"Dirigenti sotto stress| Da Comune scelte illogiche" - Live Sicilia

“Dirigenti sotto stress| Da Comune scelte illogiche”

La Cgil va all'attacco dell'amministrazione Orlando per la creazione di nuove aree e lo spostamento dei dirigenti: "E’ una riorganizzazione di cui non capiamo la logica".

LA NOTA DELLA CGIL AL SINDACO
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PALERMO – Prima il caso di Filippo Guttuso, il dirigente delle biblioteche comunali destinatario di una procedura disciplinare per non aver impiegato nel pomeriggio il personale, che si è visto però dare ragione dal tribunale che ha condannato Palazzo delle Aquile per comportamento anti-sindacale. Poi la vicenda Di Peri, l’ex comandante dei vigili urbani spostato all’Edilizia privata e al centro di una querelle con l’assessore Agata Bazzi, minacciato di siluramento ma rimasto al suo posto. E ancora Paolo Basile, il Ragioniere generale sollevato dall’incarico e spedito a capo di una nuova area creata su misura per lui, con tanto di petizione dei dipendenti di via Roma a suo favore, fino al minacciato siluramento del dirigente del Coime Francesco Teriaca.

Non si può certo dire che la nuova amministrazione Orlando, in meno di un anno, sia stata fortunata nei suoi rapporti con la burocrazia. Un rapporto burrascoso, fatto di conflitti e scontri a volte anche plateali, a cui si sono sommati i conflitti con i dipendenti di fascia B che si sono rifiutati di aprire e chiudere gli uffici al posto della Gesip, fino all’assenza di massa alla Quinta circoscrizione, passando per affollate assemblee indette da sindacati sul piede di guerra.

E ne è la prova anche la dura nota inviata dalla Cgil al sindaco e a tutti i dipendenti, per puntare proprio il dito contro una riorganizzazione della macchina amministrativa “che procede a strappi e per continui aggiustamenti – scrivono Giovanni Cammuca, Marco Leo e Paola Caselli – creando nuove aree e servizi in contraddizione con il principio ‘un’area, un assessore’ che nelle intenzioni dell’amministrazione avrebbe dovuto portare chiarezza e trasparenza”.

E a finire sul banco degli imputati sono anche i dirigenti che arrivano a sommare anche quattro incarichi alla volta, oppure gli interim di aree importanti. “E’ una riorganizzazione di cui non capiamo la logica – dice la Caselli – è stata creata una’rea, come quella per i fondi europei data all’ex Ragioniere Paolo Basile, che conta 12 dipendenti e ben due dirigenti, mandando al posto di Basile un dirigente amministrativo. Anche il caso delle biblioteche è eclatante, con l’avvio di un procedimento disciplinare verso chi stava solo facendo rispettare le regole. E poi c’è il tema dei dirigenti tecnici, ridotti al lumicino: la Vadalà, da sola, coordina l’Edilizia privata e le opere pubbliche”.

Degli incontri mensili con i sindacati, annunciati da Orlando, nessuna traccia. “Non sono mai stati fatti – conclude la Caselli – noi registriamo uno stress della dirigenza e chiediamo di poter parlare col sindaco per capire la ratio delle scelte. Lo spoil system non può essere inteso come arbitrario strumento per l’asservimento”.

 


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