Detenuto suicida in carcere, era in attesa di trasferimento in comunità - Live Sicilia

Detenuto suicida in carcere, era in attesa di trasferimento in comunità

Era stato arrestato per il furto di 180 euro e di un telefonino, ma aveva disturbi che rendevano necessario il suo trasferimento.
CALTAGIRONE
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CALTAGIRONE – Un telefonino, 180 euro e un portafogli, rubati al botteghino del Teatro Massimo Bellini. Per questo furto, commesso il 18 agosto scorso, Simone Melardi si trovava detenuto nella casa circondariale di Caltagirone. Quarantaquattro anni, è stato trovato morto nella sua cella questa mattina, suicida per impiccagione. I familiari dell’uomo hanno deciso di presentare un esposto in procura “al fine di accertare se vi sono state negligenze da parte del personale dell’Istituto penitenziario“.

A dare la notizia del suicidio è l’avvocata Rita Lucia Faro, che lo assisteva. Secondo una nota diffusa alla stampa dalla legale, Melardi “era già da tempo in lista d’attesa per essere inserito in CTA”. Cioè in una comunità terapeutica assistita, per fronteggiare un disturbo di carattere psichiatrico e l’abuso di alcolici. Nel carcere di Caltagirone, spiega Faro, l’uomo “era sottoposto al regime della cosiddetta grande sorveglianza, al fine di evitare e prevenire episodi di autolesionismo“.

Non è chiaro, quindi, come il 44enne sia riuscito nel suo intento senza che nessuno se ne accorgesse e riuscisse a fermarlo in tempo. Per chiarire questi punti i familiari hanno deciso di rivolgersi alla giustizia. Si tratta dell’ennesimo suicidio nelle carceri siciliane nel 2022. A febbraio, dopo la morte di una donna di 22 anni che si è tolta la vita il giorno dopo il suo arresto, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale aveva espresso, in una nota, “forte preoccupazione e aveva ribadito “l’urgenza di garantire alle persone detenute, e al personale penitenziario chiamato a fare fronte a una situazione particolarmente difficile, un più efficace supporto, sia in termini qualitativi che quantitativi”.                                                                     

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