CATANIA – La vetrina della gastronomia di via Ammiraglio Caracciolo è scheggiata. Sono le tracce dell’esplosione di sabato notte che ha destato il sonno dei residenti della zona. Un ordigno rudimentale è stato piazzato davanti alla saracinesca della rosticceria. Un’altra bomba, un po’ più sofisticata, è stata fatta brillare dagli artificieri della polizia nel parco vicino.
Le indagini della Squadra Mobile continuano a ritmi serratissimi per cercare di capire cosa c’è dietro l’attentato. L’obiettivo – quasi sicuramente – potrebbe essere stato quello di lanciare un avvertimento. Per questo la deflagrazione non è stata così potente da creare ingenti danni. Cosa che sarebbe successa se invece fosse esplosa l’altra bomba.
Purtroppo l’attività commerciale non è dotata di un sistema di videosorveglianza, ma alcuni elementi utili all’inchiesta potrebbero arrivare dai filmati di altre telecamere installate nell’area circostante. Potrebbero infatti emergere filmati che hanno ripreso il passaggio dei due giovani visti dai vigili urbani a bordo di uno scooter – poi risultato rubato – e poi a piedi.
Il titolare della gastronomia, che è stato esaminato dai poliziotti, non avrebbe fornito indicazioni da approfondire. Le indagini si muovono su più direttrici. Tra cui quella di un “contesto tra pregiudicati”. In questa fase, però, gli investigatori tendono a non escludere alcuna pista, nemmeno quella del racket. Ci sono però ‘anomalie’ in quanto accaduto che allontanano questa ipotesi.