Dipendenti senza stipendio |Scoppia la polemica - Live Sicilia

Dipendenti senza stipendio |Scoppia la polemica

La vicenda infuoca la campagna elettorale.

PATERNO’ – Sono ancora senza stipendio i dipendenti comunali della città di Paternò. Un ritardo, che si protrae dal 27 aprile scorso, dovuto al grave stato in cui versano le casse comunali. E ogni giorno che passa per gli impiegati, vigili e tecnici paternesi cresce inevitabilmente la preoccupazione. Ieri si è tenuta anche un’assemblea fra i lavoratori e il sindaco della città, Mauro Mangano. Tutto parte da un mancato trasferimento di fondi al Comune da parte dello Stato e della Regione, cosa che dovrebbe avvenire entro la fine di maggio. La nuova piccola entrata consentirebbe al Comune di liquidare le spettanze pendenti, ma rimarrebbe comunque l’incognita per i prossimi mesi circa i quali non si hanno ancora particolari certezze. Di questo si è discuso ieri nel corso della riunione. E non sono mancate le polemiche. I dipendenti si sarebbero infatti lamentati per non essere stati messi anticipatamente al corrente del problema a cui stavano andando incontro. Il primo cittadino non ha però gradito la polemica, tanto da aver sottolineato una carente “ conoscenza – si legge in una nota – relativa al problema da parte di alcuni dei dipendenti e dei funzionari”.

A intervenire inizialmente sulla questione è stato Anthony Distefano, (Paternò Rialzati) candidato sindaco alle elezioni amministrative del prossimo 11 giugno. Distefano tramite un comunicato stampa picchia duro sui dati inerenti le condizioni delle casse comunali: “Mentre non si ha alcuna notizia del consuntivo 2016 e men che meno del bilancio di previsione 2017, i dipendenti del Comune di Paternò sono in stato d’agitazione per via dello stipendio non pervenuto e dei paventati problemi legati alla liquidazione delle prossime mensilità. I lavoratori del Comune chiedono da tempo chiarezza. Chiarezza che non è mai arrivata”. E ancora: “Paternò è sprofondata a tal punto che nemmeno l’odiosa propaganda dell’amministrazione uscente riesce a mascherare le condizioni di una città disperata e sofferente. Quello che è accaduto con l’Ipab non è evidentemente servito da lezione: oggi, decine di famiglie tra i dipendenti comunali si ritrovano con conti correnti scoperti e nell’impossibilità di pagare bollette e mutui. Esprimere solidarietà non serve a nulla: servono soluzioni. Quelle che sono mancate in questi anni di assoluta improvvisazione”, conclude Distefano.

Ma il primo cittadino Mauro Mangano, Pd, anche lui candidato alle vicine elezioni, non ci sta e replica così alle accuse: “Sono rammaricato per l’ennesima strumentalizzazione ai fini elettorali di una questione che dovrebbe risolversi al più presto, ma soprattutto riguardante solo indirettamente l’amministrazione dell’Ente comunale. Quello che dispiace è che anche su queste questioni si debba fare campagna elettorale”. E non manca il riferimento al vetriolo ai dipendenti comunali: “Dispiace ancora di più perché ad alimentare queste polemiche siano i dipendenti e i funzionari che dovrebbero, per il ruolo che svolgono e le competenze che hanno, capire come si determinano queste situazioni. A quanto pare non sono abbastanza preparati per ricoprire il loro ruolo”. Il primo cittadino respinge responsabilità in merito ai mancati pagamenti, “Attribuire al primo cittadino questa responsabilità relativa alla mancata consegna degli stipendi ai dipendenti comunali, presupponendo addirittura che le somme vengano utilizzate per altro è fuorviante e sbagliato. Purtroppo la mancanza di liquidità provoca ritardi anche verso i fornitori”, conclude.

Ma ad intervenire a ruota anche un altro candidato alla poltrona di sindaco, Nino naso. “E’ vero – scrive Naso in un post su facebook – che i trasferimenti regionali e statali sono diminuiti, ma dice una bugia chi afferma che è sempre “colpa degli altri”. E non manca la stoccata all’operato del sindaco uscente: “I lavoratori dell’Ipab “Salvatore Bellia” e i dipendenti del Comune di Paternò pagano con i sacrifici e le ristrettezze delle loro famiglie il fallimento dell’Amministrazione Mangano che a conclusione del mandato lascia una città in macerie e i paternesi più poveri e preoccupati. Lo abbiamo denunciato in mille occasioni e, purtroppo, oggi sta avvenendo ciò che temevamo di più: dopo cinque anni le tasse sono al massimo e gli stipendi dei dipendenti in grave ritardo da settimane o, addirittura, da mesi. Ritengo che non sia onorevole per un sindaco dire alla città “non ci sono più soldi. Un sindaco che vuole bene alla Città lavora giorno per giorno, perché questo non debba mai avvenire, perché i diritti dei lavoratori vengano tutelati”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI