CATANIA – I Santapaola fanno affari con tutti. Tollerano l’affermazione di nuove famiglie in città, dai Cappello in giù, e si muovono anche in altri territori. Comandano incontrastati sulle province di Enna, Siracusa, Ragusa e su un pezzo di Caltanissetta, e si guardano pure intorno.
Lo scrive la Dia nella sua relazione al Parlamento. “Le consolidate e sinergiche forme di collaborazione tra le varie consorterie isolane sembrerebbero riflettere, inoltre, la propensione di cosa nostra catanese ad agganciare relazioni anche con altre compagini mafiose, in particolare per l’approvvigionamento della cocaina”, scrivono gli investigatori.
L’operazione Devozione e i Pelle Gambazza
La direzione antimafia cita un’inchiesta della polizia che il 19 giugno 2024 ha portato alla cosiddetta ‘operazione Devozione’. “Le indagini – ricorda la direzione antimafia – hanno evidenziato l’esistenza di un saldo accordo commerciale tra alcuni esponenti del clan Cappello e alcuni soggetti della ‘ndrina Pelle – Gambazza di San Luca”.
Questi ultimi emergono come fornitori di cocaina di altri gruppi. Emerge inoltre un rodato giro d’affari instaurato tra i Pelle Gambazza e altri clan, “con esponenti di spicco della famiglia Santapaola-Ercolano, attraverso i Nizza, con i Mazzei attraverso i Lo Cicero e con i Cursoti Milanesi”.
Un ‘forte ascendente’ della ‘ndrina
Tali business sembrerebbero dunque dimostrare il “forte ascendente della citata ‘ndrina sul territorio catanese”. Ciò non toglie che i Santapaola continuano a essere egemoni sul territorio. Questo vale sia per il capoluogo, dove sono divisi in gruppi o squadre, operanti in alcuni quartieri da cui “assumono la denominazione e a cui viene riconosciuta una certa autonomia organizzativa e decisionale, che nel restante territorio provinciale mediante l’operatività di gruppi e clan”.
“La famiglia vanta, inoltre, propaggini anche in provincia di Messina – conferma il rapporto della Dia – mantenendo consolidati e funzionali rapporti con le famiglie di cosa nostra di Mistretta, Barcellona Pozzo di Gotto e con quelle attive nel quadrante nebroideo”.
La riorganizzazione dei Santapaola
Tuttavia, a seguito dell’arresto dei suoi ultimi casi, starebbe “attraversando un’importante fase riorganizzativa”. Lo ha svelato l’operazione Ombra, ma non solo. “Un esponente della famiglia, sebbene detenuto, avrebbe continuato a esercitare il proprio potere decidendo il riassetto dei ruoli apicali e designando i nuovi responsabili dei gruppi”.
“Le sue decisioni, inoltre, promanavano mediante contatti quotidiani con gli affiliati e, in particolare, per il tramite del fratello che si sarebbe occupato della risoluzione delle controversie sia interne che esterne alla famiglia. Le indagini avrebbero poi avuto a oggetto la componente dei Santapaola, documentandone il riassetto dei ruoli apicali e consentendo di individuare il nuovo reggente di cosa nostra catanese e i suoi diretti sodali”.