DiventeràBellissima alle nazionali | Stancanelli coordinatore regionale - Live Sicilia

DiventeràBellissima alle nazionali | Stancanelli coordinatore regionale

Raffaele Stancanelli al congresso di DiventeràBellissima

Musumeci: "Quella che si apre oggi è una stagione nuova e costituente".

IL CONGRESSO
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PALERMO – L’assemblea congressuale del movimento di #diventeràbellissima, su proposta del presidente Nello Musumeci, ha eletto un’assemblea composta da 150 rappresentanti di tutte le province a cui partecipano di diritto i parlamentari e gli amministratori a partire dai comuni superiori a ventimila abitanti. L’assemblea ha eletto, sempre su proposta di Musumeci, Raffaele Stancanelli nel ruolo di coordinatore del movimento. È stata altresì votata all’unanimità una mozione con la quale il movimento, nel ringraziare la cabina di regia uscente, composta dai deputati Alessandro Aricò e Giusi Savarino e dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, ha approvato il nuovo statuto e dato mandato all’assemblea eletta di riunirsi nel mese di gennaio per delineare la strategia di partecipazione alle imminenti elezioni politiche del marzo 2018.

“Quella che si apre oggi è una stagione nuova e costituente, al termine della quale, entro sei mesi, si procederà alle assemblee congressuali di tutte le province e, quindi, un nuovo congresso regionale. È un metodo di partecipazione al quale abbiamo ispirato la prima fase del nostro percorso e dal quale non vogliamo discostarci. Per noi la democrazia nei partiti è una scelta irrinunciabile”, ha detto Musumeci.

“Ringrazio l’assemblea e il presidente per la fiducia accordatami – ha dichiarato Raffaele Stancanelli – e sono consapevole della responsabilità che mi è stata affidata. Ringrazio tutti i dirigenti del movimento, i componenti della cabina di regia, gli amministratori e tutti coloro che ci hanno creduto fin dall’inizio, quando sembravamo dei visionari. Ed invece avevamo ragione e oggi tocca a noi realizzare le aspettative dei siciliani”. “Siamo felici per aver accompagnato il nostro movimento a diventare grande – hanno dichiarato Giusi Savarino, Alessandro Aricò e Ruggero Razza – e vogliamo continuare a contribuire, nella sede istituzionale, ad essere interlocutori dell’intero popolo siciliano. Oggi siamo chiamati ad una responsabilità nuova: fare diventare le nostre idee leggi e azioni di governo. È tempo di fatti e l’esperienza meravigliosa di questi primi anni ci rende enormemente orgogliosi per aver dato passione e vigore a #DiventeràBellissima”.

DiventeràBellissima si riorganizza dunque e passa alla fase due per radicarsi nei territori, in modo più capillare. E lo fa con un “congresso di transizione” che traghetterà il movimento politico fino alle politiche di marzo. “Questo è un momento importante – ha detto Musumeci, aprendo i lavori del congresso – si ricompone una comunità umana e politica che nella geografia appartiene alla cultura del centro destra ma anche a quel centro sinistra che si è sentito tradito e vilipeso. Ci sono tante persone che provengono da una stessa storia, ma anche persone che provengono dalla sinistra che non andavano a votare da anni e alle quali abbiamo presentato un programma che è sembrato credibile e concreto“. Parlando coi cronisti, poi ha aggiunto: “Prendo atto che il candidato presidente dell’Ars del centrodestra è stato eletto con una maggioranza che conferma quella della coalizione e che registra ulteriori contributi. Quando arrivano i voti da altri schieramenti è sempre un fatto positivo, ma non mi occupo delle vicende di casa altrui”, ha detto il presidente della Regione, riferendosi alla spaccatura dei Dem sul voto d’aula di ieri all’Ars per la scelta del presidente: alcuni esponenti dell’opposizione hanno votato per Gianfranco Miccichè. “Il dato storico – ha ribadito – è che un uomo di destra per la prima volta è alla guida della Regione siciliana, un dato che fa onore a chi avverte ancora il senso dell’appartenenza e io sono tra questi. Da qualche giorno però ho allentato l’appartenenza, perché un presidente della Regione deve essere presidente di tutti”. “Questo congresso – ha proseguito Musumeci – serve a riorganizzare il nostro movimento che da struttura orizzontale si trasforma in struttura verticale radicata nel territorio

“Non ci trasformiamo in un partito – ha precisato Stancanelli – il termine partito non ci appartiene, sa di fazione. Noi siamo un movimento radicato e lo abbiamo dimostrato. Oggi abbiamo il dovere di dare una rappresentanza politica a quanti hanno creduto nel nostro movimento e celebriamo il primo congresso anche per modificare lo statuto e renderlo più adeguato alle responsabilità che il movimento del presidente della Regione deve avere in Sicilia e per eleggere i nostri organismi interni”. Parlando del voto per le politiche e dell’ambizione del movimento ‘siciliano’ di avere una rappresentanza parlamentare alla Camera e al Senato, Stancanelli ha detto: “Abbiamo l’ambizione di rappresentare a Roma gli interessi della Sicilia, attraverso la presenza del presidente della Regione e una pattuglia di parlamentari”. Mentre riferendosi alla collocazione politica del movimento nell’alveo del centrodestra, Stancanelli ha affermato: “Oggi i cittadini non accettano più il concetto di coalizione in senso stretto. Noi siamo ancorati a un ragionamento di centro destra, ma come movimento dobbiamo guardare oltre”. “Non a caso – ha concluso – tra i fondatori ci sono anche personalità che non vengono dal centro destra”.


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