Da via Libertà a via Alloro| Scia di incidenti in città - Live Sicilia

Da via Libertà a via Alloro| Scia di incidenti in città

Commenti

    Il far west di Sergio Leone in confronto a palermo è un cartone animato per bambini scemi!

    La situazione di inciviltà sulle strade è da tempo diventata insostenibile.

    Il cittadino (categoria da cui non mi sento escluso) guida nella assoluta mancanza di rispetto per la categoria più debole e in barba alle più semplici regole del vivere civile, frequentemente rispettate in tante città d’Italia e d’Europa.

    Prova ne sia la sorpresa provata dal palermitano in viaggio, davanti alla prontezza con cui altrove gli automobilisti si fermano a distanza di sicurezza dalle strisce pedonali.

    Gli utenti più deboli (disabili, pedoni e ciclisti in primis), altrove tutelati e rispettati, a Palermo sono invece continuamente esposti a rischi, spesso gratuiti.
    Basti pensare alla “pista ciclabile” (se così si può chiamare) della Favorita, che non offre protezione alcuna a chi la percorre in bicicletta di giorno, figurarsi la sera!
    Diciamo che è un ottimo esempio di “collaborazione” fra l’istituzione che realizza una “infrastruttura” pericolosa (pretendendo di spacciare due strisce di vernice su una carreggiata come pista ciclabile!) e l’automobilista che quella corsia la invade incurante del pericolo che questo comporta per la categoria debole che la percorre. Questa è Palermo.

    Per non parlare del rispetto portato a scivoli e parcheggi riservati ai disabili, che fra tutti, in una società umana mediamente evoluta, dovrebbero essere i più tutelati.
    La mancanza di attenzione del palermitano, che pensa soltanto a parcheggiare il più vicino possibile al suo punto d’arrivo, unita alla scarsità di controlli e sanzioni da parte delle istituzioni, fanno sì che la vivibilità della città per un disabile, che legittimamente desideri muoversi in sicurezza e in autonomia, è prossima ad essere fra le più basse d’Italia e d’Europa. Basta farsi un giro a medio raggio per rendersene conto.

    Non meno esposti sono i numerosi scooteristi e motociclisti davanti al rischio di trovare sul loro cammino un uomo o una donna che ceda alla tentazione di sbirciare il telefonino, per guardare una notifica o rispondere al telefono. Basta quello sguardo per mandarlo all’ospedale, su una sedia a rotelle o all’altro mondo. Nessuno sembra ricordarsene quando squilla lo smartphone. Neanche alcuni tutori dell’ordine.

    Mi chiedo: perchè?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Dovete far pagare gli straordinari ai furbetti del cartellino per colpa di questi delinquenti sono successe queste cose. Mettete l'obbligo del braccialetto elettronico lo spazzino timbra la presenza in sede arriva nel posto di lavoro dopo due ore fa finta di lavorare 2 ore poi ritorna in sede e timbra l'uscita, Col braccialetto puo' andare direttamente nel posto di lavoro e spazzate per sette ore dal braccialetto si rilevano spazi e tempi di lavoro.

Renzi è uno che cerca troppa, tanta visibilità, ed è ambizioso, ma per emergere occorre il coraggio di essere leali e non lo è mai stato. Tutti, tanti ricordano ancora quello che ha fatto a Conte. Il prezzo del tradimento si paga sempre in termini di consensi.

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI