Droga Catania: la cocaina, le auto, gli arresti - Live Sicilia

Coca, auto e arresti: quella droga che partiva da Catania

Chi sono e come agivano i due catanesi coinvolti nell'operazione Fox
TRAFFICO DI STUPEFACENTI
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CATANIA – Le auto si muovevano da un capo all’altro della Sicilia e al loro interno c’erano chili di cocaina. La copertura del traffico di droga svelato questa mattina dall’operazione Fox dei Carabinieri era l’autonoleggio Mari, a Marsala. Qui, secondo le indagini degli inquirenti, arrivava la cocaina in partenza da Catania, per poi essere smistata agli spacciatori locali.

I due catanesi coinvolti

Secondo le carte dell’inchiesta, nel traffico di droga tra Catania e Marsala erano coinvolti due catanesi. Uno, Agatino Lorenzo Abate, ha diversi precedenti per attività illecite legate agli stupefacenti e frequenta marsala dal 2012. in più, Abate ha da tempo rapporti con Pietro Marino, titolare dell’autonoleggio Mari e secondo le indagini acquirente della cocaina in arrivo da Catania.

Agatino Lorenzo Abate è stato coinvolto anche nell’operazione Carback, con cui i Carabinieri hanno scoperto un sistema di furti d’auto nel capoluogo etneo a cui era legato anche un traffico di cocaina.

L’altro catanese coinvolto nell’operazione Fox è Loris Carmelo Abate. Figlio di Agatino, Loris Abate emerge nell’ordinanza di custodia cautelare come un collaboratore attivo nel traffico del padre, affiancandolo nelle trasferte in cui la cocaina viaggiava da Catania a Marsala.

Droga Catania: lo spostamento della cocaina

Il sistema con cui Abate padre e figlio spostavano droga verso Marsala coinvolgeva alcune auto dell’autonoleggio Mari. In particolare, un corriere era convocato da Marsala ed era incaricato di prendere un’auto da Catania e portarla a Marsala.

È proprio il corriere Carlo Frazzitta a rivelare alcuni dei dettagli su come il traffico fosse organizzato. interrogato dopo il suo arresto, Frazzitta racconta che raggiungeva Catania in autobus e dopo una colazione si metteva alla guida dell’auto già preparata da Abate.

La destinazione finale, nei primi viaggi, era l’autonoleggio Mari. Solo che nel novembre 2020 Pietro Marino viene arrestato per traffico di cocaina e messo agli arresti domiciliari. Lo stesso Frazzitta dice al giudice di avere sospettato che l’arresto fosse legato ai rapporti di Marino con Agatino Abate, ma quando Abate lo chiama nei primi mesi del 2021 per rifare uno dei viaggi in auto lui accetta.

La sosta

A questo punto il gruppo si è fatto più prudente. Abate e Frazzitta si danno appuntamento in un’area di servizio alle porte di Marsala, la Coccigrill, e dalle intercettazioni dei Carabinieri emerge che proprio Abate fa da apripista all’auto di Frazzitta, una Renault bianca, precedendolo di circa 15 chilometri. All’appuntamento nell’area di servizio, Frazzitta esce di scena e Abate si mette alla guida della Renault per portarla all’autonoleggio Mari.

Proprio da questo scambio gli investigatori dei Carabinieri capiscono che è in corso uno scambio di droga, e si preparano per la prossima consegna.

L’arresto

Il 19 marzo, dopo alcuni incontri e telefonate preparatorie, Agatino Abate e suo figlio Loris si mettono in macchina, una Mini Countryman, e partono per Marsala. Dietro di loro, Carlo Frazzitta è alla guida di una Nissan bianca. L’appuntamento è di nuovo nell’area servizio Coccigrill.

Fino a questo momento nessuno ha detto al corriere che sta trasportando cocaina. Frazzitta però sospetta qualcosa, dato che nel suo interrogatorio racconta di fermarsi in un’area di sosta e di mettersi a cercare nel portabagagli per vedere dove fosse nascosta la droga. Frazzitta trova la cocaina in un’intercapedine del bagagliaio, prende i due panetti in mano e li rimette a posto. A questo punto è certo che anche le volte precedenti ha trasportato cocaina.

Il corriere si rimette in macchina e, come da accordi, raggiunge l’area di servizio. Poco prima è arrivata la Mini con a bordo i due Abate: il padre, osservato dai Carabinieri, scende dall’auto per aspettare Frazzitta, mentre il figlio riprende la strada verso Trapani.

Frazzitta e Abate si appartano e, nel momento in cui il corriere consegna le chiavi della Nissan, i Carabinieri intervengono e arrestano i due. Nella perquisizione trovano due chili di cocaina purissima, che una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato 200 mila euro.


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