Divieto di preghiera a scuola | Protesta alla Ragusa Moleti - Live Sicilia

Divieto di preghiera a scuola | Protesta alla Ragusa Moleti

Alessandro Pagano di Noi con Salvini davanti alla scuola Ragusa Moleti

Alessandro Pagano coordinatore di Noi con Salvini ha portato una Madonnina al preside.

PALERMO – La protesta non di placa alla scuola Ragusa Moleti dopo la decisione del preside Nicolò La Rocca di comunicare con una circolare il divieto di preghiera durante le ore curricolari e di rimuovere dai corridoi tre statue raffiguranti immagini sacre. Non solo genitori contrari al divieto, si è mobilitata anche la politica. Uno striscione di Casa Pound è stato affisso venerdì scorso fuori dalla scuola, stamattina invece Alessandro Pagano coordinatore della Sicilia occidentale di Noi con Salvini si è unito ai genitori preoccupati e ha portato una statua della Madonna da consegnare al preside.

“Sono qui come rappresentante delle istituzioni – ha detto Pagano prima di entrare nella scuola – non porto con me nessun simbolo di partito ma solo un simbolo di pace quale è la vergine Maria. Sono qui per rispondere con serenità ad un atto che ritengo predicatore e non rispettoso dell’articolo 3 della Costituzione, ovvero quello che difende la libertà di pensiero e la libertà di professare una fede. Il preside – ha continuato – fugge dalle sue responsabilità, mentre io sono qui a difendere mamme e bambini credenti”. La Rocca ha ricevuto il deputato salviniano, garantendo che la circolare emanata non aveva nessuna mira prevaricatrice e che dove possibile verrà modificata per cercare di andare incontro alle istanze dei genitori da giorni in agitazione.

A fare una visita ispettiva stamattina anche la consigliera comunale Sabrina Figuccia che ha dichiarato:Mi auguro che il preside torni sui suoi passi e ritiri immediatamente questa circolare, che rischia di creare un grave precedente per i nostri bambini e ragazzi. Se è giusto e sacrosanto garantire che ciascuno di noi segua la propria religione, non si può nello stesso tempo cancellare in un sol colpo tutte le nostre tradizioni, soprattutto quelle tramandate dalle proprie famiglie. Sicuramente, sarebbe stato sufficiente un po’ di buon senso in più da parte del preside per evitare questa situazione”. Si alza in difesa del dirigente scolastico invece Dario Chinnici, capogruppo del Pd a sala delle Lapidi: “Libera Chiesa in libero Stato affermava Cavour 150 anni fa e la Costituzione della Repubblica Italiana parla chiaro: la scuola pubblica è laica e proprio per questo mi sento di esprimere pieno sostegno a Nicolò La Rocca preside della scuola Ragusa Moleti di Palermo. Le strumentalizzazioni di alcuni parlamentari sono inaccettabili”.

Nel frattempo fuori dall’istituto il fronte unito dei genitori sembra essersi diviso: ci sono mamme che applaudono alle parole di Pagano e gridano il loro diritto alla religione cattolica per i loro figli, e mamme che si sentono strumentalizzate dalla presenza di politici: “Non vogliamo essere usate per raccogliere voti – ha detto Daniela Mazza, genitore di un alunno della Ragusa Moleti – questa triste vicenda è stata distorta e usata a piacimento di una parte politica. Io non ci sto”.

Davanti ai cancelli della scuola anche persone che non hanno figli che frequentano la Ragusa Moleti, hanno portato con loro edizioni tascabili della Costituzione italiana e hanno polemizzato contro ogni forma di religione a scuola: “L’istituzione è laica e i docenti quando insegnano sono pubblici ufficiali che devono fare rispettare le leggi – ha detto un manifestante, Giorgio Maone – bisogna avere rispetto per ogni credo e per chi è ateo, quindi per non urtare la sensibilità di nessuno, meglio evitare manifestazioni religiose all’interno della scuola”. A sostegno di questa posizione anche il gruppo consiliare Sinistra comune:  “Esprimiamo solidarietà al preside della scuola Ragusa Moleti, Nicola La Rocca, reo di avere compiuto un gesto laico a difesa delle libertà di tutte e tutti. Mostrare una edizione della Costituzione è stata la migliore risposta alla provocatoria consegna, stamattina , di una statua della Madonna al Preside . La libertà di culto, così come il diritto di scegliere o non scegliere una confessione religiosa, sono contemplati nella nostra Costituzione, che sarebbe utile leggere nelle aule. Il rispetto dei diritti e della libertà delle persone si comincia ad imparare a scuola”.


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