Dehors, delibera in stallo| Rinvio alla prossima settimana - Live Sicilia

Dehors, delibera in stallo| Rinvio alla prossima settimana

Sala delle Lapidi non riesce a trattare l'atto per lo scontro sotterraneo con l'assessore, se ne parlerà probabilmente alla prossima convocazione.

PALERMO – Che lo scontro sarebbe stato duro, malgrado le apparenze, molti lo davano per scontato, ma il rinvio in consiglio comunale della delibera sui dehors la dice lunga sullo stato dei rapporti tra l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco e Sala delle Lapidi. In due giorni l’Aula non è infatti stata in grado nemmeno di prelevare la delibera, oppure anche solo di scegliere quale trattare (tra quella dell’assessore e quella della Seconda commissione) mentre i commercianti aspettavano una risposta certa su sedie e tavolini che prenderanno il posto dei gazebo.

Come detto, il tutto è dovuto sia alla difficoltà di mettere ordine in una materia tanto delicata sia allo stato dei rapporti tra il consiglio comunale tutto e l’assessore, già incrinati per la vicenda motocarrozzette. Non è un mistero, tanto che questa volta l’Aula sembra non avere alcuna fretta di trattare l’atto. A questo punto non è escluso che per trovare una via d’uscita serva l’intervento diretto del sindaco, visto lo stallo e la proposta di una terza delibera che farebbe ripartire l’iter da capo allungando tempi già dilatati. “E’ auspicabile che sui dehors venga fatta una sintesi tra le due delibere – spiega l’assessore – speriamo che la prossima settimana si arrivi a una proposta condivisa”. “La verità è che l’assessore non ha alcun tipo di rapporto con il consiglio”, dice a taccuini chiusi un consigliere.

Inoltre, la delibera della Seconda commissione potrebbe anche essere inoltrata alla Terza per la richiesta del parere, così come rivendicato da Angelo Figuccia che oggi ha cantato vittoria, facendo allungare ancor più i tempi. Per farlo, però, servirà l’assenso del dirigente di staff del consiglio comunale. Al termine della seduta si è anche tentata una conferenza dei capigruppo, saltata però per l’assenza di alcuni componenti.

LE REAZIONI

“L’Udc chiede le dimissioni dell’assessore Di Marco – dice il capogruppo Giulio Cusumano – non parteciperemo ad altre riunioni con un ormai ex assessore”.

“C’è rincrescimento per l’epilogo della seduta – dice Filippo Occhipinti, capogruppo Idv – non si trova la quadra su cose apparentemente semplici e questo non dovrebbe succedere. Dovremmo permettere quanto previsto per legge, senza sotterfugi”.

“C’è uno scontro tra la presidenza del consiglio comunale e la Terza commissione – dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – trasmettere l’atto per il parere significa perdere un altro mese senza dare alcuna risposta ai commercianti. I dirigenti ci dicano se il parere è dovuto o no”.

“Mi rivolgo a tutti quei politici che hanno preso in giro i commercianti sui gazebo – dice Giuseppe Milazzo del Nuovo centrodestra – e ai commercianti dico: non fatevi ingannare”.

“Sulla questione dei gazebo in città ieri, durante la seduta a Sala delle Lapidi, ho assistito ad una vicenda a dir poco surreale”. Ad affermarlo il Consigliere comunale di Forza Italia, Angelo Figuccia. “Infatti, da un lato l’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale, dopo aver accolto e messo all’ordine del giorno la proposta di delibera della II Commissione consiliare, ha invece poi deciso di ritirarla. Dall’altro, l’assessore Di Marco, che sulla questione si era espresso con una proposta diversa da quella formulata dalla II Commissione e approvata dall’Ufficio di presidenza, ha assistito impotente alla farsa messa in scena nel teatro di Palazzo delle Aquile”. “Il risultato – continua Figuccia – è che non si è ancora raggiunta alcuna deliberazione mentre imprenditori, cittadini e lavoratori, restano in attesa che qualcuno prenda una decisione. Il sindaco Orlando non dimentichi la grande responsabilità che ha nei confronti di tutti i nostri concittadini e inizi a dimostrare un maggiore senso di responsabilità. L’assenza di una maggioranza adeguata ha infatti un impatto disastroso sull’intera collettività e il Sindaco non può più continuare a far finta di niente”.


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