De Luca attacca Schifani: "Favorisce le lobby dei parchi archeologici" - Live Sicilia

De Luca attacca Schifani: “Favorisce le lobby dei parchi archeologici”

Le parole del sindaco di Taormina su quello che è accaduto ieri all'Ars
POLITICA
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“Siamo riusciti a far uscire allo scoperto Renato Schifani e le lobby che regolano e gestiscono gli affari dei parchi archeologici siciliani e che drenano le risorse dalla Sicilia e le portano altrove. Si tratta di una nuova forma di colonizzazione che è nelle mani di alcune imprese che hanno il monopolio della gestione dei nostri siti archeologici e che stanno tentando ulteriormente il colpaccio. Ma oggi devono fare i conti con il sindaco De Luca”. Lo afferma il leader di Sud chiama Nord e primo cittadino di Taormina, Cateno De Luca, intervenendo in merito a quanto accaduto ieri all’Ars dove è stato presentato l’emendamento che riguarda la gestione dei parchi archeologici siciliani rimodulato dal governo e prevedendo dunque un contributo fino al 10 per cento degli introiti derivanti dagli eventi che si svolgono dentro il Parco che ricade nel territorio del Comune.

“L’emendamento presentato da me – spiega De Luca – è stato rimodulato da Schifani che poi ha fatto finta di non sapere delle interlocuzioni intercorse tra me e alcuni dei suoi assessori. Finge di non sapere, ma io ho inoltrato una nota il 17 giugno scorso alla sua attenzione, a quella dei suoi assessori Francesco Paolo Scarpinato, Elvira Amata e Marco Falcone, al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e al vicepresidente della Regione Luca Sammartino in cui ho spiegato le motivazioni dell’urgenza”.

“L’emendamento presentato dal Schifani fa solo gli interessi dei privati, non certo quello dei sindaci dei suoi comuni che non prenderanno neanche le briciole – conclude -. Dovrebbe poi spiegare in base a quale logica sceglierebbe la percentuale da destinare ai singoli comuni. Chi decide e in base a cosa se destinare l’1 per cento o il 10 per cento? Lo aspetto in aula per spiegargli il mio emendamento che a differenza del suo tutelerebbe le casse comunali e le casse della Regione Siciliana. Non consentirò più che vengano portate avanti da parte di chi rappresenta la Sicilia mere logiche affaristiche”.


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