"Daniele mi ha tolto la maschera e mi ha riconosciuto" - Live Sicilia

“Daniele mi ha tolto la maschera| e mi ha riconosciuto”

Le parole di Antonio De Marco, il 21enne assassino reo confesso dell'arbitro e della sua fidanzata
IL DELITTO
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Il gip del Tribunale di Lecce Michele Toriello ha convalidato l’arresto di Antonio De Marco, confermando la custodia cautelare in carcere. Il gip Toriello e la pm Maria Consolata Moschettini hanno lascito il carcere seguiti dai difensori dello studente reo confesso dell’omicidio di Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta. Antonio De Marco “ha risposto a tutte le domande che sono state poste” hanno riferito gli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario, difensori dello studente reo confesso del duplice omicidio dei fidanzati di Lecce. Mai un litigio, mai nessuno screzio con due fidanzati uccisi. Né rapporti di particolare convivialità. E’ quanto Antonio De Marco avrebbe riferito al gip Michele Toriello durante l’udienza di convalida del fermo nel quale non si sarebbe mai mostrato pentito per il massacro compiuto. L’interrogatorio – a quanto si apprende – non avrebbe sciolto i numerosi interrogativi che ruotano ancora attorno al movente del delitto di Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta. Lo studente reo confesso, non solo non avrebbe fornito una spiegazione, ma avrebbe anche negato che il piano prevedesse la tortura e l’eliminazione della coppia con l’utilizzo di acidi, e di acqua calda e candeggina per pulire le tracce del massacro: tutte queste parole sono annotate su uno dei biglietti persi durante la fuga del killer dal luogo del delitto. Secondo quanto si legge sul Corriere.it, “Daniele ha provato a reagire, riuscendo anche a sfilargli la «maschera» che indossava, una calza di nylon con due fori per gli occhi ed una bocca disegnata. “Non avendo molti amici — ha raccontato De Marco — e trascorrendo molto tempo in casa da solo, mi sono sentito molto triste. Sono andato a trovare Daniele ed Eleonora convinto di trovare entrambi. Sono entrato in casa con le chiavi. Erano seduti in cucina. Ho incontrato Daniele nel corridoio, si è spaventato perché avevo il passamontagna”.


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