PALERMO – Condannate entrambe. Una ha ottenuto la sospensione condizionale della pena, mentre l’altra era già libera per la mancanza delle esigenze cautelari. Giacoma e Rosalia Camarda – non sono parenti nonostante abbiano lo stesso cognome – sono state condannate dal giudice per l’udienza preliminare Maria Cristina Sala rispettivamente a due anni, due mesi e venti giorni, e a due anni. Solo Rosalia Camarda, difesa dall’avvocato Dario Gallo, ha ottenuto la sospensione della pena. Potrebbe avere pesato la lettera di scuse inviata alla donna a cui avevano strappato con violenza la borsa. Si era pure detta disposta a sborsare una somma di denaro, seppure simbolica, per risarcire il danno.
Vittima dell’aggressione fu una ragazza di 22 anni. Le due imputate nel marzo 2016 attesero che rientrasse a casa in via Paolo Paternostro a pochi metri da piazza Castelnuovo. La sorpreso di notte alle spalle nell’androne di casa. Per strapparle la borsa e il telefonino la scaraventarono a terra e la presero a calci.
Le indagini dei “Falchi” della sezione Criminalità diffusa della Squadra mobile stabilirono che Giacoma Camarda aggredì la ragazza, mentre Rosalia faceva da palo. Poi, arrivò la confessione. Non sono mai stati identificati, invece, coloro che si presentarono armati in un pub di via Dante. Volevano sapere chi aveva avvertito la polizia. All’arrivo degli agenti si erano già dileguati.