Agonizzante con i polsi legati all’interno di una struttura sanitaria siracusana. Il Gip del Tribunale di Siracusa potrebbe decidere entro pochi giorni sull’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dai familiari di Stefano Biondo (nella foto), il disabile deceduto all’interno di una struttura sanitaria siracusana.
Un decesso avvenuto lo scorso 25 gennaio 2011 ancora oggi avvolto dal mistero, visto che “due perizie – spiega l’avvocato Salvatore Lo Vecchio a Livesicilia- redatte da tecnici di altissimo profilo concordano nell’attribuire le cause del decesso all’asfissia meccanica”. Omicidio colposo in pratica.
Nell’udienza di ieri, dopo mesi di indagini difensive, Lo Vecchio ha indicato con nome e cognome il possibile responsabile del decesso. Si tratta di un infermiere che nel tentativo di immobilizzare il disabile avrebbe compresso il torace sino a provocare la morte per asfissia. Morte avvenuta mentre il disabile aveva i polsi legati.
“Deontologia mi impone -continua il legale- di non comunicare il nominativo alla stampa, anche per consentire al Gip una valutazione serena e approfondita dei fatti”. Carte alla mano, la difesa punta sull’autopsia del dottor Francesco Coco che evidenzia la morte per “asfissia meccanica da soffocazione”, sui riscontri “fattuali”, ovvero le tracce presenti sul corpo del disabile deceduto e gli oggetti presenti sulla scena del crimine e poi la relazione del dottor Giuseppe Bulla, consulente di parte che ha escluso “che le cause del decesso possano essere naturali”.
La parola passa quindi al Gip, che entro pochi giorni potrebbe decidere, nel frattempo i famigliari, a distanza di un anno, sono ancora sconvolti dal dolore e chiedono giustizia.
