PALERMO – La guaina di copertura del solaio è divelta in diversi tratti e l’acqua piovana si insinua, ristagnando nel soffitto. Settantacinque bambini della scuola Alcide De Gasperi, di piazza Giovanni Paolo II, sono così costretti a fare lezione nei corridoi, perché, per scongiurare ulteriori danni, causati dalle forti infiltrazioni d’acqua, si è ritenuto necessario non utilizzare più le tre classi in cui insiste il problema.
Una situazione che va avanti da tre mesi, ma che è peggiorata a causa delle ultime piogge. E da quindici giorni una seconda classe e due quarte fanno lezione nei due quadrati antistanti le classi. “Da quest’anno – spiega la preside Maria Giovanna Granata – la situazione edilizia si è aggravata sempre di più, con delle infiltrazioni che hanno interessato zone sempre più ampie. Queste potrebbero provocare ulteriori ammaloramenti della struttura motivo per cui abbiamo ritenuto opportuno inibirne l’uso”.
“A novembre – continua la preside – sono intervenuti i vigili del fuoco, ma proprio questa mattina è venuto a scuola un tecnico del Comune che ha confermato che è bene che non vengano utilizzate queste aule, nonché una parte della scala interna, una parte del teatro e di un’aula laboratori”. Una decisione, quella di fare lezione nei corridoio, presa per evitare i doppi turni. “E’ sicuramente una situazione non agevole perché le due quarte, ad esempio, non sono separate da pareti e lavorano insieme”.
Ad essere coinvolti tutti i bambini delle stesse interclassi che a turno si alternano per fare lezione nei corridoi. “Non è per niente facile – spiega Annalisa Montalbano, una delle maestre -, ma abbiamo bambini che hanno compreso e ci stanno aiutando. Si lavora ma non bene. C’è caldo. Stiamo cercando di lavorare ma in modo ridotto. Facciamo attività di riepilogo, consolidamento, potenziamento. Non possiamo neanche spiegare perché altrimenti disturbiamo l’altra classe.
Non poche le lamentele da parte dei genitori. “Mio figlio – dice una mamma all’ingresso della scuola – si è sentito spesso male in questi giorni perché in quei corridoi manca davvero l’aria. E’ assurdo che si possa pensare di studiare in questo modo. I bambini non imparano niente di nuovo perché si distraggono. Sono piccoli e per quanto possano comprendere il disagio, per loro non è assolutamente facile”. “Mia figlia ogni giorno torna a casa particolarmente nervosa – aggiunge un genitore -. I bambini si stressano e risentono molto di questa situazione anche fuori da scuola”.