Davidekyo lo YouTuber catanese che ha stregato il web

Davidekyo lo YouTuber catanese che ha stregato il web

La video-intervista con il popolarissimo intrattenitore della rete
LA DOMENICA DI LIVESICILIA
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5 min di lettura

CATANIA – Il nostro video-incontro con Davidekyo, al secolo Davide Limone, è di quelli che lasciano il segno. Popolarissimo yuotuber catanese, ci ha raccontato i suoi inizi ed i prossimi obiettivi.

Sei nato il 5 luglio del 1984 a Catania. Quali sono i primi ricordi che hai della nostra città. Com’era Catania quando iniziavi ad affacciarti al mondo?

I primi ricordi che ho che riguardano Catania sono legati al quartiere di Cibali, dove sono nato e cresciuto, in particolare allo stadio. Ricordo la domenica, quando giocava il Catania, ‘esultanza e le grida dei tifosi. 
Si sentivano benissimo, anche troppo bene, fino a casa mia. 
Poi ricordo le partite a calcetto, a calcio, in strada con gli amici del quartiere ed i pranzi, i pranzi domenicali a casa della nonna, alla zona industriale, ed i pasticcini.
Il vassoio di pasticcini a fine pranzo era assicurato.

Oggi che hai raggiunto la soglia dei 40, ti va di raccontarci com’era Davide da bambino?

Non ricordo tantissimo di quegli anni, però i miei parenti mi raccontano sempre che ero veramente veramente monello. Fino all’età di sei sette anni sono stato un bambino iperattivo, vivace. Come si dice a Catania, “tosto”, ero “tosto”. Poi successivamente, grazie anche alla scuola elementare, mi sono calmato. Diciamo che sono diventato un pò come come tutti gli altri bambini, nella norma.

Fin da bambino sei stato appassionato di videogiochi e cartoni animati giapponesi, passione che presto ti porterà a visitare di persona proprio il Giappone. Quanto era lontano il Paese del Sol Levante dal tuo quartiere , Cibali, e quanto ti ha cambiato di fatto questo viaggio?

Fin da bambino sono stato appassionato di cultura giapponese. Questa passione nasce dal fatto che all’epoca trasmettevano in tv tantissimi anime, i cartoni animati giapponesi, e quindi guardando questi cartoni animati nasceva dentro di me sempre di più la passione per il paese del Sol Levante. Addirittura poi, in adolescenza, ho iniziato a comprare tanti, ma tanti, fumetti giapponesi, i cosiddetti manga.
Quindi, all’età di 19 anni, appena ho racimolato quattro spicci, ho deciso di fare il passaporto e di andare in Giappone. Arrivato in Giappone, è stato bellissimo, perché era come se fossi entrato dentro un cartone animato, perché  i paesaggi e gli sfondi erano identici a quelli dei manga che avevo letto in tutta la mia gioventù.

Ad attenderti fuori dalla scuola, all’inizio, c’era un mondo del lavoro che ti avrebbe accolto come commesso nei negozi dei vari centri commerciali che in quegli anni nascevano a Catania. Com’era Davide da commesso? Ti piaceva come lavoro? Che anni sono stati quelli per te?

Prima di diventare Youtuber, o content editor, come si dice adesso, o Influencer, prima di fare questo, prima di mettere tutta la mia vita su Internet, ho lavorato per alcuni anni come commesso ed è stata un’esperienza traumatica, in quanto non è sempre un lavoro semplice, non è e non è come potrebbe sembrare. Ogni volta infatti che io entro in qualche negozio, i commessi non li stresso, li lascio stare, perché sono abbastanza stressati di loro… […]

Intorno ai 24 anni abbandoni l’attività fisica per darti alla musica ed inizi a suonare la batteria in un gruppo chiamato “Fast sugar bats”. Che genere facevate? Com’era Davide da batterista?

[…] Negli anni 90 non sono arrivati questi tre ragazzi dall’America e i cosiddetti Blink 182, e li ho capito che è il mio genere preferito,  il genere che mi avrebbe accompagnato per tutta la vita sarebbe stato il pank rock. Ho amato a tal punto questo genere da iniziare a suonare la batteria e a formare le prime band con i ragazzi del quartiere, a strimpellare ed arrangiare le cover delle canzoni più famose, finché due, tre, anni dopo, abbiamo formato un gruppo, un vero e proprio gruppo punk rock, chiamato i “Fast Sugar Bats”. 
Ricordo che abbiamo anche inciso una demo. […] e ricordo che con questa demo andavamo nei locali a proporci per suonare live e con mio grande stupore ci siamo anche riusciti… […] 

Verso i 27 anni invece, grazie anche al doppiaggio di alcune scene tratte dal film “Il Cavaliere oscuro” di Christopher Nolan , che pubblichi per gioco su YouTube (Ottenendo dei numeri di visualizzazioni letteralmente giganteschi), inizia il tuo viaggio da YouTuber, che ti consacrerà da subito non solo tra i primi YouTuber, ma anche tra i più famosi e popolari della scena. Come rileggi oggi questo tuo straordinario percorso guardandoti indietro? Ti va di condividere con noi le tue riflessioni in proposito?

Un’altra delle mie grandi passioni è il cinema e ricordo che quando nacque YouTube giravano questi video con un doppiaggio in catanese che mi facevano morire dalle risate. Un giorno, nel 2008, andai al cinema a vedere Il Cavaliere oscuro, che è il secondo episodio della trilogia di Batman di Christopher Nolan, e mi piacque talmente tanto questo film che decisi di distruggerlo, facendogli un doppiaggio in catanese.
Ovviamente era un video da fare vedere agli amici, non volevo nemmeno caricarlo su YouTube, perché mi vergognavo.
Gli amici invece si sono messi a ridere e mi hanno incoraggiato a metterlo su YouTube perché, a detta loro era troppo divertente. Così ho fatto, con mio grande stupore, tantissime visualizzazioni, tantissimi commenti, per l’epoca, ed era una cosa strana, non era come ora. Le persone iniziavano a fermarmi per strada, a riconoscermi, a raggiungermi su Facebook, perché avevano visto questo doppiaggio. 
Facebook era l’unico social, all’epoca,  a parte MySpace che stava morendo, e questa cosa poi mi ha spronato a continuare, a fare altri video, ad andare avanti…

Il mondo di internet e dei social, destinato di per sé ad evolversi e mutare in fretta, oggi è cambiato ulteriormente, probabilmente anche per via dell’avvento della piattaforma cinese TikTok, che di fatto ha decisamente sparigliato le carte del web e della comunicazione, online e non. Quanto ha influendo questo nel tuo lavoro? I tuoi seguaci devono attendersi dei cambiamenti “professionali” anche da parte tua nell’immediato futuro?

Io penso che il cambiamento faccia parte della vita stessa. Noi cambiamo, i tempi, cambiano, le generazioni cambiano, e tutto si aggiorna, come un’app… […]
[…]il mio pubblico è già abbastanza abituato ai cambiamenti, perché ho sempre fatto cose diverse. Non mi sono mai ancorato sui doppiaggi in catanese, ho webseries, ho fatto film per il cinema, ho fatto parodie musicali, ho fatto pezzi inediti. Quindi spero che il mio pubblico sia già abbastanza avvezzo a vedermi cambiare… […]

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