Dai rifiuti ai 500 milioni da Roma | E' la giornata delle fumate nere - Live Sicilia

Dai rifiuti ai 500 milioni da Roma | E’ la giornata delle fumate nere

Non arriva in Consiglio dei ministri la norma che avrebbe scongelato il mezzo miliardo per Comuni, Province e lavoratori che restano sospesi

PALERMO – Mezza Sicilia col naso all’insù, verso Roma. O in direzione di un monitor, in attesa di notizie. Ma quella di oggi è stata solo la giornata dei rinvii. Delle fumate grigie, se non nere. In Consiglio dei ministri non è arrivata la norma che avrebbe dovuto sbloccare gli ormai famosi 500 e più milioni congelati ancora in bilancio. Resta al palo, per il momento, anche la riforma dei rifiuti. Il presidente Crocetta infatti oggi si è recato a Bruxelles, finendo per rallentare l’iter. Se ne riparlerà anche in questo caso (così come per i 500 milioni), la prossima settimana. Intanto, quando Livesicilia ha già descritto i dettagli del bando, l’Avviso 8 non spunta ancora sul sito ufficiale della Regione. Motivi puramente tecnici, pare. Il mega-bando da 136 milioni che dovrà riportare a lavoro circa 4 mila persone, arriverà in serata.

Ma in sospeso, in attesa di notizie, restano decine di migliaia di siciliani. A cominciare da quelli che lavorano per i Comuni, sindaci compresi. Il via libera del Consiglio dei ministri al mezzo miliardo, infatti, previsto inizialmente per oggi, avrebbe sbloccato due terzi dei finanziamenti destinati agli enti, in gravissima difficoltà finanziaria. Al punto da preannunciare una manifestazione di protesta per il prossimo 30 giugno. Restano appese, poi, anche le Province: la norma avrebbe ratificato la liberazione di 9 dei 18 milioni previsti. Una goccia nel mare. Il “buco” degli enti oggi è di circa 180 milioni di euro. Ma è tutto legato: se prima non c’è il via libera del governo Renzi allo scongelamento dei 500 milioni, il governo regionale non potrà lavorare alla manovra di assestamento necessaria non solo per le Province. Perché nel frattempo, nel limbo rimangono lavoratori ed enti regionali vari come ex Pip e Forestali, impiegati delle partecipate, dell’Eas, dei Consorzi di bonifica, dell’Irsap. Oltre a teatri, Enti per il diritto allo studio, enti parco e università. Niente di fatto. Bisognerà pazientare ancora un po’.

Così come bisognerà pazientare per vedere approvata in giunta la riforma dei rifiuti. Anche questa annunciata e inviata alla segreteria di giunta dall’assessore all’Energia Vania Contrafatto. Ma il passaggio dalla giunta regionale, previsto per oggi è saltato. Crocetta infatti ha chiesto il rinvio perché impegnato a Bruxelles. “Ho concordato il rinvio con il capo di gabinetto del ministero per l’Ambiente – ha spiegato il governatore – Approvarlo oggi in mia assenza avrebbe avuto un segnale negativo. Ne ho parlato col ministero e abbiamo condiviso il rinvio alla prossima giunta”. L’approvazione celere di quel ddl, infatti, era uno dei paletti fissati dal governo centrale. La riforma, tra le altre cose, oltre a creare il nuovo ente regionale unico Eser, detta anche le nuove norme sul personale, con la creazione dell’albo dei lavoratori del settore. Anche se, pare, lo stallo non sia legato solo alla visita europea di Crocetta. Sarebbero diversi in giunta i malumori sulla riforma. La cui approvazione, almeno nel testo presentato dalla Contrafatto, non è così scontata.

Lo è, invece, la pubblicazione del nuovo bando per la Formazione. Mentre scriviamo, infatti, l’assessorato alla Formazione sta terminando gli ultimi adempimenti prima dell’apparizione sul sito ufficiale. Almeno in questo caso, la “fumata” sarà bianca.


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