"Da Toninelli pretendiamo rispetto | Basta fare il galoppino elettorale" - Live Sicilia

“Da Toninelli pretendiamo rispetto | Basta fare il galoppino elettorale”

Il presidente della Regione risponde alle accuse del ministro: "Un referendum sul Ponte".

NELLO MUSUMECI
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PALERMO – “Dal ministro Toninelli pretendiamo rispetto. La pazienza ha un limite”. La conferenza stamoa non era in programma. Ma dopo le le parole del ministro delle Infrastrutture per Nello Musumeci la misura s’è fatta colma. . “Non può dire che è offensivo parlare di Ponte sullo Stretto. Semmai è offensiva la superficialità con cui si tratta questo tema. Su cui è opportuno un referendum”, dice il capo del governo regionale.

“Il ministro Toninelli non può continuare a compiere passeggiate dal vago sapore elettoralistico frequentando quei cantieri che il governo della Regione ha consentito di far tornare vivi dopo un anno di pressioni”, prosegue Musumeci, che invita il ministro a preoccuparsi di Anas e Ferrovie e dei mancati investimenti in Sicilia. Ricordando l’impegno del governo e dell’assessore Marco Falcone per sbloccare i cantieri fermi. E anche per fare nuovo il Cas, finito oggi nel mirino del ministro nel suo tour siciliano. Musumeci usa parole durissime per rispondere al ministro grillino che ha bacchettato la Regione e ha minacciato la revoca al Cas, dopo averne incontrato i nuovi vertici, nel caso in cui “non lavori bene”. “Invece di esprimere apprezzamento perché il governo della Regione ha fatto un un anno quello che non si era fatto in tre anni – attacca il presidente della Regione – avanza ultimatum e minacce di revoca. Si preoccupi il ministro del perché il suo governo blocca la Catania Ragusa”.

Accanto all’assessore Marco Falcone, Musumeci incalza il responsabile delle Infrastrutture del governo Conte: “Si chieda il ministro perché sull’arteria Nord Sud Anas non muove un dito dal 2014. Si chieda il ministro perché sotto il suo governo la Regione non ha avuto a livello infrastrutturale un euro, mentre il governo Gentiloni ha erogato quasi un miliardo. Non è concepibile che un ministro venga a pontificare. Abbia rispetto e la smetta di apparire come un galoppino elettorale“.

L’assessore Falcone ha ricordato invece le opere bloccate, soffermandosi sui “2 miliardi e 200 milioni in pancia all’Anas”. “Riteniamo che il ministro debba smetterla di ascoltare qualche consigliere locale”, suggerisce Musumeci, e poi aggiunge: “Prepariamo assieme un grande progetto per il futuro dell’isola. Se invece si vuole il conflitto istituzionale noi non siano disposti”, sintetizza il presidente. Che in apertura aveva tratteggiato così il pentastellato: “Per certi versi è simpatico, per altri mi sembra caduto dalle nuvole”.

 


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