PALERMO – E’ trascorso più di un mese dalla cerimonia di intitolazione della piazza retrostante il Teatro Biondo al duo di attori palermitani Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, eppure la situazione sembra non essere cambiata. A denunciarlo è Giuseppe Li Causi, grande appassionato di “Franco e Ciccio” e promotore dell’iniziativa, presente il giorno dell’inaugurazione, avvenuta lo scorso 10 dicembre.
La piazzetta – secondo quanto denuncia Li Causi attraverso delle foto scattate sul luogo – versa nel degrado più totale e nessuno sembra essere interessato alla questione. Bottiglie di vetro e plastica, cartone e cumuli di immondizia invadono, infatti, il marciapiede e la villetta antistanti la piazza. Sotto la targa affissa sul muro intitolato ai due attori continuano ad essere presenti delle scritte, mai cancellate, nonostante le promesse fatte – a detta di Li Causi – dall’assessore al Bene Comune e alla Cultura Francesco Giambrone.
“Sono passato stamattina dalla piazza – ha denunciato Li Causi, contattato da LiveSicilia – e ho riscontrato che il muro su cui è affissa la targa è identico a come l’avevo lasciato lo scorso 10 dicembre. In occasione dell’inaugurazione l’assessore Giambrone, con tanto di fascia tricolore – ha affondato l’amatore del duo comico – mi ha detto che già dal giorno successivo si sarebbe interessato per farlo ripulire ma oggi, a un mese di distanza, tutto è rimasto allo stesso modo”.
“Inoltre la villetta antistante la piazza – ha aggiunto – è piena di rifiuti e versa nell’incuria più totale, priva di quel verde portatore di speranza di cui avrebbe bisogno questa città”.
Intanto dall’ufficio stampa del Comune fanno sapere che “si attiveranno presto per prendere dei provvedimenti e risolvere la problematica”, ma che l’assessore Giambrone “c’entra ben poco ed era presente solo perché si trattava di un evento culturale”.
Ignara della condizione del posto Agata Bazzi, assessore al Territorio. “Non conosco le condizioni della piazzetta – ha detto – Se il problema è la spazzatura non posso far nulla perché è l’Amia che dovrebbe occuparsene. Se invece si fa riferimento alle scritte sui muri, se si parla di abitazioni private non possiamo intervenire. Mi recherò io stessa sul luogo per capire meglio di cosa si tratta”. “Chiedo al signor li Causi – ha aggiunto e concluso la Bazzi – di mandarmi una mail con le foto della piazzetta in allegato, per capire meglio l’entità della questione”.
