L’uomo è di quelli che non conoscono mezze misure. Umorale, istintivo, passionale, innamorato del calcio ma allo stesso tempo vittima della sua stessa passione che lo ha portato a diventare “il mangiallenatori” più chiacchierato dell’Italia pallonara. Maurizio Zamparini è così: o si ama o si odia. E lo dimostra il dibattito acceso che quotidianamente scatena una sua dichiarazione o una sua mossa di mercato su radio, tv, siti internet e bar. In questi giorni il patron rosanero è al centro della scena calcistica per l’ennesimo colpo di testa che lo ha portato all’esonero (non ancora ufficiale) del tecnico Stefano Pioli ancor prima della prima partita di campionato.
Vulcanico è il termine che quasi sempre si accosta al personaggio Zamparini a cui I love Sicilia a ottobre scorso ha dedicato il servizio di copertina con un’intervista particolare, realizzata non da un giornalista ma da Davide Enia, uno scrittore e attore bravissimo a scavare nell’anima dei suoi interlocutori. In questi giorni di “overdose di Zamparini” vi riproponiamo il servizio che può aiutare il lettore a capire meglio come è fatto l’uomo friulano che negli ultimi dieci anni ha rilanciato il Palermo nel calcio che conta.
