soccorso del Civico, il dottore Massimo Geraci, aveva lanciato l’allarme: “Siamo pronti ad assistere le persone in macchina”. Un sovraffollamento continuo con percentuali insostenibili.
I reparti coinvolti
Quali sono gli ospedali e i reparti coinvolti nella rimodulazione? Al Civico ci sarà la riconversione dei posti letto delle divisioni di Medicina Interna I e II per un numero complessivo di novanta, recita la circolare. A Villa Sofia-Cervello, la riconversione di Medicina e Gastroenterologia, all’Asp la riconversione dei posti letto di Terapia intensiva a Termini Imerese. E solo per cominciare.
L’ultimo bollettino
Gli ultimi dati sul fronte Covid restano, nel frattempo, confortanti. Nonostante un leggero aumento, la pressione sugli ospedali continua a scendere.