PALERMO. Dall’inizio del prossimo anno oltre 300 nuovi defibrillatori saranno collocati in altrettanti luoghi pubblici della Sicilia: è quanto prevede il progetto “Ti abbiamo a cuore” concepito dall’Assessorato regionale della Salute, già finanziato per la prima tranche con 335 mila euro (il totale sarà circa 670 mila) e che è in corso di attuazione da parte della Seus, la società consortile gestore del 118. L’obiettivo è una diffusione capillare delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare in aree di aggregazione cittadina, di grande frequentazione e afflusso turistico e con particolari specificità, come luoghi isolati e zone disagiate.
I defibrillatori- tutti di tipo semi automatico- saranno collocati all’interno di apposite teche o bacheche, e già un primo screening ha individuato alcune ubicazioni tipo: porti, stazioni ferroviarie, aereoporti, Università, Uffici postali, Parchi, farmacie, impianti sportivi, Comuni e lidi balneari. Saranno acquistati tramite gara di appalto bandita dalla Seus entro la fine dell’anno e quindi potranno essere disponibili nei primi mesi del 2013. Sono previste pure la manutenzione annuale, l’aggiornamento del programma di analisi del ritmo cardiaco e delle procedure di rianimazione, l’assicurazione contro scasso e furto e la sostituzione in caso di non funzionamento.
“È la prima volta che viene attuato in Sicilia su così vasta scala un programma di defibrillazione pubblica che consenta un soccorso immediato e quindi ancora più tempestivo rispetto all’arrivo delle ambulanze”, afferma il presidente della Seus, Mario Chisari, sottolineando che “questa iniziativa consentirà di migliorare ulteriormente gli standard qualitativi dell’emergenza- urgenza siciliana e soprattutto di salvare molte vite umane. La legge nazionale numero 120 del 3 aprile 2001 consente l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico e a quello non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. E input per diffondere la pratica e la cultura della defibrillazione precoce sono giunti pure recentemente dal Parlamento nazionale”.
Aggiunge il direttore sanitario Dino Alagna: “La Seus si occuperà anche di impartire istruzioni sull’uso dei defibrillatori, formando personale esterno individuato tra gli addetti e gli impiegati dei luoghi dove saranno collocati. L’obiettivo del progetto è abbattere drasticamente il numero dei siciliani, circa 3.000, che ogni anno muoiono improvvisamente per problemi cardiaci. I defibrillatori semiautomatici sono portatili, di piccole dimensioni e di facile utilizzo: analizzano automaticamente il ritmo cardiaco del paziente e sono in grado, guidando l’operatore, di erogare uno shock salvavita così da ripristinare il normale battito cardiaco”.